TO DRAG

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Essere trascinati da un vortice di pensieri che fanno rumore di continuo e non senti altro, senti la pesantezza della forza di questo dolore che trascina giu' ogni tuo movimento. Il dolore fisico costante che non ti porta a realizzare conclusioni positivi, metti il cervello in modalità resilienza e vai avanti. Hai l ' acido allo stomaco, non diventi spensierato nei momenti felici, non ti godi il momento di rilassamento perchè continui ad avere questo peso, questo dolore.

Il tuo fisico si abbandona, mal di schiena da gestire, mal di testa, mal di stomaco, collo rigido, e provi a sorridere e ti dici tanto è l'età...si certo è l 'età che ti dovrebbe portare a comprendere qualsiasi forma di aiuto ti chieda il tuo  corpo e invece che fai...continui a non ascoltarlo. Continui ad essere indifferente alla fatica che fai tutti i giorni a svegliarti e lottare per una giornata migliore. Poi che fai? non dormi bene, ti alzi dal letto e sei stanco, insofferente e continui a sentire dolore con un bel compromesso: quello di conviverci perchè non ne puoi fare a meno. Il dolorino acuto del mal di testa, che con quella pasticca o quelle bustine fanno sì che tuo corpo non soffrà più. Ma dai! continuo a ripetermi che tanto avrò tempo per sviluppare una sorta di certezza medica per tutto questo dolore fisico, il dottore mi dice che è una patologia, gli amici mi indicano lo stress, i famigliari sono abituati a vederti con poco argento vivo nelle vene o  anche troppo!! Ma noi come ci sentiamo in realtà? scopriamo mai la vera causa di un sintomo, vogliamo davvero fare a meno dello stress e del dolore fisico, ci piace catapultarci in queste domande ogni tanto? La realtà è quello che vediamo con i nostri occhi o  percepiamo anche con qualcos'altro? L'istinto?

Il dolore fisico è dovuto ad una corrosione degli organi, dei muscoli, delle ossa, da un incidente, ed è correlato solo a questi fattori o un pochino lo abbiamo accettato anche noi? facendo entrare piano piano, regrendendo nell'ascolto del nostro corpo...puo' anche risultare banale che dai dispiaceri derivino le malattie,è del tutto troppo riduttivo?

Dopo una arrabbiatura incredibile il corpo come reagisce: si attiva ormoni, adrenalina, contratture, posizioni tipiche di difesa del corpo e questo succede non solo nei confronti della rabbia ma di qualsiasi altra emozione che attraversa il nostro tempio. Ma cosa ci succede se il farsi male davvero è collegato ad un desiderio di autosabotaggio? si La tipica azione mentale che fa si che il nostro Ego ( la parte razionale che ha l'obbligo di controllare le pulsioni ), sia li a proteggere se stesso, porti ad una difficoltà nel cambiare atteggiamento nei confronti di una situazione o di un emozione e del dolore fisico. Quella difficoltà che fa provare paura e persiste nel farci provare quel trascinamento nel mondo del fastidio ! lo chiamo fastidio, disturbo, disillusione, educare l'Ego è possibile. 

All'interno del nostro cervello esisterebbe un circuito in grado di controllare l'intrusione di sentimenti come il dubbio e l'ansia e di modulare la fiducia in se stessa. Facile no?

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