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La cosa che più mi dispiaceva dell'andare in Italia, era lasciarla.
Penso non esista persona che odi più l'Italia quanto un italiano.
Io anche ero Italiana, ma non vivendo qui, sapevo come apprezzarla.
Avevo aiutato tutta la mattina Mercedez a fare una torta, diceva di essere negata, ma a me pareva troppo brava. Qui mi puzzava un po'.
«Cosa sta combinando tuo figlio?» chiesi così tanto per.
Mercedez mi osservò presa alla sprovvista e poi sorrise «Nada, què pasa?»
Prese il frollino ed iniziò a sbattere lo zucchero con le uova. Fischiettando come se niente fosse.
Mi piaceva, era davvero un 'ottima mamma.
Ho letto i giornali, molte volte i giornalisti davano la colpa a lei per l'educazione che aveva dato a suo figlio. Purtroppo c'è sempre qualcuno in famiglia che prende un'altra via differente, spesso sbagliata.
Mi dispiaceva pensare che lei poteva leggere quei giornali, già non è semplice osservare tuo figlio che dopo essere arrivato in vetta , precipita, non osavo immaginare cosa provasse a vedere che la colpa la davano a lei.
La mia famiglia è stata massacrata dai periodici, mio padre è stato accusato di essere il peggior dei padri, non era vero niente. Loro erano il niente. La verità la sapevamo solo noi e basta.
La porta si aprì. Dybala entrò seguito dai suoi fratelli, salutarono la loro madre e me in spagnolo.
Paulo si mise dall'altra parte della sala a mangiare delle fragole e mi fissava insistente.
Ero indecisa sul da farsi: Era meglio una mela o un frullatore per lanciarglielo contro?
Optai per la prima, il secondo era troppo pesante, solo per questo.Gliela lanciai «Estas tonta?» urlò.
«Estoy incazzata, non mi guardare. »
Sua madre rise «Oh l'amore – batté le mani- Possible che non vi ho mai visto dare un bacio?»
La fissai, nel panico, sorridendo e facendo finta di niente.
Improvvisamente tagliare le mele per la torta era diventato interessante, ho sempre sentito questa grande emozione nel tagliare le mele, pulirle dalla loto buccia e fare uscire la loro vera bellez...
«Se vuoi gliene do una ora.» il fenomeno parlò.
Lo sapevo: avrei dovuto lanciargli il frullatore.
Il coltello si scontrò violentemente sul marmo, poi lo alzai e glielo puntai contro.
«Sai che mi vergogno a fare determinate cose davanti ai tuoi partenti.»
L'argomento cadde lì, ma Paulo non la smetteva di fissarmi. Non sono mai stata guardata così profondamente da nessuno, era quasi inquietante l'attenzione che egli aveva di me e di ogni mio gesto.
«E' proprio innamorato di te.» sussurrò Mercedez.
E' proprio stronzo.
**
Chiusi la mia valigia, pronta per la partenza, anticipata di un giorno senza capirne il motivo.
Paulo si stava piegando i vestiti e per la prima volta nella giornata toccò a me fissarlo.
Era davvero un ragazzo semplice, umile e innamorato delle sua famiglia.
Il mio sguardo fu ricambiato dal suo, smise di piegare la maglia verde e la gettò sul letto. Senza levare i suoi occhi verdi dai miei, si avvicinò. Passo dopo passo, io stavo morendo dentro. E' come se tutto quello che desideri da una vita sta venendo verso di te.
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Break - Paulo Dybala
Fanfiction«La Joya viene ancora una volta beccata fuori dall'ennesimo locale di lusso - tuonò la giornalista - Agnelli dice basta.» Giorgio spense la televisione «Il problema di quelli bravi è che poi si montano la testa, la Joya mi sa che smesso di brillare...