Hamptown è una città molto piccola, tutti conoscono tutti ed i fatti di tutti.
Magari non sarà importante per il mondo o per il Galles stesso, ma Hamptown è importante per chi vi abita.
Non è famosa per grandi feste, celebrazioni di santi o ricorrenze speciale.
Ma tutti gli eventi organizzati lì erano sempre amati da tutti, abitanti e non.
Il ballo di Primavera poteva sembrare scontato e "cosa da ragazzi" ma non lo era, non per gli abitanti.
Era un evento unico e raro, in cui tutti potevano festeggiare qualcosa, insieme.
C'era cibo e spumante a volontà, bisognava solo trovare la minima scusa per festeggiare. Alcune volte era semplicemente l'inizio della primavera la scusa.Per l'occasione Arlene indossò un vestito rosso di pizzo aderente, non un vestito tipico della sua persona, infatti era di Agnes.
Arlene era bella, quando aveva varcato la soglia accanto a Paulo, pochi aveva notato lui e aveva sussurrato il suo nome. Il restante , sia uomini sia donne, avevano sfrecciato i loro occhi su di lei.
E lui non li biasimava.«Tutti ti guardano.» disse Paulo, voltandosi verso di lei ed osservando il suo sorriso.
Lei abbassò lo sguardo, nascondendo il viso tra i capelli, mentre sul suo volto si apriva un sorriso malinconico. «Mi guardano perché provano pena per me.»sussurro'.
Paulo la osservò attentamente, confuso«Ti guardano perché sei bella.» insiste lui.
Lei alzò lo sguardo e indico con la mano una coppia vicina che si strusciava e si mangiava la faccia.
«il mio fidanzato e la mia migliore amica avevano una storia, abbiamo rotto da poco dopo un anno e mezzo.»
Lui sgranò gli occhi e le porse la mano
«Facciamo vedere a questo stronzo cosa si è perso.»
Perché stava facendo tutto quello per lei?
Lei non rispose, un po' insicura del tuo cambiamento di atteggiamento.
«¿Vamos?» chiese lui, ancora.
Lei afferrò la sua mano ed insieme si incamminarono verso la pista.***
A fine serata Arlene ed i suoi fratelli decisero di portare Paulo in giro per la città, di notte era magica.
Si erano aggiunti anche alcuni amici di Ashton, Calum e Luke.«Che si fa?» chiese Agnes, battendo le mani per attirare l'attenzione.
In realtà non c'era molto da fare. Soprattutto alle due del mattino.«Andiamo a dormire.» disse Arlene.
Tutti risero, pensando scherzasse, ma notando la sua faccia, smisero.«Dai Lene, non fare la guastafeste.» la richiamó Calum.
«Non voglio farlo, ma sono regole di papá, Paulo deve tornare a casa.»Paulo saettò gli occhi su di lei «Cosa?»
«Mio padre ti vuole a casa prima delle due e mezza, fidati è meglio ascoltarlo.» prese le redini Audrey.
Paulo rise «Se pensate di potermi impedire di fare quello che cazzo voglio, vi sbagliate.»«E' colpa tua se sei in questa situazione, Paulo - lo rimproveró Arlene, stanca del suo modo cosí arrogante- Perché non puoi semplicemente accettare che le cose stanno cosí? Perderai il tuo lavoro se continui a disobbedire!»
I suoi occhi si incendiarono.
«Non ho scelto io di venire qui, quindi rompermi il cazzo.»alzo' la voce.«Hei amico, calmo.» si fece più avanti Calum, quasi sfiorando la sua fronte.
Paulo gli sganciò un pugno in viso «Sono stanco di fare quello che dicono gli altri.» disse mentre Calum vedeva a terra per il dolore.
Tutti rimasero sconvolti della naturalezza con la quale lo aveva colpito.
Aveva proprio il sangue freddo.
Arlene aveva letto dell'irascibilita' sui giornali, bastava un minimo accenderlo, ma non così poco.
Lui si allontanò ,guardandola, mentre lei era sconvolta e non realizzava quello che era appena successo.
Voleva che le fosse chiaro che non c'era niente da cambiare e da salvare.
Lo so che è una merda e che sembra senza senso ma ve lo giuro dal prossimo si capiranno tante cose.
Ci terrei a precisare che so che Paulo non è così, lui è un Chubby bunny 😍❤
E ve lo giuro che nemmeno nella storia sarà sempre così, tutto ha un perché.
Fatemi sapere cosa ne pensate, cosa vi piacerebbe vedere e cosa no, consigli, opinioni etc💪💪
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Break - Paulo Dybala
Fanfiction«La Joya viene ancora una volta beccata fuori dall'ennesimo locale di lusso - tuonò la giornalista - Agnelli dice basta.» Giorgio spense la televisione «Il problema di quelli bravi è che poi si montano la testa, la Joya mi sa che smesso di brillare...