Federica si buttò su di me con violenza e rabbia e con l'ascia puntata sul mio corpo
《Uccidimi se hai il coraggio!》le dissi
Mi scansai appena era parecchio vicina a me
《L'ho il coraggio...》disse cadendo a terra
《Ma devi essere più veloce!》finì al posto suo
《Non sono veloce, ma agile si!》disse ghignando, non sapendo cosa intendeva mi alzai in volo, quando sentì qualcosa nella guancia che bruciava, passai il dito dove mi bruciava e vidi del sangue, mi aveva tagliato la guancia; mi asciugai il sangue con la manica.
Cercai di distrarre Federica per cogliere il momento giusto per farle del male, appena si alzò da terra, si distrasse per prendere la sua arma, ed io cogliendo il momento, mi gettai su di lei con velocità e forza con i piedi puntati sulla sua schiena.
Subito la feci cadere di nuovo a terra ed io ero in piedi sulla sua schiena, le diedi un calcio forte sulla colonna vertebrale, le ruppi un osso e Federica urlò dal dolore.
Scesi dalla sua schiena e mi misi in ginocchio davanti a lei , con la mano le alzai la testa così che mi potesse guardare negli occhi
《Visto? Posso fare del male anche a mani nude!》dissi ghignando
《N-non farmi del male, p-per favore》disse a fior di labbra
《Tu sai che un 'per favore' non mi ferma, quindi è inutile che mi supplichi, nei tuoi ultimi secondi di vita》dissi
《Allora sappi che tu non sei nessuno per essere così...》mormorò Federica
《Appunto perché non sono nessuno sono così, ho provato sofferenza e dolore nella vita, ed ora queste sono la mia forza》finì
Federica mi guardò per un ultimo secondo, quando poco dopo il suo corpo iniziò a dissolversi nell'aria.
Mi alzai ed ed andai a raccogliere la mia spada facendola sparire con la fascia, affamata mi alzai in volo ed andai verso il centro.
Scesi tra le strade e notai che le strade erano poco più affollate di prima, e notai che Piero era con dei suoi amici seduti su una panchina a parlare, uno di loro alzò lo sguardo e mi vide, vece gesto a Piero, e quando quest'ultimo mi vide, mi sorrise e mi fece cenno di venire ed io mi avvicinai.
《Ciao!》dissi
《Ciao Luna!》disse Piero sorridendomi, io arrossì lievemente ed alcuni dei suoi amici sbuffarono, quando me ne accorsi lancia un'occhiata a loro che rimasero zitti e in silenzio
《Noi stavamo andando a mangiare vieni anche tu?》mi chiese uno di loro
《No tranquillo, non ho fame!》dissi, ma la mia pancia diceva il contrario
《Sembra che ne hai invece, dai vieni!》disse un ragazzo
《No, anche se non ho soldi》dissi
《Può pagare Piero per te》disse il ragazzo accanto a lui che gli continuava a dare gomitate
《No tranquillo》insistetti
《Tranquilla ne ho abbastanza di soldi》disse Piero
《Allora se per te non è di troppo disturbo va bene》dissi
《Disturbo? No!》disse finendo con un sorriso
A poco quel sorriso glielo strappavo e me lo sarei portata a casa, perché mi scioglievo ad ogni suo sorriso.
Entrammo in un bar e prendemmo tutti un pezzo di rosticceria, e poi uscimmo; passeggiamo un po tutti insieme e poco a poco gli amici di Piero andarono via e alle sette del pomeriggio rimanemmo solo io e lui
《Ti piacciono i tramonti?》chiese Piero
《Certo!》risposi
《Ed il mare?》
《Si ma quest'anno non ci sono andata》dissi con tono disperato
《Allora vieni, ti porto nel mio posto speciale》
Mi prese per mano e mi portò alla fermata dell'autobus, prendemmo l'autobus che prendevo io di solito e dopo una quindicina di minuti arrivammo al bosco dove avevo la casa al mare
《Sicuro che sia questo il tuo posto speciale?》chiesi curiosa e iniziando a dubitare di lui
《Si perché? Non ti fidi di me?》chiese
《.. io qui ho una casa, e ci venivo tutte le estati》dissi
《Quindi quella casa è la tua?》disse
《..si!》dissi fredda
《Dai andiamo ti porto dove sto di solito dove si vedono dei tramonti fantastici》disse Piero prendendomi per mano e portandomi in una parte dove c'erano pietre su pietre
Ormai il sole stava per tramontare, io e Piero iniziammo a parlare del nostro passato e gli raccontai che la mia famiglia era morta in un incendio
《Come mai allora tu sei viva? 》chiese
《Io quel giorno ero da una mia amica, Daniela... 》finì con le lacrime agli occhi
《Non devi piangere per i tuoi genitori, devi sorridere per loro》disse cercando di consolarmi
《Non piango per loro..》dissi, asciugandomi le lacrime
《E per chi?》chiese Piero
《La mia migliore amica Daniela.. è morta... ed io.. 》non finì la frase che mi riempì il viso di lacrime《Scusami.. non so cosa sto facendo! Sto piangendo davanti ad un ragazzo che nemmeno conosco..》dissi
《No, continua. Devi sfogarti ora, altrimenti per colpa di queste lacrime soffrirai più avanti》disse mettendomi il bracco attorno alla spalla.
Il tramonto colorava il cielo di rosso ed arancione che sfumava con il blu.
Appena il cielo era stava scurendo iniziammo ad andare via, ci recammo in centro e mangiammo qualcosa per cena, dopo un'altra mezz'oretta a chiacchierare iniziammo a tornare casa
《Ti accompagno a casa》disse Piero
《Meglio che ti accompagni io》dissi
《Perché?》
《Non starò da mio cugino sta sera, non mi va.》dissi sorridendo a mala pena
《Non puoi stare tutta la notte fuori e sola》
《Si che posso, poi c'è un cielo bello sta sera, con le stelle che brillano non sarò sola, e poi se incontro qualcuno, non sarò io che dovrò avere paura ma gli altri, no?》dissi sorridendo
《..già》disse Piero ricambiando il sorriso
《Ok.. allora ci vediamo in giro》dissi aprendo le ali
《Aspetta! Almeno lasciami il numero》disse
《Conquistami prima!》dissi ghignando e finendo con un sorriso a 32 denti
《Misteriosa la ragazza》disse Piero ghignando《Ok, allora. Ci vediamo in giro.》
Lo salutai con un sorriso e mi alzai in volo, aspettando che entrava nel palazzo e dopo mi diressi nel palazzo più alto della città, e distendendomi per terra a guardare le stelle.
Accesi il telefono e notai 6 chiamate perse da Fred, appena finì di leggere la notifica mi richiamò.
Ero indecisa su cosa fare, quando spensierata gli bloccai la chiamata.