#5- ...ricerca ..

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Qualche giorno dopo, in biblioteca, stesso libro tra le mani, l'occhio mi cadde su un'altra scritta a matita, sempre la stessa scrittura sinuosa, sempre alcuni simboli strani e poi due parole più leggibili: Malleus maleficarum. Latino.
Qualcosa mi diceva che era il titolo di un libro.

Iniziai a cercarlo in biblioteca ma non lo trovai, allora cercai su internet. Era della fine delquindicesimo secolo.
Perchè quella donna affascinante e misteriosa cercava libri così vecchi?
Forse studiava storia all'università e voleva approfondire, o fare la tesi su qualche cosa di particolare, o forse era semplicemente un'appassionata.
Non lo sapevo, ma mi sembrava una fantastica avventura aiutarla.
Un giorno mi presentai in biblioteca alla solita ora, ossia all'orario di apertura. Avrei dovuto lavorare ma dovevo vederla. Dovevo vederla.

Era un bisogno, come respirare.

La cercai con lo sguardo avidamente.
Una delusione enorme mi pervase il cuore, come una morsa, iniziò a stritolarlo.
Il solito posto era vuoto.
Mi veniva da piangere, avrei pianto se non fossi stato un adulto.

"Annabel non è venuta?" chiesi al bibliotecario piegato sui libri e tutto intento a stare nelle righe compilando un registro. Alzò gli occhi su di me, poi li spostò verso il solito posto occupato dalla ragazza.
"Chi?"
Iniziai a spazientirmi, quel vecchietto mi aveva sentito benissimo, faceva finta di niente.
"Annabel, la straniera, quella bellissima ragazza con i capelli neri, come una notte senza stelle, che sta sempre seduta lì" mi girai per indicare al mio interlocutore il fatidico posto e rimasi di sasso. Annabel era lì.
Il solito vestito a fiori, che le cingeva il corpo sinuoso, forse un po' troppo accollato, la coda che andava avanti e indietro senza rumore. La pelle bianca come una perla e le labbra morbide... quanto mi sarebbe piaciuto sfiorarle..
e il profumo.
Lavanda.
Entrava nelle narici e inebriava come una droga.

Ti ricordi Annie, com'eri bella quel giorno? Come sei bella anche adesso, che sembri un angelo. No non rabbuiarti in viso, non rabbuiarti perchè ti chiamo angelo. Allora sei bella come l'oceano, come le stelle viste dove non ci sono luci artificiali, sei bella come le nuvole e il sole viste da sopra le montagne, una cascata di cristallo, il sole che sorge dal mare. Sei bela come l'infinito che si può solo guardare.
So che stai sorridendo.
Quel giorno decisi.
Ti avrei parlato.

Aldebaran stella rossaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora