La prima ora passò abbastanza lentamente ed a differenza di come mi aspettavo il nuovo alunno non mi rivolse la parola. Sembrava essere nuovo della zona, d'altronde se non fosse stato così sarebbe stato pazzo a rivolgermi la parola... Al suono della campanella aspettai che uscissero tutti per poi andare in corridoio. L'ora seguente avrei avuto matematica, la materia più insensata di tutte, subito dopo italiano naturalmente. Appena entrai in aula mi accorsi della vistosa scritta alla lavagna 'Compito in classe', sospirai ed andai a sedermi all'ultimo banco, vidi entrare il ragazzo di prima che si sedette al banco accanto al mio ed io iniziai a guardarlo, lanciandogli occhiatacce che lui non pareva notare, ad un certo punto, notando che lo fissavo incredula, chiese "Che vuoi?" Io scossi la testa e mi concentrai sulla spiegazione della verifica.
La professoressa passò tra i banchi a distribuire le fotocopie e quando mi diede il foglio mi bastò uno sguardo per capire che era incomprensibile, mi guardai intorno finchè il mio sguardo non ricadde sul ragazzo al mio fianco che sembrava essere l'unico della classe a sapere di cosa si stesse parlando. Se avessi studiato invece di piangermi addosso, in questo momento non sarei in questa situazione... Quando si accorse che lo stavo guardando mi lanciò un'occhiata interrogativa ed io scossi nuovamente il capo, non avevo voglia di parlargli non so com'è ma avevo una strana sensazione su di lui, non volevo minimamente capirne il perchè. Passò l'ora e quando la professoressa venne a prendere il mio foglio mi lanciò un occhiata disgustata, forse per gli scarabocchi sui lati della verifica, che non davano la minima impressione di essere calcoli. Io la guardai di rimando finchè non spostò lo sguardo sul ragazzo dagli occhi come smeraldi, che gli consegnò la verifica fiero del suo lavoro, sarei stata anche io così una settimana fa... Pensarci mi fa male quindi meglio non farlo. Devo andare avanti e farmi una nuova vita, con nuove persone, nuove amicizie e dovevo ritornare a studiare almeno un'ora al giorno se volevo passare l'anno. Uscì dall'aula diretta in quella di storia per un' altra opprimente ora di lezione, dopodiché sarei potuta andare a casa per merito di una riunione d'istituto.
Come avevo predetto l'ora di storia fu una palla e mi incamminai verso casa con un tremendo mal di testa.
Cammina con passo spedito fino a quando una mano mi picchettò sulla spalla destra, mi volta e vidi due bellissimi occhi verdi fissarmi, sospirai e continuai a camminare fino a quando non mi picchettò nuovamente sulla spalla destra, questa volta non mi volta sapendo già chi era e continuando a camminare a passo svelto.
Andò avanti così per altre tre o quattro volte fino a quando non mi spazientì, mi voltai e gli urlai contro "Cosa vuoi?!?" Lui sorrise soddisfatto e scosse la testa ed allora si che andai su tutte le furie e dissi "Ma che cazzo di problemi hai?!? Non basta che mi segui mi devo anche importunare e prendere in giro?!?" Lui annuì e disse "Perchè non mi hai chiesto di aiutarti durante la verifica di matematica?" Quella domanda mi spiazzò e non seppi come rispondere.
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Bad girl¿?
Novela JuvenilTutte le fanfiction che leggo trattano di bad boy, ragazzi sfacciati che infrangono le regole per poi innamorarsi di una ragazza timida e riservata. E se questa volta al posto di un ragazzo ci fosse una ragazza?