Capter 4~Fingerò di stare bene

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Ashley's pov
<<Ashley! Il pranzo è pronto! Scendi!>>
Sento mia madre urlare dal piano di sotto. Ovvio. Non potevano di certo mancare le sue urla isteriche di prima mattina. Mi tormenta anche così presto.

Prendo il telefono e controllo se ci sono notifiche. Nessuna. Ieri ho scritto a Cristal,ma non ha risposto. Forse non ha internet in Italia. Sono sicura che mi risponderà appena le sarà possibile.

Quasi non mi viene un colpo,quando capisco che non è mattina,ma l'una di pomeriggio. È davvero iniziata l'estate. Non devo alzarmi presto,posso stare a letto finché voglio,o almeno fino a quando mia madre me lo permette. È una brava donna,le voglio molto bene,ma a volte esagera un po' quando urla. Anche se con una figlia come me non ha tutti i torti. Mi devo sbrigare,sennò quelli lì non mi lasceranno niente da mangiare. La cosa brutta di vivere circondata da maschi è che non fanno caso a quanto mangiano,facendo finire subito tutto. Considerando l'ottima cucina di mia madre,se non mi muovo non trovo niente in tavola e devo accontentarmi di qualcos'altro.
Io sono davvero negata per la cucina. Una volta ho bruciato le lasagne in forno. Sono arrivati i pompieri. Dopo quel giorno non ho più avuto nessun rapporto con il forno. Sono pericolosa.

Dopo essermi lavata il viso e pettinata scendo di sotto,ancora in pigiama. Il bello di essere in vacanza è che puoi startene in pigiama per tutto il giorno,a meno che tu non debba andare da qualche parte. Adoro questa cosa. Perché essendo una persona un po' troppo pigra che si stanca praticamente in meno di tre minuti,questo è l'ideale. Posso starmene chiusa in camera a leggere,stando comoda senza nessuno che possa rompermi l'anima. Ma,come dice mia madre devo vivere anche nella vita reale e non solo nel mio mondo. Che purtroppo è solo la mia immaginazione. Arrivo in sala da pranzo. Ci sono Josh e Christian seduti uno accanto all'altro e la mamma proprio di fronte. C'è un posto vuoto accanto a lei. E se non si è seduta a capo tavola significa solo una cosa.

<<Non dirmi che papà dovrà lavorare anche ora che siamo in vacanza!>> Sbuffo sedendomi accanto a mia mamma che sta mangiando un pancake. Annuisce tristemente. So quanto dispiaccia a lei. Ma,mio padre è così. Per lui il lavoro è una delle cose più importanti. È ossessionato dal fatto che non vuole far mancare niente ai propri figli. Anche se io e i miei fratelli abbiamo provato più volte a convincerlo che stiamo benissimo e non c'è bisogno tutto questo. Insomma il lusso,le cose facili non fanno per me. Preferisco mille volte riordinare camera mia da sola,anche essendo pigra,che avere qualcuno che lo fa al posto mio. Perché avere dei dipendenti quando puoi benissimo cavartela da solo? Non ha senso.
Ma,ormai mio padre è uno degli uomini più ricchi e potenti di New York,essendo il capo di un'importante impresa. Vuole tenere alto il nome della famiglia,anche se secondo me è una gran cavolata. Preferisco essere come una persona normale,che spendere soldi in stupidaggini come un armadio strapieno di vestiti costosissimi. Preferisco essere una persona con i piedi per terra,odio le persone snob. Manhattan,ne è piena. Davvero. Anche la scuola dove vado, la New York High Economy. Ha corridoi pieni di ragazzi e ragazze snob. Ovviamente figli di persone importanti e questo mi da davvero molto fastidio. Odio quella scuola e le persone che vi sono dentro. Soprattutto odio dover vedere Alan,quasi sempre,tranne quando è impegnato con i suoi tour mondiali. Proprio così. Ormai è una star di fama internazionale e sembra essersi dimenticato delle persone che per lui ci sono sempre state.

La fama gli ha montato la testa. Appena ha capito di poter avere tutte le ragazze che voleva ai suoi piedi,mi ha lasciato. Sola. Si è fidanzato con una delle modelle più belle della metropoli. Ma,come si sa non è durata molto. Anzi,tutto il contrario. Il signorino si è stancato e ne ha trovata un'altra. Tutto questo fa davvero male. Cercare di dimenticare una persona che ti ha fatto molto male,senza risultati,proprio perché ormai si parla di lui e della sua band da per tutto. Mi manca molto il vero lui. Quel ragazzo che è sempre riuscito a strapparmi un sorriso. Ora però non è il momento di pensarci.
L'ho detto io che vivo in un mondo tutto mio e spesso non mi accorgo di ciò che succede intorno. Mio padre mi manca molto. È molto assente ultimamente. Io ho bisogno di lui fisicamente. Tutti ne abbiamo bisogno.

ILLUSION//Cameron DallasDove le storie prendono vita. Scoprilo ora