Ashley's pov
Dopo tre lunghe ore in aereo che ho passato dormendo e un'ora in macchina,posso finalmente ammirare la nostra casa delle vacanze. Miami è davvero magnifica,è una delle città più belle al mondo secondo me. Si può benissimo notare il contrasto fra il cuore della città,dove si trovano solo grattacieli altissimi,e la periferia dove prevalgono ville residenziali o private. Ho appena scoperto grazie a mia madre,che la casa che mio padre ha comprato,non si trova a Miami,ma a Miami Beach,nel famoso quartiere South Beach. Sono davvero felice di vivere in riva al mare. Così posso fare lunghe passeggiate sulla spiaggia,e partecipare ai falò serali. Qui a Miami,molti gruppi di ragazzi si riuniscono attorno ad un fuoco e spesso cantano,si divertono,
bevono,mangiano,insomma fanno un po' di tutto. Spero solo di fare amicizia con qualcuno.Mezz'ora dopo arriviamo finalmente nella nostra villa. È davvero enorme. Ha due piani,ma è molto spaziosa.
<<Allora,ragazzi,ora entriamo e scegliete le camere,ma mi raccomando non litigate anche per una simile sciocchezza>> Ci avverte mia madre. Non fa neanche in tempo a togliere la chiave dalla serratura che io e Josh siamo già al piano di sopra,in cerca della camera perfetta. Dopo aver visto alcune stanze,entriamo nello stesso momento in una stanza davvero bellissima. È enorme,c'è un letto pieno di cuscini proprio come piace a me,con una TV enorme attaccata al muro,proprio davanti. Al posto del comodino,c'è un ripiano di legno dove posso mettere di tutto,e proprio sotto di esso c'è una specie di divano,fatto con dei cuscini,davvero molto chic. Ci sono delle mensole attaccate alla parete dove posso sistemare tutti i miei libri. La cosa bellissima però è che una parete è fatta interamente di vetro,dalla quale si va sull'enorme terrazzo con vista sul giardino,e più in lontananza il mare.Vado al centro della stanza e la osservo con occhi sognanti,fino a quando non noto che c'è anche un soppalco. Vicino al divanetto,ci sono degli scalini in legno,che portano ad un piano superiore,dove ci sono,delle mensole dove mettere i trucchi,o quello che si vuole,una seggiola girevole,un computer,e una bellissima amaca. Papà ha proprio pensato a tutto,sa quanto io adori le amache. Cammino un po' più in là e noto appoggiata alla parete,una tavola da surf,che mio padre ha acquistato sicuramente in uno dei suoi viaggi di lavoro,questa volta presumo Germania,perché sopra vi è stampata la bandiera di questo stato europeo. Guardare la tavola mi mette un po' di malinconia,chissà cosa è successo a quel ragazzo,di cinque anni fa. È stato proprio grazie alla sua tavola se sono ancora viva. Ma è anche a causa delle tavole da surf che cominciano a venirmi davanti scene di quel giorno e io non voglio ricordare. Ma,ora non è questo l'importante. Io voglio questa camera.
<<Questa è mia>> Gridiamo nello stesso momento sia io che Josh.No,non può essere,deve essere mia. Per forza.
<<È mia>> Ringhio a denti stretti e comincio a spingerlo fuori,ma non riesco neanche a smuoverlo di un centimetro,questo ammasso di muscoli. <<No,è mia>> Mi risponde in tono di sfida. <È m-i-a>> Scandisco bene le parole e provo di nuovo a spingerlo fuori,ma niente. Non si muove. Devo giocare d'astuzia. Lo guardo per un po',per trovare qualcosa che lo possa spingere ad andarsene. Sorrido,mentre lui mi guarda come se fossi un alieno. In un salto,prendo il berretto che ha sulla testa,nonché il suo preferito,e gli e lo lancio in corridoio. <<Ma,cosa combini?>> Mi chiede. Tutte le mie speranze che vada a prenderlo svaniscono quando capisco che non cederà molto facilmente.Non resta che provare un altro metodo. Mi allontano da lui piano piano e vado a sfiorare con le dita la superficie di vetro. Assumo un espressione triste in volto e comincio a parlare.
<<Sai Josh,per me non è tanto facile tornare qui. Dopo l'incidente credevo che la vita non mi avrebbe riportato in questo posto. Sai,fa molto male sapere che esattamente cinque anni fa,in questo posto,ho rischiato la morte. Se solo non fosse stato per quel ragazzo misterioso,io non sarei più qui,lo sai vero?>> Estraggo il ciondolo che porto sempre con me,da sotto la maglietta.
<<Lo vedi questo? È grazie a questo oggetto se io,tua sorella,sono qui! Sai tutto ciò che è successo quel giorno. Conosci il trauma che ho avuto,e sai quale fobia è nata da quel giorno in me. Non sai quante notti ho passato piangendo per la paura che questa vacanza potesse ricordarmi fin troppe cose,ma non potevo dire a mamma e papà che avevo paura per non rovinargli la vacanza. So che loro amano il mare e che non ci sono più andati per tanti anni a causa mia,non volevo renderli tristi. Oramai sono qui,per questo Josh,ti prego almeno di lasciarmi stare in questa stanza. Vorrei solo avere una tana dove restare per l'estate e questa camera è perfetta,mi rispecchia molto. Pensaci Josh>>
Finisco di parlare e lo guardo in viso un'ultima volta. Possibile che non abbia cambiato idea? Eppure ero così convincente da convincere pure me stessa.
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ILLUSION//Cameron Dallas
RomanceManhattan (NYC) - Miami Beach Una semplice vacanza d'estate che si rivelerà molto di più... "Anche tu te ne sei andato...l'avevo detto io. Eri solo un'illusione" Cameron Dallas,nel medesimo ruolo e Holland Roden nel ruolo di Ashley Martin,ci accom...