"Hope non voglio che pensi che io sia un sadico o cose del genere, mi sei mancata da morire e non vedevo l'ora di farti quello che ho fatto oggi. Ti sognavo la notte e quando ti ho vista venire da me ho pensato che forse avevo un'altra occasione. E ci sta che forse domani non vorrai guardarmi più in faccia, o roba varia. Voglio soltanto che tu sappia che tutto quello che ho fatto l'ho fatto con pura voglia e pura passione per te. Sono i miei modi di fare che appaiono oscuri, ma ti voglio e ti necessito come l'aria, Hope"
Rimasi a guardarlo mentre mi dichiarava queste cose.
"Non lo sto pensando. Certamente noi due abbiamo avuto un rapporto precedentemente che ci ha segnato e non possiamo far finta di niente. Nonostante tutto io sono stata bene."
Sembrò rassicurarsi di quello che gli dissi.
"È tardi, ti riaccompagno, ma prima vado a vestirmi, aspettami qui ok?"
Annuii.Ok pensandoci, lui si veste, ma io? Nuda e ansimante nel suo salotto? Quasi mi veniva da ridere.
Dopo qualche minuto Liam riapparve vestito e pulito e si avvicinò a me.
"Ora tocca a te vestirti"
"G-giusto.. vado"
"Sarei molto grato, se me ne dassi l'onore"Arrossii. C-cosa diamine stava dicendo? Voleva vestirmi?
"Cosa?"
"Hai un corpo magnifico Hope, e desidererei molto vestirti"
"Ehm.."
"Se vuoi sempre"
"E va bene"Si diede qualche minuto per bassare lo sguardo sulla mia nudità e si morse il labbro.
"Prima le signore"Arrossii per la decima volta in quella sera e camminai prima di lui che non esitò a darmi una pacca sul sedere.
Raggiunsi la sua camera, presi la mia biancheria e sentii che chiuse la porta."Mm, biancheria in pizzo, interessante"
Sentii i suoi passi e le sue mani sui fianchi. Fece aderire la mia schiena al suo petto e afferrò gli slip neri.Alzai la gamba e involontariamente spinsi il sedere verso il suo bacino. Sentii il suo fiato caldo sul collo che aumentò fino a quando non mi infilò totalmente il capo.
Mi fece girare verso di lui e mi osservò il seno.
"Dio santo.. con, con il reggiseno fai tu"Presi il reggiseno e mi girai nuovamente verso di lui. Mi sentivo realmente desiderata, per la prima volta, da questo fantastico ragazzo.
Mi fissava mentre infilavo le spalline e allacciavo la chiusura. Liam lasciò anche a me l'incarico di indossare gli shorts e la maglietta e uscimmo dalla sua camera.
"Cazzo, tu sei uscita in queste condizioni?"So a cosa si riferisce.
"Chi sei tu per dirmi come vestirmi?"
Mi volto per guardarlo.
"Se non fossi io.. o meglio se fossi uno qualunque, immaginerei qualsiasi cosa con questi shorts che lasciano vedere tutto, per poco non si vedono gli slip"
"Ma che stai dicendo!"Mi raggiunse di colpo.
"Prega che ti stia riaccompagnando a casa e non abbiamo molto tempo, altrimenti ti avrei già strappato con i denti questi maledetti pantaloncini"
"Allora prego che stiamo andando via" sogghignai.
"Ah si, vuoi vedere che ti prendo anche in ascensore, sai siamo al decimo piano, dobbiamo usare necessariamente l'ascensore"
"Liam per favore"
L'idea mi eccitava."Non ci credi? Vedrai"
Chiuse la porta del suo appartamento.Entrammo nell'ascensore, dopotutto sono le dieci e mezzo di sera, per forza non deve esserci nessuno dentro.
Infatti siamo da soli.
L'ascensore fa una sosta subito al nono piano e entra un tecnico sudato e stanco che si posiziona davanti a noi e che subito Liam saluta.
"Hey così tardi hai finito?"
"Oh si.. i signori pretendono troppo" ridacchia.
"È la vita" sospira Liam prima di gettarmi lo sguardo.Mi muovo su me stessa e noto Liam che si bassa come per allacciarsi le scarpe. In realtà aveva un altro obiettivo.
Sentii la sua lingua calda leccarmi la caviglia e salire per tutta la gamba, mentre gettavo ripetutamente sguardi sullo sconosciuto che risultava impegnato a guardare i tasti dell'ascensore che probabilmente sarebbe rimasto in nostra compagnia fino al portone.
Mi dimenai e la possente mano di Liam mi tenne fermo a terra il piede destro mentre continuava la sua tortura.
La sua lingua arrivo alla coscia e si spostò più verso il centro per arrivare al centro delle mie gambe. Le ginocchia mi tremavano e stavo a stento in piedi. Era questo il suo obiettivo.L'ascensore era più lento del solito e ancora era al quarto piano.
Aumentò il suo trattamento dandomi dei piccoli morsi sul sedere e subito dopo insinuando la lingua per riuscire a raggiungere gli slip.
Lo strano signore scese al terzo piano."Ciao Liam, ci si vede in giro"
Fortunatamente non si girò a guardarlo e le porte si richiusero.
A quel punto Liam tirò fuori insieme a me tutto gli ansimi e si alzò spingendomi alla parete dell'ascensore. Mi spostò l'orlo dei pantaloncini e infilò due dita dentro di me all'improvviso sollevandomi da terra di qualche centimetro.
"Ahi"
"Solo Dio sa quanto ti voglio cazzo"Entra ed esce in un ritmo veloce e sfinisce le sue energie quando ormai l'ascensore è arrivato al piano terra a due minuti. Ritorno con i piedi per terra e impiego qualche secondo per riprendermi.
"Te l'avevo detto"
Sorride ammiccando prima di dirigermi alla sua macchina e riaccompagnarmi a casa.