Ferite

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Dopo ciò che successe con Stefania, io uscì di casa e tornai a casa Stassi per curarmi la ferita.
Arrivata lì cercai subito la madre
《Madre! Mamma..!》dissi appena entrai
《Dimmi Luna》disse dal divano
《Aiutami》dissi andando verso di lei, lei si girò e subito si gettò su di me
《Oh santo cielo, che diamine è successo? Togliti la maglietta che ti medico》disse allarmata
Feci come detto, mi fece sedere su una sedia, prese lo scatolo dei medicinali e con delle cianfrusaglie fece in modo che il dolore fosse più lieve, mise un pezzo di stoffa e lo legò attorno al braccio molto stretto.
《Fa male è troppo stretto!》dissi
《Scusa》 disse allentando il nodo《Ora metti questa maglietta a lavare e te la cambi. Altra cosa non devi sforzare il braccio, e ti proibisco di usare la spada!》disse
《Cosa?... No, io la devo usare!》
《Ho detto di no ed è no.》disse arrabbiata
《Va bene.. vado a cambiarmi la maglietta》dissi, prendendo la maglietta sul tavolo e salendo su senza parlare.
La ferita mi facesse male nonostante la madre l'aveva curata, mi bruciava da impazzire; andai in bagno, gettai la maglietta nella cesta dei panni sporchi ed andai in cameretta.
《Scusa Fred, ma devo prendere...》dissi aprendo, ma mi fermai subito perché trovai Fred che si stava baciando con una ragazza, capelli lunghi e mori ed occhi marroni.
Mi sentì il cuore sprofondare, e d'un tratto mi sentì vuota e senza emozioni, quasi da strangolare qualcuno dopo avermi fatto girare parecchio le palle.
《Scusate, devo solo prendere una maglietta pulita》dissi freddamente, mi recai verso il mobile, presi una delle mie tante magliette nere, la misi e subito dopo uscì senza fiatare.
Chiusi la porta, e mi sentivo affogare tra le lacrime dentro me stessa; andai giù in cucina passando dal salotto senza dire una parola, aprì il frigo e cercai qualcosa da mangiare, subito dopo mi misi a cercare tra gli scaffali
《Ah, Luna, ho dimenticato a dirti che Fred, sta studiando con una ragazza》disse sua madre dal divano intenta a guardare la tv
《Si li ho visti》dissi distaccata
《Stavano studiando?》chiese
《Si.. studiavano!》dissi quasi sovrappensiero e distaccatamente 《Rosa, io sto uscendo, ho fame e non c'è nulla da mangiare!》dissi
《Va bene, a che sei fuori a ritorno prendi il pane e portati una felpa che tra un po, piove》disse.
Andai sopra in camera di Mikan
《Mikan mi fai un favore, entra nella camera di Fred e mi prendi una felpa nell'armadio, però non dire nulla di me》le chiesi, lei obbedì e mi prese la felpa, la ringraziai e scesi.
Presi dei soldi sfusi che c'erano in un barattolo ed uscì con il cappuccio in testa.
Camminai fino a dove nessuno potette vedermi, e mi alzai in volo
《Forse.. è meglio così!》dissi sovrappensiero.
Andai verso il centro e trovai un palazzo alto, con un cornicione largo, mi sedetti e nemmeno il tempo di fare ciò che iniziò a piovere, mi accorsi che il piumaggio delle ali era più sul grigio e non più nere come la pece.
La pioggia passò da una leggera piovigginata ad un vero diluvio, guardando in basso mi accorsi che c'era un palloncino rosa che stava volando verso di me, e notai una bambina che piangeva in modo stridulo ed indicava il palloncino.
Lo presi e scesi con il palloncino in mano, la madre si tirò la figlia verso di lei spaventata, e le persone attorno stettero a guardarmi scioccati, nel vedere le ali
《Che cosa sei...?》chiese la madre, la figlia alla vista del palloncino smise di piangere
《Tieni piccola hai perso questo》dissi ridandole il palloncino e le sorrisi, la bambina prese il palloncino e sorrise; io la guardai e poi guardai la madre
《Credo che mi odierà per questo..》dissi, togliendo la fascia dalla mano《..ma devo farlo》finì ghignando ed uscendo la spada
《Che vuoi dire..?》chiese spaventata.
Con la spada scoppiai il palloncino rifacendo piangere la bambina, la presi e le tagliai la gola ed infine le infilzai la spada sul petto. La madre rimase bloccata a guardare il corpo della figlia, io nel mentre presi il volo e mi allontanai.
Feci sparire la spada e subito dopo una fitta mi passò attraverso la ferita e come se non bastasse mi venne una fitta al petto facendomi cadere per pochi metri.
Cercai rifugio in una stradina ma mi trovai la strada bloccata da uno dei demoni, era diverso non era come i primi che ho visto, era alto e con delle braccia muscolose, spalle larghe e delle gambe magre, in mano teneva delle spade con scritto '1 t' riferendosi alle tonnellate in entrambe; facendomi tenere in guardia.
Esso senza aspettare girò su se stesso e mi lanciò le spade, dove subito dopo gliene spuntarono altre due facendolo fermare; con un battito d'ali le evitai e a mala pena una che mi strisciò sul viso incidendo un taglio vicino alle labbra, notando un dolore forte sull'ala destra, una seconda spada  trapassò l'ala e mi lasciò un buco, con il braccio sinistro gettai del sangue con la spada, fortunatamente delle gocce gli andarono negli occhi accecandolo.
Esso gettò le altre spade a terra e si mise le mani sugli occhi, io cogliendo l'attimo richiusi le ali e cercai di scappare, nel modo di dargli le spalle esso fece un salto e mi finì davanti, si aprì le bocca mostrando i denti a punta come uno squalo e urlò. Subito dopo si allungò divenne più alto, allungò la mano e mi prese dalla vita, mi strinse tra le dita e mi potrò verso la sua bocca, la aprì ,facendo uscire un alito di calzini puzzolenti, mi fece cadere giù nella bocca,  in quello stesso momento chiuse la bocca e i suoi denti mi graffiarono profondamente il braccio e la gamba sinistra, facendo uscire del sangue e strappando i vestiti.
Io velocemente mi chinai più verso le pareti della gola, con la spada puntata e con il buio gli creai un buco nella gola facendo in modo che uscissi di lì; caddi a terra e cercai di alzarmi in fretta. Il corpo del demone cadde a terra disorientato ed io corsi via gocciolante di sangue e con il braccio destro che bruciava; misi il cappuccio e mi recai alla stazione degli autobus e presi quello che si fermava più vicino alla casa di Fred.
Salendo, mi sedetti in fondo guardando nel modo in cui ero ridotta e notai che anche i presenti nell'autobus mi guardavano scioccati.

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