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Oggi sarà il mio secondo giorno di suola. Mi preparo con una gonna rosa antico, un top bianco che lascia le spalle scoperte e le Dr. Martens bianche che adoro. Mi avvio verso scuola e arrivo giusto 10 minuti prima che le lezioni incomincino. Raggiungo ad un tavolo non molto lontano. Marie e Spirit.

"Buongiorno ragazze!" dico alle mie amiche.

"Ciao Ariel" dicono entrambe.

"Che si dice?" chiedo.

"Male. Anzi malissimo" risponde Spirit.

"Oggi abbiamo il compito di chimica... e odiamo questa materia" esclama la ragazza dai capelli castani.

"A che ora avete il compito?" chiedo alle due.

"L' ora dopo pranzo"

"Beh, se volete posso darvi una mano. Adoro la chimica! La studiavo sempre in co-...." mi fermo perché stavo per rivelare la storia della mia vita a due amiche che conosco da poco. E che non voglio perdere. E' troppo presto per raccontargli la verità. Non so nemmeno se posso fidarmi di loro pienamente. Lamia testa è solo piena di dubbi e pensieri che non riesco a scacciare via. Uno di questi è P...

"TERRA CHIAMA ARIEL!!! OOO SEI ANCORA CON NOI???"

"Si ragazze, scusatemi. Mi ero persa per un attimo nei miei pensieri".

"Non importa. Comunque stavi dicendo?..." dice la bionda.

"Ah si, certo. Stavo dicendo che la studiavo sempre in compagnia di mio padre... eh già. Cosi mi sono appassionata".

"Impressionante.."

"Ahahahahaha grazie".

La nostra conversazione viene interrotta dal suono fastidioso della campanella che suona. E perciò siamo costrette a dirigerci nelle rispettive classi.






E' finalmente arrivata l'ora di pranzo. Esco finalmente dalla classe di storia e mi dirigo in sala pranzo. Con il mio sguardo cerco le due ragazze a cui ho promesso delle ripetizioni di chimica, e senza farci caso incrocio quegli occhi verdi in cui potrei immergermi dentro da tanto che sono belli. Sul volto del ragazzo compare un ghigno malizioso che non mi piace perciò distolgo i miei occhi dai suoi  continuo a cercare Marie e Spirit finchè non le trovo.

"Ragazze! Finalmente vi ho trovate" esclamo a quelle due.

"Scusaci abbiamo fatto un po' tardi perché la professoressa Gilbert ci ha trattenute per un progetto di storia"

"D'accordo ma iniziamo subito!"




"Avete capito? Non è molto complicato. Basta che capite che se unisco più componenti chimici tra di loro otterremo una reazione chimica, e come agenti avremo gli atomi e le varie cellule".

"Perciò se unisco due o più reagenti chimici anche se con diversi reagenti otterrò sempre una reazione chimica formata da più fattori!"

"Esatto! Ragazze... Devo annunciarvi che siete ufficialmente pronte per il compito!" dico sorridente. Almeno ho fatto qualcosa di produttivo oggi hahahaha.

"SIIIII! Grazie mille Ariel non so come avremmo fatto senza di te e la tua mente chimica" dice Marie e poi, entrambe mi abbracciano.... Non sentivo da molto tempo una connessione affettuosa da molto tempo ,ma mi piace. E non mi staccherei mai da questo abbraccio.

"Ariel..." sento una voce angosciata chiamarmi.

"Oh.. Ciao Dylan"

"Ariel possiamo parlare?" mi chiede.

"Certo. Ragazze scusatemi." Loro annuiscono e io seguo Dylan.

Dylan mi ha portata nella palestra scolastica che in questo momento è vuota.

Il ragazzo è rimasto per tutto il tempo silenzioso.

"Dylan... c'è qualcosa che non va?" gli chiedo con un tono calmo, ma non ottengo nessuna risposta.

"Dylan ti prego. Rispondimi."

"Se c'è qualcosa che non va devi dirmelo, cosi la possiamo affrontarla insieme qualunque cosa sia".

Niente. In questa palestra rimbomba solo il suono della mia voce. Non c'è nessuna traccia della voce di Dylan.

"Dylan.. io di pazienza ne ho poca quindi ti conviene parlare ora".  Solo profondissima quiete. Nient' altro.

"DYLAN!" urlo.

"SAI CHE C'E'?

SONO GAY

VA BENE?"

I THINK I FALL IN LOVE WITH YOU | P.W.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora