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capitolo 45

- Mi spieghi cos'hai?
- Niente.
- Sono giorni che non parli, sono giorni che non sorridi. Quindi te lo ripeterò ancora: che succede?
- Voglio stare da sola per un pò, lasciami stare.
- No cazzo, io non ti lascio stare.
- Dovresti invece. Basta, non scrivermi più.
- Non ho mai conosciuto una ragazza più impassibile di te. Sei proprio cocciuta, non ti smuovi di un cazzo di millimetro. Io mi chiedo, che cosa ti hanno fatto per essere diventata così? Se ti avessi ora davanti da una parte ti prendere a schiaffi, perchè ti odio cazzo, io ti odio! Eppure sono convinto che non te ne fotterebbe nulla. Ma dall'altra ti abbraccerei, perchè so che tu hai tsunami lì dentro, non so cosa, ma sei come un vulcano che aspetta solo di esplodere. Ma tu niente, tieni tutto dentro e lo fai con una freddezza impressionante. Magari ti bacerei pure, chissà.. almeno ti addolciresti. Ma ti prenderei a testate, ti odio.
- Fallo, anche io mi odio.
- Sai perchè non lo faccio?
Perchè ti odio quando piangi senza motivo, perchè ti odio quando mi dici "l'ho rifatto", perchè ti odio quando mi guardi negli occhi e non riesci a parlare, perchè ti odio quando mi abbracci e poi mi spingi via, come se avessi paura di affezionarti troppo, perchè ti odio quando mi dici che ci tieni alla nostra relazione ma in realtà non te ne fotte un cazzo, perchè ti odio talmente tanto che ti amo, ti amo da impazzire e non so cosa fare con te!
- Ho bisogno di andare via.. fuggire!
- Molti lo dicono a cazzo, ma io ora prendo la macchina e passo a prenderti. Porto un accendino perchè i tuoi non funzionano mai. Ti porto al mare, fanculo al freddo. Io e te ci mettiamo stesi sulla spiaggia a contare le stelle e tra una sigaretta e l'altra magari riesci a dirmi cosa non và.
- Ne avrei bisogno.
- Dieci minuti e sono sotto casa tua.
- Ti amo.
- Anch'io cazzo.