Le giornate passavano lente e monotone per un ragazzo dagli occhi color azzurro come il cielo e come il mare. Continuava a vivere e non ne sapeva più neanche lui il motivo. Da quando Lui se ne era andato qualcosa in quel bel ragazzo dal ciuffo tinto si era rotto. Non viveva più veramente. E tutto era proprio causa sua.
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Fa caldo. Molto caldo e un ragazzo "in vacanza con i suoi amici" dagli occhi indecifrabili e un sorriso mozzafiato si aggirava per le strade di Mykonos alla ricerca di un gelato al cioccolato.
Ormai era più di una settimana che si trovava in quel paradiso terreste, non pensava a nulla e si stava divertendo con i suoi amici "Oh Ben guarda quella lì" disse un suo amico indicando una ragazza castana dagli occhi grandi e profondi "Dai Marcus non mi va di fare nulla voglio godermi la mia vacanza con voi, non con quelle".
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Ogni giorno pensava a lui. A cosa stesse facendo in quel momento. Se stesse pensando a lui o se si fosse già dimenticato di tutto quello che avevano vissuto insieme. Si stava distruggendo da solo, non aveva più interessi, non usciva più, mangiava poco o niente ma alla fine se lo meritava per quello che aveva fatto
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Un unico pensiero lo tormentava sempre ma cercava di mandarlo via pensando alla vacanza "Mi è venuta una splendida idea!" esclamò il ragazzo dal sorriso smagliante "Andiamo a ballare stasera??" si rivolse agli amici che lo guardavano scioccato, non ci credevano perché lui per tutta la settimana si era rifiutato di uscire la sera "Dai ragazzi è una vacanza dovete divertirvi".
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"Faccio schifo..." era il pensiero che risuonava sempre nella sua testa. "È colpa mia se sé ne è andato via da me... ho mandato via l'unica persona di cui mi potevo davvero fidare, l'unica che veramente amavo. Chissà se si starà divertendo in Grecia con i suoi amici" pensava, pensava, pensava, gli scoppiava la testa
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"Marcus secondo te ho fatto bene ad andarmene così? Senza avvisarlo?" chiese al suo amico perché i sensi di colpa lo stavano distruggendo "però l'ho fatto perché mi ha ferito..."
"Secondo me hai fatto bene, non doveva farti quello che ha fatto..." rispose Marcus, vedendo l'amico un po' triste "Ma cosa ti succede, perché sei triste?!" chiese preoccupato.
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Federico aveva detto a Benjamin che sarebbe uscito con un suo amico d'infanzia per parlare un po' dopo tanto tempo, ma il vero motivo per cui Federico aveva deciso di rivedere questo suo amico non era quello. Da un po' di tempo sospettava che l'amore che provava per Benjamin fosse solo una cotta momentanea. Credeva ed era quasi convinto di non provare più nulla per il moro. Si diresse al parco per incontrare questo suo vecchio amico. Arrivato notò un ragazzo dal sorriso smagliante che sbracciava per farsi vedere. Corse verso di lui e lo abbracciò all' istante quando lo raggiunse. "Ehi Lucas! Da quanto tempo! Ti vedo così cambiato!". Ed in effetti era vero. Il ragazzo in precedenza basso, grassoccio e brufoloso adesso aveva un fisico scultoreo, un viso pulito piuttosto abbronzato e un sorriso a 32 denti. Gli occhi però erano rimasti gli stessi. Verdi, sfumati di marrone al centro. Avevano sempre incantato Federico.
I ragazzi si slacciarono dall'abbraccio. Parlarono e passeggiarono per ore ed ore. Si sentivano in sintonia. E fu qua che successe tutto. I due in un momento si avvicinarono. Fin troppo. Non sapevano nemmeno loro come e perché fosse successo ma si ritrovarono attaccati. Labbra contro labbra. Anima contro anima.
Benjamin camminava allegro per le strade della città in cerca di un regalo per Federico. Tra poco sarebbe stato il loro anniversario. Avrebbero compiuto 7 mesi insieme. Svolto l'angolo e si ritrovò davanti una scena che gli fece gelare il sangue nelle vene. Strinse i pugni e si scordò completamente come si respirava. Federico, il SUO Federico si stava slinguazzando un tipo che a lui era ignoto. In quel momento Federico si girò e spalancò gli occhi trovandosi Ben dietro. Corse verso di lui ma fu troppo tardi perché Benjamin era già corso via. Non lo rivide più da quel giorno.
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Love me in disaster // Fenji
FanfictionUna storia scritta da cinque ragazze nata per gioco, destinata a diventare qualcosa di grande.