black smog

51 5 7
                                    

Hey amico,

 È passato molto tempo da quanto ci siamo visti l'ultima volta: pensavo ti fossi stancato di me.

Dove eravamo rimasti?
Ah giusto, ad Alberto.

Passarono due settimane. 

Non vidi né Alberto né Chloe da nessuna parte a scuola. 

La cosa non mi piacque per niente.

Vale continuò a sussurarmi cose del tipo:

"Sbrigati Max... sbrigati..!"

Cominciò la lezione e Alberto e Chloe si sono fecero finalmente vivi:

Chloe era diventata estremamente pallida.
Anche i suoi capelli  si sbiadirono.

Aberto invece sembrò più in forma che mai.

Questa storia non poteva andare avanti così...

Quindi feci la cosa più spontanea per uscire dalla classe e non andare più a scuola:



Mi suicidai.

So che sei lì che mi fissi con quello sguardo impassibile. Daltronde queste non sono altro che lettere su uno schermo,

Non sono altro che dati.

Non sono altro che zero e uno.

Ma ormai il danno è fatto.

Presi una lametta adeguatamente nascosta nel astuccio,

Poggiai la lametta sulla mia candida pelle dal colore cadaverico

Feci un taglio veloce ma il taglio venne troppo corto

Il sangue cominciò a scendere copiosamente dalla bocca fino a soffocarmi.

Dovetti sorbirmi anche il dolore...

Forse era l'unica cosa che mi rendeva ancora un umano.

10

9

8

7

6

5

4

3

2

1

0
 
MORTO

Già. Si muore abbastanza velocemente con una ferita al collo.

Adesso arriva la parte più eccitante:

Quando muoio la mia anima acquisisce dei poteri

La cosa non è affato male, per questo morire era diventato così bello!

Uhm... qual'era quella frase dopo il suicidio che mi diceva sempre mio padre?
"Non provateci a casa"

Lo smog nero comincio a uscire dalle mie mani e comincio a scaldarsi facendo piccole scintille

ovviamente nessun umano poteva vedermi.

O almeno possono vederti, ma credo che la cosa funzioni come con la gente che passa per strada di cui nessuno si ricorda precisamente il volto o bada troppa attenzione a te.

Tutti erano concentrati sul gesto che avevo compiuto poco prima mentre Alberto mi fissava con occhi sgranati. 

E la cosa non poteva rendermi più felice visto che avevo la sua attenzione.

Cominciai a concentrare il fumo che usciva dalle mie mani facendolo diventare sempre più denso e caldo, tanto che partì dalla punta delle mie dita e colpì Alberto che cadde dalla sedia e il suo collo fece un rumore non molto buono

Non saprei dirti se era crack o crock

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 26, 2017 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Death ParadeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora