Era tornato a casa con una serie di dubbi che gli frullavano nella testa, e che non riguardavano soltanto la donna che aveva così tanto cercato, ma anche il suo stato mentale. Non sapeva se sarebbe riuscito a rimanere a Daegu e tenere le distanze da certe persone poi così tanto a lungo.
Sapeva di avere qualcosa che non andava. Era sempre stata una persona in grado di far del male agli altri, e perciò li aveva sempre allontanati, così come gli altri allontanavano lui. Ma Ho Seok era rimasto... nonostante avesse sofferto come un cane per la sua sparizione improvvisa, lui era rimasto. Avrebbe potuto mandarlo a fanculo in qualsiasi momento, ma gli era sempre restato vicino e gli aveva sempre offerto una spalla su cui piangere, se ce ne fosse stato bisogno.
E continuava a esserci anche in quel momento, in cui Suga aveva timore persino di avvicinarglisi per paura di fargli di nuovo del male.
Era pericoloso, e il pericolo va evitato.
"Sei tu il mio Hyung?"
Una voce palesemente femminile, ma dal tono basso e poco delicato, lo aveva distolto dai suoi pensieri e gli aveva fatto alzare la testa, per poi trovarsi davanti una ragazza molto bella, dai lunghi capelli castani e dal fisico niente male, che se ne stava lì ad osservarlo, probabilmente aspettandosi una risposta.
Lo aveva chiamato 'Hyung', come se fosse un ragazzo. Non era tanto esperto in materia-dato che nessuno lo aveva chiamato mai in quei due modi-, ma le ragazze, i fratelli maggiori, non li chiamavano 'Oppa'?
E poi, perché mai avrebbe dovuto considerarlo suo fratello maggiore, quella ragazzina?
"Allora? Sei tu il mio Hyung?"
"...Ma chi sei?" chiese, giustamente.
"Ah, giusto. Sono la figlia del marito di tua madre... avrei voluto conoscerti prima, ma non sei mai tornato dagli Stati Uniti e non ne ho mai avuto modo."
[Ahn Hee Yeon, anche detta Hani-16 anni-Particolarità: Tomboy-Genere: Umana]"Sunbae!"
Ho Seok era entrato nella stanza di gran carriera, con in mano una cartella, e Bom, che stava ripulendo il proprio ufficio, aveva immediatamente posato la spugnetta e si era seduta alla scrivania per ascoltarlo.
"La scientifica ha finito." mise sul tavolo i risultati della ricerca su quei materiali "E il risultato... è stato nullo."
La giovane sgranò gli occhi "Che vuol dire 'nullo'?"
"Vuol dire che non sono riusciti a trovare né il tipo, né l'origine di questo materiale a causa della sua unicità. È stato accuratamente ideato al tavolo, e al mondo esistono soltanto queste fiale. È materiale prezioso, ed è nelle nostre mani."
"E riguardo a quel tizio che le stava cercando... giusto due ore fa?" chiese lei "Cerca di non farti scoprire, o creerai problemi a tutti. Vuoi davvero rischiare così tanto?"
"Sunbae, è materiale radioattivo, è nocivo. Se io lo consegnassi alla gente che ne ha bisogno... che cosa succederebbe?" i suoi occhi si erano puntati con decisione in quelli della donna "Sono diventato un poliziotto proprio perché voglio difendere e tutelare i cittadini. Devo correre il rischio."
Bom sorrise. Dove lo avrebbe trovato un ragazzo così dedito al proprio lavoro?
Era proprio un ragazzo d'oro... la gente avrebbe dovuto apprezzare di più ciò che faceva per loro.Washington, Stati Uniti, giorno 20 febbraio 2012
"Come sarebbe a dire 'La merce non è arrivata al destinatario desiderato'?! Dove sarebbe arrivata, allora?!"
[Kim Seok Jin, 27 anni-Professione: Scienziato-Genere: Umano]
Dall'altro capo del telefono, la sua collega gli stava spiegando la situazione, aprendogli un mondo.
"A quanto pare, hanno sbagliato, ed hanno inviato tutto ad un omonimo che si trova a Daegu." disse lei "Probabilmente avresti dovuto spedirlo a nome del suo pseudonimo, in modo da non sbagliarti."
[Gong Min Ji, detta Minzy, 22 anni-Professione: Tramite attraverso il quale le organizzazioni segrete sotto la Goak Pharmaceuticals comunicano-Genere: Umana]
"In Corea ci sono almeno 27mila Man Hyung Ok. Probabilmente avrebbero fatto un errore ancora più grande."
Lei sbuffò, pensando silenziosamente a come risolvere quella situazione "Ascolta, e cosa ne sappiamo dei componenti della lista? A quanto sembra, sono riusciti ad iniettare la sostanza solo in uno di loro."
"Già... dobbiamo sbrigarci e prendere anche gli altri, prima che passino due anni." cominciò a picchiettare un tallone, nervoso "Minzy, prepara i bagagli. Andiamo i Corea."
"Jin, c'è un altro problema. Noi non abbiamo la minima idea di chi siano questi sette individui che dovremmo sequestrare, né tantomeno sappiamo dove andarli a cercare." disse lei schiettamente, come se si stesse preoccupando che si creassero problemi.
"Ci inventeremo qualcosa, no? Non ho voglia di essere punito, e sono sicuro che neanche tu lo voglia." minuto di silenzio "O sbaglio?"
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eXperiments || YOONSEOK.
FanficIl governo americano e quello coreano decidono di unirsi per creare insieme una sostanza che, se iniettata nel corpo umano, può trasferire all'uomo in questione delle particolarità che gli permettono di evolvere il suo corpo e la sua potenza. Grazie...