2. Parlami

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Passarono i giorni e Nico si trovava sempre più a suo agio. Will era stato molto gentile con lui e capì subito che era una persona dal cuore d'oro.
Era nella sua cabina ed era solo.
Era l'unico figlio di Ade nel campo.
Mentre metteva in ordine i suoi vestiti sentì bussare alla porta.

Andò ad aprire e vi ritrovò Will.

<<Ehi, ciao! Stiamo andando tutti a pranzo, ti va di unirti?>>

<<Will, non mi va di mangiare da solo.>>

<<Oh giusto...ti porto un po' di cibo qui più tardi, allora. Va bene?>>

<<Non devi. Non preoccuparti.>>

<<Figurati, non è un problema per me! >>

<<Oh, grazie.>>

<<Beh, allora ci vediamo dopo! Ciao!>>
Gli sorrise e se ne andò correndo verso l'ala pranzo.

Nico chiuse la porta. Ritornò alla sua valigia. Non aveva ancora finito di mettere in ordine le sue cose. Appese tutte le sue maglie nell'armadio, mise la biancheria e i pantaloni nei cassetti e le scarpe in un angolo vicino alla porta.
Tirò fuori il suo amato libro di favole, che non avrebbe letto. Lo teneva sempre con se perché ci teneva, ma non l'aveva mai letto in prima persona. Dal libro cadde una foto.
C'erano lui, sua sorella Bianca e sua madre abbracciati e sorridenti. La raccolse e la fissò. Poi con movimenti nervosi la mise nel cassetto del comodino insieme al libro.

Si fece una doccia e sentì di nuovo bussare alla porta. Si vestì di corsa e aprì la porta.

<<Ciao Will.>>

<<Ti ho portato da mangiare! Posso entrare?>>

<<Sì, certo entra.>>

Will entrò e si guardò intorno.
Gironzolò per la stanza poi guardò Nico e iniziò a ridere.

<<Cos'hai da ridere?>>

<<N-niente, niente...>>

<<Will, smettila di ridere!>>

<<Non ce la faccio, scusa! Hahahahaha!>>

<<Okay, cosa c'è che non va?>>

<<Hai la maglia al contrario!>>

Si guardò. Era vero. Nella fretta l'aveva indossata al contrario.
Se la tolse e se la rimise nel verso giusto. Poi guardò Will. Aveva la faccia come un peperone.

<<Will, è successo qualcosa?>>

<<Eh? A me?? No no, niente!>>

Nico lo guardò stranito, poi si sedette sul letto e aprì il barattolo portato lì da Will. C'erano un po' di insalata e della carne. Iniziò a mangiare.

<<È buona?>>

<<Buonissima. Ne vuoi un po'?>>

<<No, ho già mangiato.>>

Nico lo guardò. Will si grattava la nuca e il suo sguardo guizzava in tutte le direzioni.

<<Will, se vuoi puoi sederti.>>

<<O-oh, grazie.>>
Si sedette tenendo lo sguardo basso.

<<Ehi, tutto bene?>> disse Nico, dopo aver ingoiato l'ultimo pezzo di carne.

<<Sì, sì, tranquillo.>>

Bevve un sorso d'acqua e Will continuò a fissarlo.

<<Will, mi stai spaventando.>>

Quel giorno - SolangeloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora