Svolta di pensieri

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-HARRIS! HARRIS!-
-papà!?Oddio perché urli,sono qua,sono qua-
-Harris quante volte ti ho detto che la domenica dobbiamo andare in chiesa?! Tua madre poi si offende,lo sai...è talmente religiosa...-
-mah si papà,lo so,lo so-
Andare in chiesa la domenica non mi dispiaceva...alla fine della messa alcuni ragazzi della mia età si riunivano in un campetto da basket che si trovava vicino alla chiesa per fare quattro passaggi,era abitudine per me unirmi a quel gruppetto giusto per svagarmi un po'.Mi preparai quindi in fretta e salii sulla macchina -direzione chiesa- gridò mio padre.
Mi sedetti,allacciai la cintura e mio padre azionò il motore,poi partimmo...
-UAHHHH!!-gridai
-Harris qual'è il problema?!-urlò spaventata mia madre
-ho dimenticato il cellulare a casa...no...no...papà torniamo a casa,non posso resistere senza cellulare..."
"Suvvia figliolo,mi hai fatto prendere un colpo,comunque ormai siamo troppo lontani da casa,non possiamo proprio tornare altrimenti perderemmo la messa"
dopo quella frase mia madre si girò di colpo e mi lanciò uno sguardo fulminante come per  avvisarmi "guai a te se mi fai perdere la messa canaglia!!'
Borbottai e tirai il broncio,e fu' in quel momento che successe qualcosa di particolarmente strano...
Eravamo molto vicini alla chiesa ormai,non avere il cellulare a portata di mano mi costringeva a guardare ciò che mi circondava,rivolsi lo sguardo verso il finestrino della mia macchina e vidi un gruppo di poveracci vestiti di stracci con un'espressione tutt'altro che felice...che chiedevano le elemosina stesi sul marciapiede  dell'incrocio.
-Arrivati!- Ci avvisò mio padre
-Su' scendi tesoro- Disse per invogliarmi mia madre
Scesi così dal veicolo per dirigermi in chiesa,prima di entrare gettai un ultimo sguardo a quei poveretti...
Finita la messa usai il pretesto di andare a giocare con quei ragazzi di cui vi parlavo prima per avvicinarmi a quel gruppo di mendicanti,sempre più vicino,ancora più vicino,quando uno di loro rivolse il suo sguardo verso di me,io continuai ad avvicinarmi,eravamo ormai a pochi metri di distanza...misi quindi una mano nella mia tasca e presi una banconota da 5,gliela porsi,mi guardò incredulo,si guardava intorno per accertarsi che io volessi dare davvero a lui il mio denaro,dopo qualche esitazione li prese -che dio ti benedica,ragazzo- disse dopo averli messi in tasca.
Tornato a casa passai la mia giornata a pensare,capii che la vita in fondo...non è tutta rosa e fiori come noi ragazzi crediamo...arrivò così di colpo la sera,non me ne accorsi neanche,mi feci una doccia e mi stesi nel mio comodo lettino
-come vorrei che anche quei poveretti avessero tutto ciò che ho io...- pensai,poi spensi la luce e mi addormentai.

Sogno di una realtà diversa [wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora