Con l'insostenibile leggerezza del nostro essere, si coinvolgono tutti i sensi conosciuti, ma sopratutto i nostri pensieri.
Quei pensieri che diventano ruminazioni mentali, che asseriscono e ci fanno vedere cose che non vogliamo in quel dato momento. Quei pensieri che ci fanno sentire male da quanto son veri e che ci opprimono la giornata perchè arrivano in un dato momento e in un dato istante e tu non li vorresti...non vorresti pensare proprio a quella cosa lì...oppure ti trovi a fare ragionamenti e poi ti fermi per un istante e dici ''ma il discorso è solo nella mia testa''.
Ci sono quei pensieri che opprimo giornalmente i tuoi momenti più variegati: appena ti svegli, si in quel momento quelle oppressioni stanno già galoppando perchè sicuramente parte anche del fatto che derivano dal sonno notturno, e buona parte di noi sa che durante il sonno il nostro magnifico inconscio ci parla e rielabora tutto.
Durante un lavoro monotono, dove il nostro corpo sa cosa deve fare, la mente è già lì ad opprimerti con qui pensieri. Te ne rendi conto dopo qualche minuto, mentre ti rendi consapevole della dissociazione avvenuta, si dai come quando sembra che tu stia cantando in realtà stai rielaborando nella mente una canzone; proprio in quell'istante sbuffi, come se quei pensieri dovessero essere volatilizzati con l'aria che butti fuori sbuffando e lo sai che non è cosi. Ti opprime l'idea di avere quei pensieri, ti da noia averli tutti i giorni e tutto il giorno, vorresti focalizzare l'attenzione su qualcosa d'altro ma sembra invece che riappaiono come una nube che intossica la visione generale delle situazioni.
Durante una conversazione, a volte anche interessante, ma l'udito si affievolisce lo sguardo rimane integro e vitreo e la tua mente vaga in quei pensieri ossessivi opprimenti fastidiosi dilanianti e insopportabili perchè ci sei ricaduto sono ancora lì.
Poi ci ci sono quei momenti che appaiono di nuovo e tu ti dici facciamoli sfogare, pensiamo, fluite cari pensieri, fluite ...fate sentire il vostro peso , la vostra ingombrante presenza, continuate ...allora ti godi l'idea stupida che se li fai fluire, se li fai sfogare se gli dai il tempo necessario allora piano piano queste sensazioni e questi pensieri smetteranno di tormentare il nostro vivere. Gli dedichi del tempo inqualificabile, a volte provi anche a visionare i minuti o le ore che occupano la tua giornata, e ti stupisce all'inizio quanto la tua mente sia incastrata da quel fenomeno.
Non ci basta sapere tutto questo, schematizzare il tutto non mi appaga, mi rende utile verbalizzarli questi pensieri, sentire opinioni oggettive dei dilemmi della mente. E sapere se farmi un certo tipo di domande o altre mi possa realmente servire a capire e imputare una a causa a questi pensieri. La causa è lo stare male, la causa è la delusione, la causa è l'aspettativa, la causa è la resistenza a non buttare fuori le emozioni che si provano , allora quei pensieri che appartengono a noi sono lo specchio della nostra Resistenza ad un passaggio obbligato: IL CAMBIAMENTO.