Capitolo 2-Who are you?

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Giro di scatto la testa,accorgendomi che,dopo mesi,qualcuno é salito sul tetto,l'unico posto in cui posso dimenticarmi dei miei problemi per un po'.
Scorgo la figura di un ragazzo.
"Chi sei?"
"Non ti dovrebbe interessare. Vuoi buttarti di sotto?" ghigna.
A quel punto alzo lo sguardo,che avevo abbassato appena ho iniziato a parlare;faccio schifo nelle relazioni unane.
"Ti sembro una che si butterebbe da un palazzo? Non penso ne avrò mai il coraggio. Se dovessi suicidarmi userei un altro metodo."
Vedo sul suo volto un'espressione sorpresa.
"Perché dici così?"
"Era solo per dire..." mormoro abbassando di nuovo gli occhi.
Il silenzio regna per qualche istante
"Mi chiamo Luke" dice poi;alzo le spalle.
"Aaliyah" rispondo,giocherellando con la collana che ho indossato questa mattina. Non porto mai gioielli,non volglio attirare l'attenzione,ma,non so come,questa mattina mi è venuta voglia di indossare la mia collana preferita.
"Bel nome". Faccio un mezzo sorriso e mi alzo,forse troppo velocemente,perché la mia testa inizia a girare vorticosamente.
Mi appoggio al muro,chiudendo per un attimo gli occhi e respirando profondamente. "Tutto bene?"
Percepisco una strana preoccupazione nella sua voce,ma come? Ci conosciamo da meno di cinque minuti.
Annuisco semplicemente,e mi dirigo verso le scale,ma lui mi ferma,tirandomi delicatamente per il polso.
"Ehi,ci scambiamo i numeri?"
Sorrido strafottente. "No,mi trovo bene con il mio"
Esco dall'edificio e mi incammino verso casa.
Mio padre è lì,so che mi farà del male.
Subire le sue violenze è all'ordine del giorno ormai.
···
Alla fine non sono neanche conciata tanto male;certo,il mio occhio diventerà nero,e sicuramente sulla costola mi verrá un enorme livido,ma passato di peggio.
Mi chiudo in camera e preparo lo zaino,pensando allo strano incontro con Luke. Sembra simpatico.
Mi metto a letto,sapendo che anche quella notte avrei dormito poco,gli incubi sarebbero tornati a tormentarmi,e fu così.
Mi svegliai di colpo,non so quanto tempo dopo,sudata e in lacrime. Che schifo;avevo bisogno di uscire.
Mi faccio una rapida doccia e prendo dall'armadio un paio di jeans e una felpa.
È troppo presto per la scuola
Metto nello zaino un correttore e un mascara,diretta verso l'unico posto in grado di infondermi tranquillità.
Salgo le scale e arrivo sul tetto.
Scorgo la figura di un ragazzo,seduto al centro della distesa di cemento.
Luke è lì.
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buonsalveeee
spero che questo capitolo possa piacervi!
-sere

Dressed in bruises »l.r.hDove le storie prendono vita. Scoprilo ora