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Liam mi riaccompagnò a casa e tornò nel suo appartamento. Non appena entrai in camera lo schermo del mio cellulare si illuminò rivelando un suo messaggio.

"Hope, ti sognerò stanotte, hai un corpo da far invidia"
Sorrisi leggendolo.
"Si come no, buonanotte"

Caddi in un sonno profondo.

*****

La mattina dopo trovai due suoi messaggi: uno mi augurava una dolce notte, l'altro diceva che sarebbe passato a prendermi alle dieci.
Ok erano le nove e mezza, potevo farcela.
Indossai un vestitino estivo e scesi a mangiare qualcosa. Mia madre era uscita a fare la spesa e le lasciai un post it con scritto che non sapevo se tornavo per pranzo.
Uscii trovando Liam fuori da casa mia con un quarto d'ora di anticipo.
Sorrise non appena mi vide e lo raggiunsi salendo in macchina.

"Giorno"
"Buongiorno a te" mi scrutò il vestito "vedo che indossi l'intimo oggi".

Ma che ha? I raggi X?

"Certo che lo indosso".
Ammicca e parte sgommando.

"Dove andiamo?"
"Voglio fare tante cose con te, ricordi?"
"Si ricordo, ma ti ho chiesto dove andiamo, non cosa hai voglia di fare"
"Mm mi piace questo tuo lato provocante, avanti Hope, come se non volessi che mi fermassi qui adesso e ti spogliassi dalla testa ai piedi"

Non gli risposi e vidi che era diretto a casa sua. Raggiungemmo il suo appartamento e mi accomodai sul divano.
Liam sparì per qualche minuto e venne nuovamente da me senza la maglietta.
Aveva uno sguardo che sembrava cupo.

"Cosa c'è Liam?"
Si sedette vicino a me dandomi la schiena.

Aveva alcune zone rosse che partivano dal collo fino a metà schiena. Gliele toccai e rabbrividì.
"Scusami"

Scosse la testa. "Cosa sono queste?"
Capii che voleva raccontarmi qualcosa, dirmi chi gli aveva provocato così tanto dolore.

"Poco dopo che tu sei andata via.. ho iniziato a bere, fino a ridurmi così. Poi mi sono ritrovato in una situazione più grande di me. C'era una donna, più donne che erano assetate di sesso. E io ero l'unico ragazzo te tante dannate. Non c'era tregua, in un giorno dovevo scoparne se andava bene cinque. Riposavo la notte e la mattina era sempre la stessa storia."
Si girò per guardarmi.

Non riuscivo a crederci.
"Ma come.."
"Poi ho iniziato a ribellarmi, non stavo bene là dentro. Ma ormai era tardi. Il mio compito era quello e dovevo obbedire a tutto. Mi picchiavano, maltrattavano." Scossi la testa.

"Fino a quando finalmente mi liberai, ma le ferite non sono mai andate via."
"Mi dispiace tanto"
"E ora che ho ritrovato te, mi dispiace dirtelo ma sono così, sono questo, quello che hai visto ieri sera, che ti ha bendata e che ti ha scopata su quel tavolo in cucina. E che poi ti ha stuzzicato in ascensore con quel tizio. Capisci?"
Annuii.

"Tu vuoi tutto questo? Perché parlare del mio passato non mi va più, a meno che tu non mi voglia parlare del tuo, sono già eccitato per questa scollatura".
Sorrisi bassando lo sguardo.

"Quanto eccitato?"
"Oh non immagini quanto."
"Hai altre scatole lì dentro?"

Mi sorrise.
"Ne ho alcune. Faccio scegliere te se vuoi"

*********

Il suo cassetto conteneva alcune scatole, quella rossa di ieri, una nera, una verde e altre di cui non riuscivo a vedere il colore.
"A te la scelta. Senza aprirle"

Le toccai una per volta. Poi scelsi quella nera.
"Ti farai del male, se scegli quella"
"Tu non mi farai male"
"Si che lo farò, se scegli quella"
"Qualsiasi cosa sia, va bene"
"C'è una frusta lì dentro, ma c'è anche altro"
Mi sussurrò.

Ormai avevo fatto la mia scelta.
"Come vuoi Hope, spogliati e vieni da me con la scatola"
"Tu non ti spogli?"
"Non è nelle regole"
E scompare chiudendo la porta.

**********

Lo raggiungo e sono già eccitata all'idea. Sono completamente nuda con una scatola nera in mano.
Lui è in piedi vicino la libreria. Mi nota e mi prende per mano portandomi in una stanza da letto, che non è la sua. C'è uno strano letto al centro, a baldacchino con delle lenzuola grigie.

"Questa è la mia stanza per gli ospiti". Mi prende la scatola dalle mani e la poggia sul tavolino accanto al letto.
"Hai freddo?"
Scossi la testa.
"Bene, puoi ancora cambiare la scatola se vuoi, non ci sono problemi. Una volta che la apro però, dovrai fare tutto quello che ti dico. Va bene questa scatola?"
"Si"
Annuisce.

"Sei bellissima" mi bacia le labbra mentre mi porta verso il letto e mi ci fa sedere. "Stenditi e avvicinati alla testiera"
Va verso la scatola e toglie due pezzi di stoffa.

Viene alla testiera e mi ci lega le mani.

Va di nuovo verso la scatola mentre io allungo le gambe fino a quasi la fine del letto.
Mi guarda e si avvicina nuovamente salendo sul letto. "Potrebbero dare fastidio" mi lega i capelli e inizia a baciarmi lentamente il collo.
Mi dimeno velocemente incapace di mantenere la calma. La sua mano forte mi preme il fianco e quasi mi inchioda sul letto. Gemo e muovo il petto.
La sua lingua raggiunge l'incavo tra i miei seni e lascia una scia bagnata.
Inizio a sudare e mi muovo continuamente.
La sua testa si ritrova tra le mie gambe e la sua lingua esperta bagna la parte più sensibile fino quasi a entrarvi.
Muovo le mani e quasi iniziano a farmi male ma lui sembra troppo concentrato per accorgersene. Improvvisamente sento la sua presenza bagnata e vedo la sua testa muoversi avanti e indietro mentre gemo dolorosamente.
Finisce la sua tortura e si allontana da me tornando con la frusta.

"Farà un po' male, ma ti avevo avvisato."

La avvicina alla caviglia e sale fino alla coscia lentamente, senza sbatterla.
Mi dimeno a questa sensazione nuova è eccitante. Sale e scende fino ad arrivare alla pancia e al seno.
Mi muovo velocemente e sento che si allontana. Non mi ha fatto del male.

Vedo che torna con un foglietto.
"Le scatole possono anche contenere delle cose da fare. Leggi."
Ansimante, prendo il foglio e leggo: "Ad una cena con gli amici, l'uomo dovrà provocare piacere alla donna, nei modi da lui stabiliti, senza far accorgere a nessuno di quello che sta accadendo."
Gli restituisco il foglio.

"Stasera andremo a cena con i miei amici, indossa qualcosa di sexy amore".

Torna su di me e mi libera le mani soltanto per farmi girare di schiena. Non me le lega di nuovo e prende di nuovo qualcosa dalla scatola.
Mi alza il bacino e mi ci da una pacca forte con la mano.
Sussulto ma non urlo.
Lui è ancora con i jeans e sento la superficie ruvida contro la pelle delle mie gambe. Un'altra pacca. Sussulto ancora e gemo dal piacere.

Mi da la possibilità di girarmi.
"Siedi sul bordo del letto"
Faccio come dice a stento, le gambe mi tremano.
Lui mi raggiunge sedendosi per terra.

"Cazzo, sto venendo nei boxer"
Mi guarda l'interno coscia e salto quando d'improvviso mi bacia sotto l'ombelico.
Non sono depilata ovunque come la maggior parte delle ragazze che credo Liam abbia avuto.
Quindi sono abbastanza sudata ma a lui sembra non importare.

Geme mentre continua a baciarmi e sente che sono quasi arrivata al culmine.
"Va bene così. È meglio se vieni stasera."

Si allontana da me e io mi alzo dal letto. Mi nota e mi cinge i fianchi mentre mi bacia.
"Sei pronta per stasera amore?"

Betrayal - TradimentoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora