CAPITOLO 4

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Dean, appena ripreso dal colpo infertogli il demone, si rialza nonostante alcune ferite e parti doloranti per la caduta; voltandosi verso la sua destra, nota subito che il fratello lo ha raggiunto, offrendogli una mano per rialzarsi. Quando entrambi si trovano in piedi, uno di fianco all’altro, sulla soglia della porta appare Raul che, nonostante alcuni fori nel suo bel completo dovuti agli spari di Sam, è in perfetta forma, con un sorriso stampato in faccia.
“Bhe, per ora la mia vendetta può aspettare...non posso farmi scappare delle prede così pregiate” dice rivolgendosi ai Winchester, con un tono eccitato e allo stesso tempo divertito.
Basta uno sguardo tra i fratelli per capire cosa devono fare: ormai stavano insieme da così tanto tempo che le parole non servivano.
Così Dean passa di soppiatto il coltello a Sam, facendo in modo da non farsi vedere dal demone, per un successivo attacco a sorpresa e soprattutto perchè, così facendo, Sammy è più al sicuro in quanto ha l’unica arma letale verso il mostro di fronte. Senza attendere oltre, i cacciatori si scagliano contemporaneamente addosso a Raul, impedendogli di utilizzare il suo potere per scaraventare uno dei due lontano dalla battaglia; gli attimi successivi sono un seguito di colpi assestati da entrambe le parti: durante lo scontro il demone riesce a incassare molti pugni ed anche a ricambiare il favore.
Sarà anche uno stupido stronzo eccitato, ma se la cava piuttosto bene nel combattimento, non può che pensare involontariamente Dean, in un attimo di respiro.
Dopo vari minuti di lotta senza tregua, c’è un momento di pausa. Ai fratelli sembra quasi che il demone stia solo guadagnando tempo, per godersi fino all'ultimo il divertimento di ucciderli.
Questo è un maledetto sadico, riflette il minore, notando lo sguardo del mostro, concentrato sulle ferite che è stato in grado di procurare.
“Cos’è ragazzi, siete già stanchi?” li chiede Raul, con aria compiaciuta “sapete, dalle voci che girano su di voi, mi aspettavo davvero di più..a quanto pare sono infondate” continua, cercando di provocare i cacciatori, consapevoli del piano dell’ “uomo” di fronte a loro; così decidono di stare al gioco, in modo da posizionarsi per l’attacco decisivo, e uccidere definitivamente il demone.
“Stai scherzando spero?! Non ci siamo neanche scaldati!” gli risponde subito Dean, attirando l’attenzione su di sé, permettendo così al fratello di muoversi per posizionarsi alle spalle del rivale … e sapeva esattamente cosa dire per distrarre la persona (se così si poteva ancora definire) davanti a se “Sai, anche noi abbiamo sentito parlare di te“. L'espressione confusa del loro avversario gli fa capire che ha fatto centro.
Bingo. “Eh già. Abbiamo parlato con Crowley, lui ci ha detto tutto su di te” continua il maggiore “ci ha detto che sei un demone di basso livello, impazzito per una vendetta verso una cacciatrice” e in quel preciso momento la confusione sul volto del demone si trasforma in rabbia. Dean sa che, continuando di questo passo, potrebbe far arrabbiare veramente il mostro di fronte a lui, ma a Sam manca veramente poco per essere in un punto perfetto, così continua a provocarlo per concentrare l’attenzione su di lui. “Sai, ti pavoneggi a demone imbattibile e inarrestabile, quando sei stato spedito all’inferno da una cacciatrice che ti ha battuto senza neanche farsi aiutare”.
Ed ecco che accade ciò che Dean temeva: in preda alla rabbia per l’affronto subito, il demone scaglia il maggiore all’indietro, lontano da lui, facendolo finire nel lago parzialmente ghiacciato.

*Note dell'autrice*

Cosa succederà a Dean? Riuscirà Sam a battere da solo il demone?
Buona lettura! ;)

~Eli~

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