Quando aprii gli occhi, rimasi stupito da cotanta bellezza. Anastasia, quella splendida ragazza con cui la notte scorsa avevo fatto l'amore, dormiva ancora beatamente. Erano appena le otto del mattino ed era il mio giorno libero, volevo fare qualcosa per lei e con lei. Volevo portarla in un posto speciale, magari al lago o in un ristorante.. volevo farla sentire importante, per me. Volevo darle il meglio, che era ciò che doveva avere dato che era meravigliosa, stupenda, divina. Mi soffermai a guardare quella splendida ragazza per un paio di minuti, realizzando ciò che era successo la notte scorsa. Cavolo, veramente avevamo fatto l'amore. Erano anni che non lo facevo, non ero il solito tipo che stava con tutte. Le ragazze andavano trattate con rispetto, non come pezze. Non volevo approfittare di loro e poi scaricarle, no. Se mi connettevo al corpo di una donna, era solo ed esclusivamente perché sapevo che quella donna per me era importante, e Anastasia era davvero importante.
Scostando piano le lenzuola, scesi dal letto, toccando con le dita dei piedi il pavimento freddo della mia camera. Indossai velocemente la maglia e i pantaloni del pigiama, quella mattina faceva davvero freddo. Forse portare Anastasia al lago non era proprio una buona idea, non volevo si ammalasse a causa del troppo freddo ma allo stesso tempo volevo fare con lei qualcosa di diverso. Insomma, ne avevamo fatte di giornate al parco, volevo colpirla.-Che ci fai già sveglio?- mi chiese mia madre, non appena uscii da camera mia.
-Buongiorno anche a te, mamma- roteai gli occhi al cielo, mi sorrise. -Potrei farti la stessa domanda, sai?-
-Io devo andare a lavoro- fece spallucce, dandomi poi un bacio sulla fronte. Data la sua altezza, o meglio, non altezza dovette mettersi sulle punte. -Adesso tocca a te.-
-Be', a dire il vero volevo portare Anastasia da qualche parte. Volevo cominciare bene la giornata, per cui avevo pensato di portarle la colazione a letto.-
-Molto sdolcinato.- mia madre sorrise, aprendomi la porta della cucina. Le sorrisi, prima di entrare. -Non so, volevo fare qualcosa di diverso con lei oggi.-
-Cosa avevi pensato?- mia madre mi porse un vassoio che poggiai sul tavolo, mi girai per aprire il frigo.
-Avevo pensato di portarla al lago, ma penso che faccia troppo freddo per stare all'aperto.-
-Be', potreste fare un giro a London, magiare in un ristorante insieme e poi fare una passeggiata al lago Victoria. oppure per restare nei paraggi di London potresti andare all'Harris Park.- mia madre mi passò due tazze, che prontamente poggiai sul vassoio assieme al latte e del succo di frutta precedentemente presi dal frigorifero.
-Come farei senza di te?- sorrisi a mia madre, abbracciandola.
-La cosa è reciproca, figlio mio.- mia madre ricambiò l'abbraccio, rendendomi davvero l'uomo più felice del mondo.Avevo uno splendido rapporto con mia madre, era una donna davvero stupenda. Avete presente il telefilm 'una mamma per amica'? Io non vedevo certamente quella roba, ma il rapporto tra me e mia madre era lo stesso. Ritenevo mia madre la mia migliore amica e la mia confidente, a lei dicevo tutto o quasi tutto. Non le avevo detto del piccolo problema di Anastasia, ma le avevo detto che mi frequentavo con una ragazza e non solo, le avevo anche aperto il cuore spiegandole tutto ciò che mi passava per la testa durante il periodo in cui Anastasia si stava invano allontanando da me. Insomma, mi piaceva parlare con mia madre. Mi dava ottimi consigli, sempre infallibili, e sopratutto mi dimostrava amore standomi sempre vicino.
Dopo aver stretto ancora una volta quella donna meravigliosa tra le mie braccia, presi il vassoio e tornai in camera mia. Anastasia sembrava sorridere nel sonno. Prima di svegliarla, le scattai una foto: anche se non aveva la vista, era perfetta. Le accarezzai poi dolcemente il viso, la sua pelle era così morbida.-Piccola mia..- le diedi un dolce bacio sulla fronte, accarezzandola ancora. -Piccola mia, svegliati, sono le otto e mezza.- Sorrisi, notando il suo viso assumere un espressione buffa. -Lo so che vorresti riposare, ma ho in serbo per te tante sorprese.- continua ad accarezzarla, col sorriso.
-Quali sorprese?- sbottò subito, facendomi ridere.
-Sei la seconda persona che non mi saluta stamattina, mi sento offeso.- ridacchiai ancora, beandomi poi del suo sorriso.
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Look in my eyes, what did you se? [COMPLETA]
FanfictionMi chiamo Justin, ho venticinque anni, sono canadese e mi sono innamorato di una ragazza che non vede con gli occhi, ma vede col cuore.