-Benvenuti nella città senza tempo.
Okay, sono alquanto confusa.
La città senza tempo? Vuol dire che qui non scorrono i minuti? Ma come fa ad essere una città se ci troviamo nel bel mezzo di un bosco con il cielo color porpora? E poi chi è quest'omone? E perchè Nathan mi sta fissando?
Ci risiamo..-La città senza tempo?-chiede Diana- e sarebbe?
-Oh tranquilla paperotta, lo scoprirete presto. Adesso non dovete fare altro che seguirmi e..
-Noi non seguiremo di certo uno sconosciuto!-sbotta Nathan- vogliamo semplicemente uscire da qui! E poi come abbiamo fatto a precipitare nel nulla? Mi gira la testa..-
-Numero 1, non potrete uscire da qui almeno che non ve lo permetta io o il Monsignore Del Tempo. Numero 2, caro ragazzo, ho già detto che dovrete seguirmi se volete delle risposte!
-E se non volessimo seguirla?-Chiede Diana con aria provocatoria.
-Paperotta, credo che a nessuno piacerebbe essere divorato da un branco di lupi notturni, vero? Quindi, se non volete fare la fine del topo, seguitemi senza fare storie.Per evitare di fare la fine del topo, ci incamminiamo in silenzio seguendo l'uomo unicorno, fino a quando arriviamo davanti una piccola casetta abbandonata.
-Entrate-dice l'uomo unicorno-scusate non mi sono ancora presentato, io sono il vice cancelliere Connor Steel, ed ho il compito di vegliare sul Monsignore del Tempo e su tutte le creature di questo, diciamo, regno.
-Il Monsignore del Tempo? Creature? Regno? -chiede Diana sbigottita- ho bisogno di una doccia..
-Adesso seguite tutti me.-dice Connor.
Ad un tratto, le sue mani producono una piccola luce che poi diventa un portale, dal quale si intravede una città.
-Dovremmo saltare?!-sbotto io
-Vuoi che ti porti un taxi? Si paperonzola, dobbiamo saltare. Non preoccuparti, attereremo sul morbido. Forse.
-Ma se non ne è sicuro nemmeno lei! Senta non c'è qualche altro modo per arrivare in questa città? Sono piuttosto irritata e se..-
E poi qualcuno mi spinge,dietro di me Nathane e poi Diana. Maledetto vice cancelliere unicorno.●●●●●●●●●●
"Per caso assomiglio ad un papero? Non credo.
Ma allora perche Il cancelliere unicorno pazzo Connor Steel ha affibiato a me e alla mia migliore amica gli appellativi di Paperonzola per me e Paperotta per Diana? secondo me è un maniaco.."
Questi sono i miei pensieri mentre precipito nel vuoto.Fortunatamente, come aveva previsto il cancelliere Unicorno, siamo atterrati sani e salvi in una radura piena di funghi. Odio i funghi.
-Questa sarebbe una città?-chiede Diana
Poi connor ci spiega che questa radura è solo di passaggio, infatti, dopo aver camminato per mezz'ora, ci ritroviamo davanti un enorme portone. Deve essere un portale anche questo, anche perchè non è collegato a Niente.
Spalanchiamo la porta e rimango senza fiato: sembra la città delle meraviglie.
Il cielo fortunatamente è tornato azzurro, ma davanti a me ho soltanto luccichii e ancora luccichii.
Enormi prati verdi si estendono sotto le strade asfaltate intrecciate, su cui sfrecciano piccole automobili colorate, enormi alberi ai lati delle strade e piccoli fiori rendono il posto fiabesco, le nuvole sono colorate e dipendono dalla posizione del sole e, la cosa più suggestiva, è l'enorme castello che sorge al centro di tutto ciò. Per arrivarci, percorriamo una lunghissima scalinata color panna, ornata da piccole lanterne e che, anche se qui è giorno, emettono luci glitterose. Riesco a vedere anche delle motociclette, e subito ripenso al mio motorino. Mi manca. Ora aspetto solo di vedere degli unicorni e delle fatine.
-Ed eccoci arrivati, piccoli mostriciattoli.
-Ora ci spiega per favore cosa dobbiamo fare qui?-chiede Diana,che per tutto il viaggio non ha fatto altro che lamentarsi e stuzzicare Nathan.
-Lo farò paperotta, ma prima vi condurrò dall'unico e sole creatore di tutto ciò che vedi.
-Bene, ma quanto tempo ci vuole? Io avrei fame e vorrei tornare a casa per fare una doccia e schiaffeggiarmi così da cancellare dalla mente tutto questo. Non è possibile.-dice Diana.
Ad un tratto veniamo coperti da un'enorme ombra, e quando alzo lo sguardo mi rendo conto che sopra di me ci sta una specie di elicottero, che subito ci porta giù delle scalette per salire. Poi capisco che queste scalette sono fatte di caramelle.
Sono alquanto spaventata.Arrivati su, possiamo vedere in modo panoramico tutto ciò che c'è sotto di noi, e scorgo in lontananza della nebulosa scura, che si stacca dal cielo azzurro.
Ho così tante domande che mi passano per la testa. Fino a alcune ore fa (e non so neanche se chiamarle ore, perchè non capisco se qui il tempo passi come sulla Terra, a proposito, ma siamo sulla terra? O nell'entroterra? O dentro il nucleo della terra? No quest'ultima non può essere.) eravamo ad una festa, io ballavo con Nathan e Diana mangiava la faccia di una ragazzo, e adesso siamo in mondo con gli unicorni. Uccidetemi. Io ho sempre odiato gli unicorni. Quando ero bambina avevo paura di questi cavallini colorati che volano sugli arcobaleni. A proposito, quello è un arcobaleno?
Ebbene sì, siamo sopra un arcobaleno, che dovrebbe fungere da ponte, e che ci sta portando dentro quell'enorme castello.Appena scendiamo dall'elicottero caramelloso, il cui pilota era un uomo cicciottello abbastanza inquietante (guardava nella scollatura di Diana), veniamo scortati dentro il castello. Devo dire che è davvero enorme, sembra quasi quello della Disney. Ma dentro, è tutt'altro che Disney.
Buio, buio e ancora buio è attorno a me. L'unica luce proviene dalle lanterne infuocate appese ai muri e dai maestosi lampadari rosso fuoco. Non riesco a vedere molti particolari, anche perché stiamo attraversando un lungo corridoio con i muri di pietra.Alla fine del corridoio, c'è un'enorme portone d'oro, che viene aperto da Connor grazie ad un codice. Cose strane.
Entriamo, e il cancelliere ci dice di fare silenzio. Neanche il tempo di replicare che veniamo ammanettati. Ma cosa?!
Dopodiché, si accendono le luci ed un enorme uomo con una barba rossa lunga fino a metà pancia ci osserva con aria intimidatoria.
-Bene, bene, bene. Voi dovreste essere i tre sopravvissuti, giusto?-dice l'uomo, alzandosi dall'enorme trono su cui era seduto.
-Sopravvissuti?-chiedo-e da cosa? Ci siamo ritrovati qui per sbaglio e non sappiamo neanche cosa sia questo posto! Tutti noi vorremmo delle risposte..
-Taci!-mi sgrida l'uomo. -Tu sai chi sono io?!
-Un grosso uomo con la barba arancione?-Scherza Diana
-oh, oh, oh (oddio sembra Babbo Natale) abbiamo Voglia di scherzare qui? Signorina, io sono il Monsignore del Tempo, e tu devi portarmi rispetto ora e fino alla fine dei tuoi giorni qui.-dice Mr. Time (lo chiamerò cosi.)
-Peccato che noi non staremo qui un minuto di più.-si intromette Nathan
-Invece mi sa di sì, piu di un minuto, infiniti minuti AHAHAHAH.
-Che vuol dire?-chiedo
-Intanto, cari ragazzi, dovete sapere che 24h qui corrispondono ad un minuto sulla Terra.Quindi, lì è come se foste spariti da un minuto e mezzo.-conclude Mr. Time
-Bene, ed ora ci spiega cosa cavolo vuole da noi?! Ci faccia uscire subito da qui!-grida Nathan
-Oh ma certo che uscirete, ma solo per 24h, il tempo di prendere le vostre cose più care, i vostri bagagli e ritornare qui. Chi entra nella città del tempo, non ne esce più!
-E a lei chi lo dice che noi torneremo qui dopo le 24h?-chiedi
-Ti sembro così stupido ragazzina?! È ovvio che vi teletrasporterò io, senza che voi ve ne rendiate conto.-dice Mr time
-Ma io ancora non capisco. Siamo entrati qui dentro senza la nostra volontà, e dobbiamo anche restarci? Qual è il senso?!-piange Diana
-Beh, dolce signorina, purtroppo siete stati scelti dal fato per fare questa fine. Anzi, la vostra amica Nicole è stata scelta, tu e il ragazzo siete come delle vittime.
-Io scelta?!-sbotto-Ma io non volevo essere scelta! E poi da chi/cosa?!
-Lo scoprirai, paperonzola-arriva Connor.
-Bene, è tutto!-Mr.Time schiocca le dita e il suolo sotto di noi cede, svanendo. E stiamo di nuovo precipitando.
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La Città Senza Tempo
ParanormalCosa succederebbe se quattro migliori amici si ritrovassero in una città fantastica, una città senza ideali nè regole, una "città senza tempo"? Questa è la loro storia..