Capitolo 33

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"Me la sto facendo sotto." Dissi terrorizzata.

Eravamo all'aeroporto da quaranta minuti ed ora era arrivato il momento di salire sull'aero, dopo aver fatto tutti i controlli necessari.

"Anche io." Mi appoggiò Zayn, raggiungendomi.

"Che vi succede?" chiese Louis, togliendosi gli occhiali da sole e guardandoci con le sopracciglia alzate.

Non avevo ancora capito il motivo di quegli occhiali da sole: non c'era il sole ed eravamo d'inverno.

"Sono terrorizzata." Gli spiegai.

L'unica volta che ero salita su uno di quei cosi, non sapevo ciò che stavo facendo. Avevo solo quattro mesi, non so se mi spiego.

"Oh, avanti, non ditemi che non avete mai preso un aereo in vita vostra." Ci prese in giro Louis.

La faceva facile lui.

"No. È la prima volta." disse Zayn.

"Calmatevi, avanti. Non succederà nulla." Intervenne Niall, sorpassandoci e salendo sull'aereo con disinvoltura.

La stessa cosa fece Louis, dopo averci guardati di nuovo.

"Andiamo." Mi feci coraggio, facendo un cenno con il capo verso l'aereo e avviandomi verso le scalette.

Volsi uno sguardo indietro per controllare se Zayn mi stesse seguendo e, grazie al cielo, lo stava facendo.

"Non sono psicologicamente pronta, ma dobbiamo farlo." Ammisi, mettendo piede sul primo scalino.

"A chi lo dici." Disse, raggiungendomi.

Presi un respiro e feci tutta la scalinata. Non appena fui dentro, aspettai Zayn per cercare il nostro posto.

Trovato quello, ci sedemmo. Cominciai a tirare fuori il mio mp3 di fortuna – mi era stato regalato a otto anni e nemmeno ricordavo di averlo ancora con me. – e le cuffiette.

Quando una voce metallica ci avviso di allacciare le cinture a causa dell'imminente partenza, l'ansia mi assalì di nuovo.

Allacciai la cintura con mani tremanti e, fatto quello, lanciai uno sguardo a Zayn, al mio fianco.

"Merda." Dissi, ridacchiando nervosamente.

Per tutta risposta, mi prese la mano stringendola anche fin troppo. La stessa cosa stavo facendo io.

Zayn mi aveva concesso il posto vicino all'oblò, perciò potevo vedere quando ci stavamo muovendo, oltre al fatto che l'avremmo sentito.

Invece Zayn, al suo fianco, verso l'esterno, aveva una ragazza di cui non conoscevo il nome e sembrava che neanche lui la conoscesse.

Dopo qualche minuto e qualche unghia conficcata nella pelle di Zayn, decollammo. Ora ci aspettavano ben otto ore di viaggio, dovremmo arrivare per l'una del pomeriggio, giusto in tempo per pranzare.

"Vado in bagno, cercando di non uccidermi." Mi avvertì Zayn, ridendo.

Alzai lo sguardo dal libro che stavo leggendo e accennai una risatina, facendo un cenno con il capo.

Eravamo su quel dannato aereo da tre ore, ormai. Avevo trascorso le prime due ore ad ascoltare un po' di musica e ora stavo leggendo. Le altre cinque ore non avevo idea di come le avrei passate. Probabilmente dormendo.

Lanciai uno sguardo alla Ragazza Misteriosa – così l'avevo soprannominata. Indossava una mascherina sugli occhi e stava dormendo, probabilmente. Beh, era l'unica cosa che poteva fare con quella mascherina sugli occhi.

Teenage Dreams \\ Liam PayneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora