Vedendomi pietrificata, Josh si avvicina a me, mi mette una mano sulla schiena per incitarmi a continuare a camminare verso il banco e no restare lì imbambolata, << Kaitlyn, che succede?>> mi chiede il moro
<<Ehm... niente, è tutto okay>> dico facendo un mezzo sorriso per rassicurarlo, ma non funziona
<<Ne sei certa, di colpo ti sei impallidita>> guarda nella direzione dove prima guardavo io << e ora capisco anche il perché. Ti piace Alex?>> domanda preoccupato
<<No! Ma come ti viene in mente! Lo conosco appena>>rispondo agitata, forse troppo
<<Allora perché ti sei rattristata?>> insiste, adesso che faccio rifletti velocemente, se non gli do una risposta in questo momento penserà che ho una cotta per quell'essere biondo sfrontato. Aspetta ho pur sempre la tattica "cambia discorso", funziona sempre.
<<Non mi ero rattristata, ma poi perché tutte queste domande? Non è che tu sei geloso di Alex dato che ti sei innamorato di me?>> lui no risponde subito, anzi è leggermente arrossito
<< Finalmente te ne sei accorta, ebbene si io, Josh Reyes sono innamorato di Kaitlyn Harton>> inizia a urlare, io gli tappo con la mano la bocca e gli sussurro << Ma sei impazzito>>
<<Tutti devono sapere la verità>> mi fa l'occhiolino, che idiota stava scherzando
<< Va bene, maritino mio, adesso ci sediamo e la facciamo finita con queste battutine>> lo prendo per un braccio e lo trascino verso il posto accanto a me.
Quando ci sediamo, il professore di scienze entra e tutti gli studenti si posizionano ai loro posti, tra questi anche Sophy che dà un'ultimo bacio al suo amoroso prima che inizi la lezione.
Il professore prende posto alla cattedra e inizia con l'argomento del giorno.Dopo un'ora, suona la campanella segnale della ricreazione, gli alunni si affrettano ad uscire dall'aula, per riuscire a vincere la guerra con le macchinette, che consiste nell'arrivarci per primo e avere la possibilità di scegliere un nutrimento squisito che ti dovrà aiutare a sostenere ben due ore di lezione, invece chi arriverà ultimo si dovrà accontentare di ciò che è rimasto.
Io sono solo una spettatrice visto che mi preparo da sola la merenda da metterla nello zaino e quando me ne dimentico si intraprende il metodo "scrocco", specialmente Aaron è una delle mie prede preferite, sua madre gli prepara sempre un ben di Dio: panini farciti con tutto ciò che il mondo produce, pasticcini al cioccolato, sa preparare persino il sushi e tanto altro ancora, adoro quando il mio amico mi invita a casa sua.
Guardo nel mio zaino e ho la mia barretta al cioccolato, mi giro verso Aaron << Ce l'ho la merenda>>
<<E cosa hai?>> mi domanda con ovvietà, perché l'unica cosa che mi prendo per la pausa è sola la barretta al cioccolato.
<< Il solito, tu?>> gli domando
<<Biscotti della nonna>> mi risponde sorridendo,
<<Quei biscotti sono il paradiso sotto forma di cibo>> affermo
<<Tieni>> me ne porge uno
<<Lo sai che ti amo>> lo abbraccio e percepisco lo sguardo di Josh mentre dico queste parole.
<<Va bene, va bene adesso scollati che Nora ci sta guardando>> sciolgo il mio abbraccio e Nora si avvicina <<Ne posso anch'io uno...?>> domanda ma Aaron la interrompe << Certo che puoi, certo>>gliene dà uno e lei lo mangia e afferma << Kaitlyn ha ragione sono deliziosi>>e Aaron ne dà un'altro. Mi allontano per lasciarli da soli, chissà forse tra di loro sboccerà l'amore, vado da Josh e quando lo raggiungo, lui mi dice << Quindi tu ami Aaron?>>
<<Sì, amo Aaron, ma non in quel senso, ma come una sorella vuole bene a suo fratello, lui c'è sempre per me nel bene e nel male, e io ci sono per lui, io e lui non siamo migliori amici, siamo fratelli. Okay basta con le smancerie, mi vengono le carie se continuo>>
<<Che dolce che sei>> mi stritola le guance
<<Non lo fare mai più, posso essere dolce quando voglio, ma quando mordo faccio male>> lo guardo minacciosa
<<Mi fai vedere la mia sorpresa ora?>> mi chiede come un bambino nel giorno di Natale
<< Uh... non lo so forse>> lo prendo in giro
<< Per favore>> mi dirigo verso il corridoio, mi giro e gli dico <<Vieni o no?>> e mi raggiunge, andiamo verso la fine del corridoio, dalla parte destra, quella opposta ai bagni, davanti a noi, c'è una porta di sicurezza, spingo la barra rossa ed entriamo nel terrazzo, vietato agli studenti di entrarci.
Il terrazzo è coperto a modi di volte e presenta degli archi, il terrazzo della scuola sembra più un enorme balcone, e abbellito con fiori rampicanti rossi e bianchi. Adoro questo posto, durante la ricreazione mi sistemo qua e disegno ammirando il passaggio romantico e rilassante o ascolto la musica oppure studio, è il mio luogo ameno.
<<Allora che ne pensi?>> mi sono davanti a lui
<<È bellissimo, grazie>>mi solleva e fa una giravolta, poi mi posa giù
<<Non lo devi dire a nessuno, neppure mia sorella lo sa, tu sei il primo che porto, quindi acqua in bocca>> fa segno di stare zitto
<<Come mai?>> mi chiede
<<Sinceramente non lo so neanche io, ma quando ti ho visto mi sei sembrata una persona di cui ci si possa fidare, perciò ho deciso di condividere qualcosa di mio con te>> rispondo, poi realizzo quello che ho detto, da quando sono così smielata << Non mi dire che ho detto questo ad alta voce>> lui annuisce
<<Bene, ho aumentato il tuo ego, adesso diventerai un egocentrico a livello spropositato>> metto una mano sulla fronte
<<Rilassati, il tuo gesto lo prenderò come simbolo del tuo eterno amore>> mi canzona e io in risposta gli do una gomitata sul braccio, e poi continua << oppure come regalo di benvenuto>>
<<Decisamente, prendi in considerazione la seconda opzione>> affermo, ci sediamo per terra con la schiena appoggiata al muro, poi Josh dice <<Chiudi gli occhi>>
<<C-Cosa?>>balbetto, perché cosa vorrà fare?
<<Dai su chiudili>>continua
<<Eh va bene>> dico arrendendomi, lo sento che si è alzato, le suole delle scarpe a contatto con il pavimento provocano un rumore, dove sarà andato adesso?, poi sento uno strappo.
<<Josh cosa stai facendo?>>gli domando
<<Pazienta un po'>> mi risponde.
<<Adesso puoi aprire gli occhi>> faccio quello che mi dice, batto un po' le palpebre e le strofino per il brusco passaggio tra buio e luce, poi vedo davanti a me Josh in ginocchio con un mazzolino di fiori, che gesto dolce, aspetta un attimo, ma i boccioli sono quelli del terrazzo,
<<Sono molto belli, mi domando da dove li hai presi, non da un terrazzo spero>> alzo un sopracciglio,
<<Noo, come potrei, sai sono un ragazzo da mille risorse, li ho fatti semplicemente comparire con la magia>> afferma
<<Ti credo che tu li abbia presi con la magia, comunque grazie, ma per cosa?>> nessuno mi aveva regalato un bouquet, oltre i miei genitori per il mio compleanno, mia sorella quando gli serviva un favore e Aaron per San Valentino che regala un fiore a me e a Sophy e un fascio di fiori per la ragazza che gli piace, è la prima volta e sono felicissima.
<<Visto che hai condiviso questo posto con me, io ho voluto condividere questi fiori con te>> prende un bocciolo dal bouquet e me lo posa sull'orecchio tra i miei capelli biondi, poi ne prende uno simile e se lo mette nel taschino della canotta.
Un sorriso non fa che impossessarsi delle mie labbra,<<È impossibile, sei appena arrivato e mi fai sorridere pur non essendoci un chiaro motivo, chi sei veramente?>>
<<Te l'ho detto che sono un mago>> afferma
<<Ma un mago fa illusioni, non le rende reali>> confermo
<<La magia sta nelle persone che ci credono, non in chi le realizza>> dichiara e continua<< Significa che sei speciale>>
<<Ma non farmi ridere, sono un persona come tutte che vivono sul pianeta Terra, ognuna di noi a una storia ed è speciale. Anche tu sei speciale>> gli faccio l'occhiolino.
Suona la campanella, noi sbuffiamo,<<Alziamoci, che la pacchia è finita>> gli dico, lui si alza in piedi e mi porge la mano per aiutarmi a rialzarmi, ma poso male il piede, per colpa di questi maledetti tacchi ed inciampo, ecco lo sapevo che sarei caduta, come diceva Sophy tranquilla, cascherai tra le braccia di uno splendido ragazzo come no, il pavimento, mi sbuccerò di sicuro il ginocchio, ma una mano mi prende per il braccio, impedendomi la caduta, guardo dritto negli occhi il mio salvatore, Josh, <<Ehm...grazie>>
<<Non c'è di che, milady>> afferma.
Andiamo in classe, affrontando le ultime due ore di lezione, sedendoci sui nostri posti.
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OPPOSITE OR SIMILAR (#Wattys2017)
FantasíaChi sceglieresti, il tuo opposto o il tuo simile, se tutto ciò che per te era reale, adesso è solo una finzione? Questa è la storia di Kaitlyn Harton, studentessa di diciassette anni che prosegue una vita ordinaria, tra famiglia, scuola e...