Capitolo 3

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Appena Benjamin chiuse la porta si ritrovò immerso in oggetti buttati a terra che gli ricordavano Federico. Così decise di mettere in uno zaino qualche vestiti e di andare da Marcus per schiarire un po' le idee, non voleva dare spiegazioni ai suoi così uscì dalla finestra fece un salto, cadde si slogò la caviglia ma non gli importava Ahia. Tutte a me succedono... imprecò per il dolore, per fortuna non era lontana casa di Marcus, si incamminò.

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In discoteca l'aria era calda e appiccicosa. L'odore di alcool e sudore faceva odiare a Federico quel posto. Ma quella sera si sarebbe lasciato andare, non voleva pensare a Benjamin. Bevve. Bevve più cocktail in quella sera che in tutta la sua vita. Lasciò che chiunque volesse si strusciasse su di lui ricambiando. Era completamente ubriaco, non si ricordava nemmeno più dov'era in quel momento e così anche i suoi amici. Non seppe come ma si ritrovò a baciare una ragazza al centro della pista. Una bella ragazza dagli occhi azzurri come i suoi e le forme molto ben definite. Si staccò dal bacio, mentre lei ancora si strusciava su di lui, ubriaca come una spugna. Vide un gruppo di ragazzi avvicinarsi a lui, no non erano amici o conoscenti. Fu quando il ragazzo più grande del gruppo, che era il doppio di lui, si avvicinò che capì chi erano quei visi a lui ignoti. Senza dubbio il ragazzone era il fidanzato della ragazza. Prese Rico per il colletto della maglia e lo sbatté al muro. Iniziò a tirargli una sfilza di pugni nello stomaco che fecero rivoltare le budella a Federico ed infine dopo averlo pestato bene lo lasciò per la strada fuori dalla discoteca, sanguinante e quasi svenuto

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Marcus sentì il campanello suonare e vide il suo amico sulla soglia della porta, gli aprì e notò che zoppicava un po' , così gli chiese spiegazioni...

"Ben, in questi ultimi giorni ti vedo strano... puoi dirmi cosa ti sta succedendo e poi che è successo alla gamba?"

"Ciao Marcus.. È successo un casino con Fede con Kevin" raccontò tutto all'amico

"E così vi siete traditi a vicenda... Io direi che dovreste parlare voi due, dopo tutto quello che avete passato e superato non può finire tutto così, va da lui, ora."

"Ma Marcus non mi vuole vedere... È in discoteca... È uscito con gli amici..."

"Vai da lui subito, avete bisogno di parlare e chiarire"

Ben non ci pensò due volte uscì di casa con la caviglia dolorante e iniziò a correre verso la discoteca, conosceva i suoi amici e sapeva dove lo portavano. Appena arrivò lì vide qualcosa di orrendo gli si fermò il cuore e cadde in ginocchio. Vide il suo Federico o meglio Federico sdraiato sul lettino dell'ambulanza pieno di lividi, di sangue

"Federico..." era l'unica parola che uscì dalla sua bocca

Fede non riusciva a muoversi. Per lui adesso, ogni movimento era un dolore insostenibile. La sua faccia era praticamente distrutta, non si sentiva più la parte del suo corpo dal busto al bacino e le sue mani erano spaccate per i pugni sferrati ma inefficaci. Mentre lo caricavano sul lettino dell'ambulanza notò in lontananza un ragazzo con lo sguardo rivolto verso di lui e a terra, in ginocchio. Oh avrebbe riconosciuto quel ciuffo tra mille. Benjamin. Cercò di chiamarlo ma dalla sua bocca non uscì che un sussurro impercettibile. Non riusciva nemmeno più a parlare.

Benjamin si sentiva impotente non poteva fare nulla se non piangere e correre verso l'ambulanza "FEDERICO FEDERICO TI PREGO SVEGLIATI SONO IO BENJAMIN" Disse Benjamin arrivato vicino l'ambulanza "ti prego... Ho bisogno di te..." Gli sussurrò all'orecchio

"Benjamin..." sussurrò Federico "perché sei qua?" Ma non riuscì a dire altro perché le porte dell'ambulanza si chiusero. Benjamin voleva rispondere a Federico ma non riuscì ad aprire bocca. Decise di inseguire l'ambulanza fino all'ospedale.

Love me in disaster // FenjiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora