Capitolo 3

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I Malandrini, eccetto Remus, non avevano molta esperienza con i babbani e i loro oggetti e le loro macchine, e infatti, quando Lily li portava in giro per le città babbane, rischiavano di incendiare o far esplodere ogni cosa dall'aspetto "nemico".
Soprattutto riuscirono a sfogare il loro istinto malandrino quando, in occasione di una nevicata, Lily li portò un pomeriggio durante le feste natalizie nella Londra babbana...

-Forza Pad! Libera quel cacchio di bagno, qui fuori c'è la fila!- urlò James, con una mano premuta in pancia e un'espressione sofferente sul viso.

-Non avete ancora imparato ad usare il bagno prima di Sirius?- Lily si battè una mano in fronte -a quanto siamo Rem?

-42 minuti e 57 secondi- rispose il ragazzo, steso sul divano mangiare una barretta di cioccocaramello, ringraziando Godric di aver usato il bagno in precedenza.

-Gli zii e il papà sono così. Chissà come faremo noi a vivere una vita con loro!- rise la rossa, parlando a Harry che teneva in braccio, che rispose con un gridolino.

-Così mi offendi Lily! Mi paragoni a questi tre animali?- chiese Remus con un sopracciglio alzato.

Per tutta risposta Peter, con le lacrime agli occhi per la vescica piena, e James risero e si trasformarono nei rispettivi Animagus.

Un cervo dal manto nocciola e gli occhi ambrati si avvicinò a Lily e ad Harry e, con un movimento scattante, tolse il piccolo dalle braccia della madre e lo mise sulla sua schiena, per poi cavalcare per tutta la casa.

-No, hai ragione, loro sono molto peggio- rise Lily, guardando il marito e il figlio giocare con un topo che squittiva divertito alle loro spalle.

Finalmente i due dei Malandrini trasformati ripresero le loro forme umane e ricominciarono ad assediare il bagno.

-So io come farlo uscire! State indietro forse Sirius spaccherà la porta- disse Lily, illuminandosi all'improvviso.
-Ciao Marlene! Che bel pensiero venire a trovarci!- esclamò.

Crash! Pum! Sbam!

Da dentro il bagno Sirius aveva sentito tutto e, appena realizzato che quella Marlene era lì lo fece andare in panico. Il vasetto di gel, che comunque non avrebbe usato, si frantumò a terra, il pettine che stava usando da ormai mezz'ora cadde e l'anta della doccia si "spostò" e andò a sbattere contro di lui.

Si fiondò sulla porta e, dopo vari scossoni e tentativi, riuscì ad aprirla.

-Ehi Marls! Che bella giornata eh? Mi chiedevo, visto che noi andiamo a Londra oggi, se volevi venirci con me...- Sirius si appoggiò allo stipite della porta, ma si staccò subito quando non vide nessuna bionda in giro, solo tre idioti più Lily che lacrimavano dalle risate.

-E bravo il nostro Paddy! E per fortuna "nessuna relazione fissa per me"...mi sa che qualcuno è cotto della mia migliore amica- sghignazzò James.

-Chi? Io? Volevo solo fare il gentiluomo- mentì Sirius, fingendosi offeso per l'insinuazione, anche se dentro di sé dava ragione a suo fratello.

James lo guardò con un ghigno e un sopracciglio alzato.
-Sicuro?

-La cosa positiva è che siamo riusciti a farti uscire da quel dannatissimo bagno dopo 50 minuti!- disse Remus.

-Sì, guarda che anche noi dobbiamo andare in bagno e... IL BAGNO!- James guardò Peter con aria di sfida, e i due cominciarono a correre verso la porta da cui era appena uscito Sirius.

James arrivò prima e, dopo un urlo di gioia da parte sua, e uno di disperazione da parte di Peter, si chiuse in bagno.

-E questa scena l'ho vista per sette anni di seguito- Remus si battè una mano in fronte.

Harry's chilhoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora