Sai è strano,vedo così tanta gente.
Li vedo sorridere ma a me arriva solo il freddo,questo vetro che ancora una volta mi sbatte in faccia in modo violento e presuntuoso le mancanze,quelle mancanze che si fanno vive dentro gli occhi.Sai adesso non ho più paura di aprirla,e di lasciare entrare quello che una volta era il mostro,che tu hai trasformato nella più bella creatura.
Mi hai liberato,questa membrana che mi proteggeva ora non c'è più,ne hai accompagnato le contrazioni .
Mi feci comprendere che non dovevo essere abortita,dovevo solo rinascere.
Ora è tutto tranquillo qui, sai vado a lavorare,faccio la spesa passo del tempo con mio padre.
Sono riuscita a fare tutto.
O forse no,non ho amato,non ti ho amata come avrei voluto e rimpiango di non essere entrata nella doccia quel giorno,se solo avessi saputo che non saresti tornata.
Sono giorni che guardo,osservo così tanto ciò che c'è fuori che i contorni del mio volto si confondono con il tono lievemente azzurrino di questa immensa vetrata,nella quale tu non compari,non ti presenti mai.
Aspetto di vedere,di vederti mentre mi guardi,quando scosterò la tenda per vederti ancora meglio e probabilmente dall'emozione mi ci aggroviglierò dentro a quella tenda.
Quando per farti capire che ci sono il mio cuore griderà e i miei polmoni respireranno il tuo nome:Sara!
E li capirò che sarà arrivato il mio turno,smetterò di osservare questa sinfonia che si origina là,oltre il vetro,altrove, io mi unirò a lei.
Ma ormai è buio e putroppo vedo solo il mio riflesso .
Ti avevo detto di arrivare al tramonto. Forse mi devo rassegnare ho letto ciò che non c'era.
Sono passati molti tramonti, nonostante tutto rimango qui,sempre, a vedere il mondo scomparire nel nulla.
Le linee del mio visto ora, si disegnano nella notte.Più di sessanta tramonti dipinti da mancanze e rimpianti.
Sai nonostante tutto alle sei di sera rimango lì fissa, davanti allo stesso schermo che ogni sera mi inganna facendomi vedere lo stesso film tanto che è diventata quasi una piacevole tortura,perché ogni volta che non ti tocco,la mia mente viaggia verso di te.
Stasera ho preparato un bicchiere di liquore a farmi compagnia,forse renderà lo spettacolo più divertente.
È so che dovrò accettarlo ma su una cosa avevi ragione purtroppo,non smetterò mai di aspettarti, passerò sempre quelle ore lì,tra la tenda e la scrivania e le restanti a lavorare cercando di non pensarti.
E anche se so già il finale.
Adesso mi asciugo i capelli mancano dieci minuti alle sei.
Non mi vesto neanche,metto quella camicia che sta sulla sedia.
Così indossando i boxer è una camicia bianca brindo al tramonto.
Ed è strano,lo sai che le labbra vivono di spasmi?tendono al desiderio,ti cercano tra la folla,ancora prima degli stessi occhi.
Iniziai a mordermi la bocca come per soffocare il tempo che ci pulsava dentro.Da lì a poco una voce rimbalzò sulle pareti,sembrava quasi la mia.
"Credi nei sogni Katy?"
Risposi di no.

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Senza toccarti
عاطفيةDevo dire che non mi dispiaceva. Non mi dispiaceva il sapore alcolico delle labbra di Sara nè la mia mano che accarezzava il tulle nero del suo vestito con ambizioni ben più gravi. Il primo bacio,accantonato in una sera troppo sbarazzina e alcolica...