Erano passati diversi mesi dalla sconfitta totale di Zarkon.
Finalmente il nemico che aveva distrutto e tormentato la pace dell'universo era stato annientato.
Finalmente l'universo poteva rilassarsi nella speranza di un lungo periodo senza minacce di nuovi signori che volevano conquistare l'universo.
I nostri famosi Eroi avevano passato i mesi dopo la vittoria in giro per i pianeti in visita, per assicurarsi che tutto andasse bene; per loro fortuna tutto era in pace ed armonia e ogni volta che atterravano in un nuovo pianeta, venivano acclamati e riempiti di gratitudine per aver riconsegnato la pace nell'universo.
Le popolazioni li riempivano di doni, banchetti e cerimonie in loro onore.
Tutto questo rendeva felici i paladini, saper di aver vinto, che i pianeti fossero salvi; ma anche loro volevano prendersi del tempo per loro e tornare sulla loro amata Terra.
-Paladini...- li chiamó Allura -Ho delle buone notizie per voi. Ne abbiamo parlato e sia il consigliere che io pensiamo sia arrivato il momento di dirigerci verso la Terra e farvi tornare dai vostri cari- disse loro sorridendo la principessa.
Al sentire quelle parole i giovani eroi esultarono di felicità.
C'era già chi parlava di abbracciare i propri famigliari, chi di non veder l'ora di mangiare i mancati dolcetti della nonna, chi di far una lunga e degna vacanza e chi di finalmente poter tornare semplicemente a casa e godersi un po' di sane coccole; ma non tutti erano entusiasti di quella notizia.
Keith era l'unico a non aver esultato, era rimasto fermo al suo posto contro la colonna ad osservare i suoi amici festeggiare l'imminente ritorno a casa.
-Hei Keith! Non sei felice di tornare a casa? - Lance li si era avvicinato mentre era distratto dai suoi pensieri.
-Humm..si..credo - Tentava di essere felice, o almeno di convincere colui che da qualche tempo, riusciva a capirlo meglio -scusa Lance, non mi sento molto bene, penso andrò a riposarmi - Col volto scuro, si allontanó lasciandosi dietro un amico alquanto confuso dal suo atteggiamento.Keith era pigramente sdraiato nel suo letto ad osservare fuori dalla sua finestra, perso tra i suoi mille pensieri, quando qualcuno bussó alla sua porta.
-Yooo. Posso entrare? disturbo?- senza attendere una risposta si era già chiuso la porta alle spalle e si era seduto sul bordo del letto -Allora Keith bello, che succede? Non mi sembri molto felice della novità che ci ha dato Allura-
senza neanche voltarsi a guardarlo, Keith si ritrovo a sospirare, richiudendosi a riccio con le braccia intorno alle gambe.
-Non ti sfugge nulla a quanto pare. - Lance annuí energicamente sorridendo -Odio quando riesci a capirmi anche solo guardandomi, mi fa sentire..cosi..hem.. scoperto. - sospira ancora una volta - Comunque si, non sono molto entusiasta, ma è tutto okay.-
Lance non era convinto delle sue parole, ma sapeva che tentar di estorcere qualcosa da Keith era quasi impossibile, quando sarebbe stato pronto lo avrebbe cercato lui da solo.
-Sai io ho già avvertito mia madre del mio ritorno a casa, era cosi felice che si è messa a piangere.- senza accorgersene, si era messo a sorridere all'idea di rivedere la madre, ma non notó, che qualcun altro invece era del tutto distratto a guardarlo -Mi ha già anche avvertito che appena arrivo mi sgriderà anche, o almeno, il mio vecchio mi tirerà le orecchie perché sono scappato dalla scuola, ma che mi riscriveranno molto volentieri alla accademia di Volo.- Sospira tutto sognate all'idea di ritornare a una vita normale, riprendere gli studi, non dover combattere, prendere il Diploma da Pilota e finalmente poter pilotare una di quelle navicelle per le spedizioni o gli aerei da combattimento -Ma ci pensi? potremmo tornare a casa, tornare a studiare, diplomarci e stare con i nostri cari. Niente più alieni Killer, super cattivi che cercano di farci fuori. Torneremo alla normalità, dalle nostre famiglie.- Non si era accorto che man mano che parlava di tornare ad una vita normale, Keith si stringeva sempre di più a bozzolo, finché non lo sentí borbottare -Già...tornare alla vita di prima.- Solo a quel punto si rese conto della gaffe che aveva fatto.
-Senti Keith...hem...se non hai nulla da fare, potresti venire con me. Cioè, casa mia è grande, puoi venire a stare da noi, potremmo tornare a scuola insieme e non so, forse non ti va, ma se ti andasse anche solo di passare le vacanze di natale da noi, penso che mia madre ne sarebbe felice. Finalmente conoscerebbe un mio amico, uno a posto, non come Hunk che le svuota la cucina in mezza giornata. - ridacchia al ricordo di sua madre che sgridava Hunk e lui con un mestolo perché le avevano svuotato il frigo -Se ti va, casa nostra sarà sempre aperta per te. Poi beh, sai com'è, ho vissuto l'ultimo anno a stretto contatto con te per tutto il tempo, penso che separarci così di punto in bianco sarebbe un po' strano. Poi ammettilo, sarà brutto per te svegliarti e non vedere la mia bellissima faccia con tanto di maschera di bellezza entrare in cucina.- Ride cercando di far sorridere anche l'altro ragazzo, Keith si ritrova a sorridere senza volerlo coprendosi la bocca con la mano e facendo fare una buffa espressione felice sul volto di Lance. -Si, beh, sarà decisamente una cosa positiva svegliarmi senza il rumore delle tue orribili pantofoline da Blue Lion che percorrono il corridoio e la tua squillante voce.- Tenta ancora di nascondere il sorriso.
Non riesce ancora del tutto a crederci, tra non pochi giorni tornerà a vivere da solo nel deserto, anche se potrebbe andare da Lance, ma allo stesso tempo non vuole disturbarlo. Senza rendersene conto fa cadere di nuovo un silenzio imbarazzante nella stanza. Non riesce a trovare il coraggio di alzare il volto e guardare in faccia l'amico, persona per cui sta iniziando a scoprire sentimenti strani, ma che lo rendono felice e allo stesso tempo, sapere che tra qualche giorno sarà tutto finito. Lui tornerà dalla sua famiglia, sarà felice, ricomincerà a studiare, prenderà il diploma e realizzerà tutti i suoi desideri, cosa che invece Keith non farà, non avendo famiglia, amici e più alcun interesse per lo studio.
-Keith...- lo richiamó al presente, notando che il suo sguardo si era fatto triste e c'era troppo silenzio -Sai vero, che non ti libererai di me, anche se sulla Terra non riusciremo a vederci spesso, ti tormenterò via telefono e appena avrò qualche giorno libero in accademia, verrò a farti visita, sempre se mia madre non invita mezza famiglia per una delle sue riunioni improvvisate, in quel caso verrai te da noi, o verro a prenderti io di peso.- lo guardó con sguardo di sfida- Non dubitare che lo faccia, sai che io e il mio bellissimo micio blu verremo a prenderti, anche perché i nostri micioni si adorano, e non sei cosi senza cuore da tenerli separati così a lungo vero? No. Bene. Perfetto.- Gli sorrise chiudendo il discorso e facendo ancora una volta sorridere il compagno, che annuí leggermente sollevato del fatto che anche se all'inizio non si sopportavano, in Lance ha trovato una persona che lo capisce e stranamente, anche se litigando tutto il tempo, lo sopporta.
-Grazie.- gli basto dire solamente questo per far si che Lance si alzasse gli spettinasse i capelli per dispetto, prima di scappare dalla camera del compagno e nascondersi nella sua, ridendo ed esultando per il tanto atteso ritorno a casa.
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A Reason To Stay
Fanfiction|| Klance || Zarkon è stato sconfitto e la pace è tornata. Arriva, per i ragazzi del castello, il momento di tornare a casa e godersi un po' di riposo. Ma "casa" non sempre significa famiglia, non per tutti e non per Keith, che la sua, l'ha trovata...