Nella foto il ristorante con vista mare.
Nella foto casa Harton.
Dopo che la professoressa dell'ultima ora ha spiegato, suona la campanella segno che le lezioni del giorno sono finite, io e Aaron camminiamo per il viale della scuola andando verso il cancello e poi per ritornare a casa, ci passa accanto Nora con un sorrisone salutando Aaron e non accorgendosi di me, <<A domani Aaron>>
<<Ciao Nora>> la saluta.
Quando lei è abbastanza lontana da non poterci ascoltare affermo al mio migliore amico <<Sei cotto di lei, quando le chiedi di uscire?>>, lui arrossisce e mi chiede<< Si nota così tanto?>> in risposta annuisco,
<<Che pensi di fare con lei?>> gli domando
<<Avevo intenzione di essere il suo cavaliere alla tua festa di compleanno, che è anche quella di Sophy>> afferma
<<Ma guarda che manca ancora tanto al mio compleanno>> afferma
<<Ehm...Kaitlyn il tuo compleanno è sabato>> mi dice
<<C-Cosa?? Tra compierò diciott'anni, sarò maggiorenne, come vola il tempo>> affermo entusiasta, <<Comunque c'è ancora tempo, intanto invitala domani a cenare con te, le piacerà>> gli suggerisco
<<E come mi devo comportare?>> mi chiede per avere un consiglio
<<Sii semplicemente Aaron Carpenter, il ragazzo fantastico di sempre, fidati sii te stesso>> dico sistemandogli il colletto della sua camicia.
Nel momento in cui attraversiamo il cancello, dico ad Aaron <<Aspettiamo Sophy, sarà il bagno a sistemarsi il trucco>>
<<Forse non è in bagno a incipriarsi il naso>> afferma guardando in avanti, osservo nella sua stessa direzione e vedo Sophy, e guarda un po' insieme ad Alex, in questo momento vorrei sapere cosa si stanno dicendo, non sono un'impicciona, voglio solo proteggere mia sorella da un tipo che potrebbe ferirla, ampio il mio campo visivo e noto che sono accanto a un suv nero, dove stanno entrando sia Nora che Josh, e quando il mio compagno di banco mi vede, ho un salto al cuore, lo saluto con un gesto della mano e in risposta lui mi sorride entrando, mia sorella saluta il suo corteggiatore e ci raggiunge.
<<Ehilà bella gente>> ci saluta con un'espressione radiosa
<<Come stai Sophy? Ti vedo in gran forma, non sarà per il biondino appena arrivato?>> la prende in giro Aaron, mia sorella continua ad osservare quella sottospecie di essere umano, non badando a ciò che ha appena detto il nostro migliore amico, mi avvicino al suo orecchio e le urlò
<<Pianeta Terra chiama Sophy, ci sei?>>, urla per il panico la mia gemella <<Eh cosa succede? Mi hai spaventato!>>
<<Se prestassi attenzione ad Aaron e non sbavassi per quello là>>affermo,
<<Si vede così tanto?>> risponde, riferendosi ai suoi sentimenti
<<Si nota da un chilometro>> afferma Aaron al posto mio.
Quando la macchina del terzetto parte per una destinazione a noi per ora sconosciuta, noi facciamo il solito tragitto verso casa,
<<Quanto vorrei sapere dove abita Alex>> afferma Sophy,
<<Calma, c'è tempo per saperlo, è appena arrivato. Hai almeno il suo numero?>> gli domando,
<<Mi sono dimenticata di chiederglielo>> fa una risatina
<<Anch'io me lo sono dimenticato di chiederlo a Nora, adesso come la invito a colazione?>> si dispera Aaron,
<<Ti sei preso una cotta per Nora? Perché non me l'hai detto?>>chiede Sophy,
<<Quando te lo doveva dire, se eri impegnata con Alex >> dico, poi continuo riferendomi al mio amico disperato <<Comunque per l'invito, non c'è problema invitala domani a voce>> e lui mi guarda male,
<<Certo, e se balbetto rischiando di fare una figuraccia. No grazie, non ci tengo>> afferma
<<Guarda che la specialista in brutte figure sono io, non vorrei che tu mi rubassi il lavoro>> gli faccio l'occhiolino,
<<Poi se a voce ti senti a disagio, prova con il vecchio metodo.>>affermo
<<E quale sarebbe?>>chiede
<<Scrivile una lettera, Aaron. Ne sarà felice. É così romantico, se fossi in lei ti sposerei immediatamente>> afferma Sophy
<<Sei anche bravo nella scrittura, chi ha vinto per due volte consecutive il concorso della scuola?>> affermo, poi rispondiamo in coro io e Sophy <<Aaron Carpenter>> ridendo per la sintonia che abbiamo, ci mettiamo ai lati del nostro amico, in modo che fosse al centro incoraggiandolo.
<<Fai attenzione. Non scrivere nulla di smielato, scrivi qualcosa di neutro, così non azzardi che Nora si metta a scappare>>, afferma Sophy,
<<Inizia con Mia dolce donzella, mi piacerebbe se accettasse di essere scortata per una bevuta mattutina. I miei ossequi, Aaron>> affermo con un'interpretazione in stile ottocentesco
<<Questo è quello che non devi fare, ti consiglio di mirare sul semplice>> dice la mia amica-sorella,
<<Ciao Nora, ti andrebbe di andare a cena con me...>> propone Aaron
<<È un buon inizio, il resto te la caverai anche da solo>> afferma Sophy
<<Risolto il problema di come chiederglielo, adesso manca il posto dove si svolgerà l'appuntamento>> affermo
<<Di questo non vi dovete preoccupare, so già dove portarla>> afferma l'innamorato
<<E dove pensi di portarla? Al McDonald's, ottima scelta posto molto romantico per un primo appuntamento>> lo schernisco
<<Veramente pensavo di portarla in quel ristorante qua vicino che voi ragazze tanto amate>> afferma il ragazzo moro accanto a me
<<Quello con la vista spiaggia?>> gli domanda Sophy e lui annuisce, io e mia sorella lo guardia sorprese per la sua fantastica idea
<<Wow! Quel posto è fantastico ed è perfetto, musica dal vivo, vista mare, Nora è davvero fortunata>> afferma Sophy con un velo di malinconia, in effetti Aaron fin dai tempi delle bambole era il suo "cavaliere protettore" che la difendeva da qualunque cosa, mi ricordo ancora la scena a distanza di anni; mia sorella urlava perché si era ritrovata vicino al suo letto un insetto "enorme", lei aveva gridato il nome del suo principe che era stato invitato a casa nostra insieme ai suoi genitori ed era arrivato immediatamente in soccorso della sua principessa, aveva preso un fazzoletto per prendere l'insetto, l'aveva accarezzato sul dorso cosicché Sophy capisse che non le avrebbe fatto del male e a sua volta lo accarezzò anche lei, poi lo hanno lasciato in giardino affinché stesse nel suo habitat. Per questo capisco cosa sente in questo momento il suo eroe che adesso a nel suo cuore una fanciulla in difficoltà, ma che non è lei, tuttavia penso che Aaron non l'abbandonerebbe mai.
<<È in questi casi che si nomina il detto "l'allievo ha superato il maestro", complimenti. La stupirai di sicuro>> affermo.
Io e Sophy salutiamo Aaron ed apriamo il cancello, mentre lui continua a percorrere il marciapiede, superando l'abitazione dopo di noi e raggiungendo anche lui la sua dimora.
Noi sorelle percorriamo il vialetto marmoreo, e passiamo per la veranda per poi essere davanti alla porta di ingresso, prendo le chiavi ed apro la serratura, Sophy mi supera ed entra anch'io oltrepasso la soglia della porta alzando gli occhi al cielo e chiudo la porta dietro di me.
I nostri genitori ancora non sono tornati dal lavoro, ma credo che tra un'ora arriveranno come al solito. Loro si occupano nel dirigere l'azienda di famiglia, che in precedenza era amministrata dai miei nonni paterni e quelli materni i quale prima erano e sono tuttora amici e un giorno hanno pensato di diventare soci in affari, quindi i miei genitori si conoscono da quando erano piccolo, visto che i loro genitori hanno deciso di andare in pensione sono anche loro diventati comproprietari dell'impresa. Si potrebbe dire che sono complici in tutto e per tutto.
<<Ti va se ordiniamo una pizza?>> mi chiede Sophy
<<Si, io voglio una...>>mi interrompe mia sorella <<piazza margherita. Non ti stupire sorellina mia, ci conosciamo dalla culla, le so queste cose, e anche perché a tutte e due piace quel gusto>> ammicca, poi chiama la pizzeria e gli dice l'ordine.
<<Le pizze arriveranno tra venti minuti>>mi annuncia e io annuisco.
Appena posa il telefono qualcuno le telefona, lei guarda lo schermo stranita, la domanda sorge spontanea <<Chi ti sta chiamando?>>
<<Lo vorrei sapere anch'io, non me lo segna come un numero che ho nella rubrica>> afferma Sophy,
<<L'unico modo per scoprirlo è rispondere>> le dico,
<<Ma se è un maniaco?>> continua spaventata,
<<Attacchiamo la chiamata>> le rispondo mentre mi porge il telefono affinché risponda al posto suo.
Premo il pulsante verde per accettare la chiamata,
<<Pronto>> rispondo
<<Pronto, sono Alex, il tuo vicino di banco, sei Sophy giusto?>> ecco scoperto chi era il maniaco, ma non capisco perché mi irriti il fatto che lui abbiamo chiamato mia sorella
<<Come hai il suo numero?>>gli domando, non sarà una sorta di stalker
<<Ho le mie fonti, comunque dal "suo" penso che tu non sia Sophy>> afferma
<<No, sono Kaitlyn, attendi in linea che te la passo>> gli rispondo fredda, quanto questo ragazzo mi può irritare.
<<Chi è?>> mi domanda la mora accanto a me
<<È il tuo maniaco biondo, Alex>> dico
<<Alex!>> afferma entusiasta, prende il cellulare dalle mie mani e risponde
<<Ehi ciao, come va?...Anch'io bene grazie...Sì, certo...Quando?...Perfetto...A stasera...Baci>> dice, poi chiude la chiamata, dopo il delirio: lancia urla di felicità , balla, saltella, come la tipica reazione quando leggi il tuo libro preferito e il protagonista compie un gesto straordinario.
<<Kaitlyn, è il giorno più bello della mia vita!>> annuncia
<<Sophy, calmati, ti preparo una camomilla, cosa è successo? Racconta>> la incito, davanti a me si presenta una Sophy selvatica, sembra che si è scolata tutte le fabbrica di caffè esistenti al mondo,
<<Al diavolo la camomilla, Kaitlyn. Alex Hill mi ha invitato a cena! Ti rendi conto! Lui mi ha invitato!>> urla, non è che forse è lei la maniaca.
<<Sophy, io mi preoccuperai di come ha avuto il tuo numero>> le spiego
<<Lo avrà chiesto a un nostro compagno di classe, in ogni caso non sei felice?>> mi chiede ancora con il suo sorriso radioso,
<<Certo, che sono felice per te. contenta te, contenti tutti, ma ti chiedo di essere prudente con lui, non mi fido di quello là, è appena arrivato, non lo conosci nemmeno e già vedo che in classe ti baci con lui, non avere fretta, per poi fare mosse azzardate che ti potresti pentire, e...>> mi blocca abbracciandomi Sophy,
<<Ho capito "mamma", rilassati andrà tutto bene, io mi fido di lui>> afferma,
<<Ma...>> provo a controbattere però me lo impedisce, di nuovo.
<<Niente ma, tranquillizzati guardando la tua serie tv preferita, a proposito qual era?>> mi domanda staccandosi dall'abbraccio,
<<Ci conosciamo dalla culla, queste cose le dovresti sapere>> imito il suo tono di voce con il quale prima aveva usato e continuo <<Comunque è The Vampire Diaries>>, ripensando al suo finale tuttora mi commuove.
All'improvviso mi torna in mente la questione della collana, come ha fatto ad averla?
<<Poi non mi torna una cosa>> le dico
<<E cosa gemellina?>> afferma scherzosa, ma fa sparire la sua risata quando vede la mia espressione,
<<Hai presente questa collana>>indico il mio collo,
<<È la collana che nostra madre ti ha regalato>> risponde
<<Esatto, e ti ricordi che te la volevo comprare una simile?>> le domando per avere una conferma
<<Come potrei dimenticarlo, abbiamo visitato tutte le gioiellerie della città e cercato dappertutto nei vari siti internet, non trovandola>> afferma
<<È questo il punto, non mi spiego come mai Alex ne abbia uno come bracciale>> affermo
<<Kaitlyn, ma Alex non ha nessun braccialetto>> afferma con un sopracciglio alzato << non è che te lo sei immaginato?>>N/A: (note dell'autore, le ho scoperte da poco e sono una persona felice 😊) scherzi a parte,
Buonasera a tutti voi 💕
Vi ringrazio di cuore per aver raggiunto le 100 letture, grazie grazie mille cento volte, vi adoro❤️❤️Cosa pensate di Alex e di Josh?
Kaitlyn si sarà veramente immaginata che Alex avesse un braccialetto al polso o c'è qualche segreto?
Per scoprirlo continuate a leggere "OPPOSITE or SIMILAR".Che dire, spero che questo capitolo vi sia piaciuto, se è così mettete una stellina⭐️, commentate e se volte potete seguirmi qui su Wattpad:
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Un saluto e un bacio 💋,
Alla prossima magia 🔮.Charyl ✨
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OPPOSITE OR SIMILAR (#Wattys2017)
FantasiaChi sceglieresti, il tuo opposto o il tuo simile, se tutto ciò che per te era reale, adesso è solo una finzione? Questa è la storia di Kaitlyn Harton, studentessa di diciassette anni che prosegue una vita ordinaria, tra famiglia, scuola e...