la notte che ci cambiò la vita

capitolo 13: altre cattive notizie

Il risultato fu uno shock  mi ero rotta tre vertebre e due costole, da quando ero li mi avevano subito messo sotto flebo perché ero in fin di vita, grazie agli anti dolorifici non sentivo il dolore ma ora si ed è insopportabile

Benji POV

Lei si è rotta tre vertebre e due costole per aiutarmi, mi sento sempre più in colpa

-hey cucciolo…-

-si cucciola…-

-sai tra quanto potrò uscire?-

-tra una settimana dovrebbero dimetterti-

-menomale non sopporto più questo odore di amuchina, mi sono stancata di queste mura bianche-

-mi dispiace- dice piano

-per cosa?- chiese  

-per tutto sei qui per colpa mia-

-non dire così è stato un incidente, vieni qui- disse poi, mi sdraiai nel letto vicino a lei ma la vidi fare una smorfia di dolore quando l’abbracciai

- scusa- dissi prima di sprofondare in un  sonno profondo

****

 Una settimana dopo

La portarono a casa ma dovette comunque stare in un letto apposta per via del gesso, prima di andare via il dottor Adam mi raccomandò di farla stare sempre sdraiata e di e che dopo un mese le avrebbero tolto il gesso e avrebbe portato un busto particolare… l’agonia non era ancora finita, non bastava tutto quello che gli avevo fatto, doveva pure stare in un letto per colpa mia mi sentivo malissimo al solo pensiero, in quei giorni mi feci una promessa avrei passato tutto il tempo con lei e non l’avrei abbandonata. Insieme a Fede decidemmo di trasferirci dalle ragazze, non fu facile stare dietro a tutto il lavoro e lei in un letto immobile… ero molto stressato ma non lo davo molto a vedere, almeno potevo passare del tempo con lei, in quel momento capì che l’amavo, l’amavo con tutto me stesso e avevo una costante paura di tornare a casa e non trovare più i suoi occhi ad aspettarmi, il suo sorriso dolce che mi fa impazzire e soprattutto la su braccia che nonostante il gesso e il dolore erano sempre lì ad accogliermi in un abbraccio

Giulia POV

Mancava poco e sarebbe arrivato il momento di  togliere il gesso. Era stato un mese abbastanza lungo ma grazie a Ben lo avevo vissuto bene, era molto protettivo ed è rimasto con me giorno e notte.

Sento delle chiavi nella serratura, segno che l’amore della mia vita sta rientrando a casa. Con la coda dell’occhio o vedo entrare, ma non so… avete presente il sesto senso femminile? Ecco, in quel momento mi diceva che qualcosa non andava

-ciao cucciolo, tutto bene? Sembri un po’…-

-ciao cucciola ti prego non fare domande?-

-o-ok, ma-

Non faccio in tempo a finire la frase che lui si avvicina a me, lo vedo che ha pianto ha gli occhi lucidi. Instintivamente mi sposto e lo lascio stendere di vicino a me e mi abbraccia, cioè… cerca di abbracciarmi perché con questo gesso tutti i movimenti sono limitati. Mi fa male stringendomi a se ma non gli dico nulla sentivo che in quel momento era l’unica cosa di cui aveva bisogno.

Gli accarezzo i capelli e stringo le dita intrecciandole con le mie, dopo un po’ sento il suo respiro farsi più regolare segno che si è addormentato, mi perderei per ore  guardandolo dormire… così presi il telefono e gli feci una foto impostandola come sfondo… io e lui, da sola ero un disastro ma con lui diventavo uno splendido disastro. Chiusi gli occhi e mi addormentai anche io

Sentii qualcosa muoversi e  aprii gli occhi, Ben si era svegliato

-lo sapevo, con i miei modi sgraziati ti avrei svegliato. Scusa- disse

-cucciolo… non ti preoccupare, tanto mi sarei dovuta svegliare comunque-

-ok. Vuoi qualcosa da bere? Faccio un caffè? Una tisana?-

-no grazie cucciolo ma sei sicuro di star bene?-

- si perché?-

Benji POV

Mi conosce troppo bene

-cucciolo? Avevi gli occhi rossi quando sei entrato, si vedeva che avevi pianto-

-non è successo nulla tranquilla… e da mangiare?-

-non cambiare discorso, vieni qui…-

-cucciola i-io sto bene-

-non farmi alzare da questo letto… dimmi che succede!-

-non ti azzardare vengo io-

Mi avvicinai a lei, dovevo darle una brutta notizia e non riesco a trovare le parole…