E se fosse così...?

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Anche quella giornata volò,arrivò infatti il martedì in un battito di ciglia...
Quel pomeriggio dovevo andare al campetto per incontrare Jersey,ero un po' insicuro,in fondo quello non era un avvenimento normale,capire quello che provavo non era per niente semplice,specialmente per un "picciottello" del campetto come lui,al parco...non si faceva altro oltre a parlare di ragazze e di volgarità varie...
Nonostante questo speravo e credevo davvero che lui potesse capire la mia confusione interna.
Arrivò il pomeriggio presi uno zainetto,una pallina da tennis e una bottiglietta d'acqua e mi diressi verso il campetto.
Le strade in quel periodo erano molto poco trafficate,tutta la gente se ne andava in vacanza a fare la bella vita,io da solito ragazzo sfigato,restavo a casa...a marcire
Mancava poco per arrivare al campetto,aguzzai la vista,vidi Jersey appoggiato ad un palo con un aria un po' seccata...accanto a lui sua sorella,altrettanto seccata...mi avvicinai
-ecco Harris!- disse rivolto alla sua sorellina -si,lo vedo- rispose lei.
-ciao!- dissi con aria speranzosa avvicinandomi sempre più al gruppo, -scusa Harris,mia madre ha avuto un impegno improvviso e mia sorella mi è stata affidata...-borbottò,poi si rivolse a sua sorella -saluta Jy,dai!-
In quel momento la bambina alzò la testa e rivolse il suo incerto sguardo verso il mio volto,aveva dei grandi occhi marroni,in grado di scrutarti dentro, e dei capelli lunghi fino alle spalle circa, aprì la bocca -c-ciao...- mi disse ,poi si voltò,prese una bambola dal suo zainetto e si mise a giocare; mi sedetti quindi in un tubo di cemento vicino a Jersey e gli raccontai tutto...
Il suo sguardo risultò incerto,era stranito e un po' spaventato,come immaginavo...non riuscì a comprendere la gravità della situazione,o almeno ciò che rappresentava per me,in quel momento gli suonò il cellulare -oh,è mia madre,devo tornare a casa,devo proprio andare,ciao...- disse con aria ancora più spaventata guardandomi, era evidente che avesse solo inventato una stupida scusa,quando Jersey è interessato a qualcosa rimanda sempre il suo ritorno a casa : era semplicemente a disagio,voleva scrollarsi la situazione di dosso -su' Jy...la mamma ci vuole a casa..."
La bambina alzò nuovamente lo sguardo...e disse -s...si...arrivo- Jersey cominciò a far strada mentre Jy prese la bambola e la mise nello zainetto,poi fece per andarsene ma...prima di prendere l'uscita del campetto mi guardò
E disse...-pensa,Harris,e se...questa volta non fosse qualcosa di regolare...e se fossi stato tu? A cambiare la vita a quella povera gente?- Poi...se ne andò...

Sogno di una realtà diversa [wattys2017]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora