Capitolo 2

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"Sono tornato!" disse James una volta rientrato in casa.
"Sbrigati James! C'è il piatto a tavola. Poi non ti lamentare se ti si raffredda!" lo rimproverò Allyson, sua madre.
"Hai ragione mamma. Mi dispiace". Jamese ripose con cura il cappotto sul divano e si mise a sedere a tavola con sua mamma.

Suo padre, Adam, era morto in un incidente stradale due anni prima. Sua madre per quanto si sforzasse di non dimostrarlo ne soffriva ancora molto.
Spesso James quando tornava a casa dopo essere uscito la vedeva piangere dalla finestra con la foto di suo marito stretta nella mano. Come se quel contatto potesse creare una sorta di contatto fisico con lei e il marito.
Per questo, James, aveva cercato di essere forte dopo l'accaduto: doveva essere forte per sua madre, ma anche lui ne soffriva molto.
Era molto affezionato a suo padre e il giorno in cui è morto anche una parte di lui l'aveva fatto.
Ricordava ancora le ultime parole che suo padre gli rivolse prima dell'incidente: erano stati a pranzo da amici e al ritorno verso casa, James decise di dire ai suoi genitori che fosse gay. Si portava da troppo tempo quella cosa dentro e ormai non poteva più far finta di niente.
Allyson lo subito rassicurò dicendogli che non era un problema, e che lui era sempre figlio loro e lo avrebbero amato in ogni caso.
Adam invece, gli parlò solo quando furono arrivati a casa: "Non dimenticare mai chi sei figlio mio." - gli disse - "Ti voglio bene e te ne vorrò per sempre. Non sarà certo il tuo orientamento sessuale a cambiarlo, ma ricorda che ci saranno persone che non la penseranno allo stesso modo. Stai lontano da loro. Non meritano il tuo amore. Tu sei speciale. Sei la cosa più bella che io abbia mai avuto il piacere di creare. Tu e la mamma siete la mia vita".
Poi era uscito per una cena di lavoro. "Torno presto" gli disse, ma così non fu. Venne coinvolto in un incidente con altre tre auto. Persero la vita lui e altre due persone, tra cui un bambino di 11 anni.

"Come è andata la giornata?" gli chiese Allyson.
"Bene" mentì James.
Non poteva raccontare alla madre tutto ciò che sopportava ogni giorno dentro quella dannata scuola. Lei soffriva già tanto senza che sapesse che il figlio venisse bullizzato tutti i giorni da un branco di idioti.

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Erano le 17 di pomeriggio e James era sdraiato sul letto. Era concentrato a cercar di capire qualcosa di quella stupida matematica ma senza ottenere grande successo.
Mentre era intento a svolgere un esercizio rigurdante i problemi di scelta venne interrotto dal suono del campanello di casa.

Si alzò e si incamminò verso la porta pensando che sua madre avesse mandato Annalise a tenergli compagnia mentre lei era fuori per lavoro.
Quando aprì la porta però si rese conto che non era Annalise, bensì l'ultima persona che si sarebbe aspettato di vedere: Brian.
Cosa doveva dirgli quel ragazzo di così urgente da raggiungerlo fino a casa sua?

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