"Mamma,mamma" Urali scendendo le scale come una furia. "Posso stare in soffitta al posto che condividere la camera con Michael?" Poi guardai mio fratello è gli feci l'occhilino "senza offesa tesoro, ma occupi troppo spazio per i miei gusti"
Non seppi da quando ricominciai a fare battute ed a essere scemo, fatto sta che in quel momento mia madre sembrava le avessero dato una collana di diamanti. Aveva uno di quei sorrisi che vidi solo quando naquero i miei fratelli. Non seppi se era perchè volevo essere indipendente o perché stuzzicano mio fratello come un tempo, ma quel sorriso era tutto quello che mi bastava per essere felice a mia volta.*********
3 ore più tardiMi buttai sul letto come se fossi un covone di fieno appena falciato.
Per una volta dopo tanto tempo ero sobbisfatto e felice, perché ora avevo la mia camera e per di più era gigantesca. Mio padre e mio fratello mi aiutarono a portare su i pochi mobili che inizialmente erano stati portati in camera di Michael.
Appena entravi si vedeva le tre finestre, sotto quella centrale c'era una grande scrivania di ciliegio che avevo trovato in soffitta, sotto quella laterale verso destra uno scrittoio il quale lo avevo portato da casa e sotto quella sinistra avevo lasciato uno spazio libero per poter godere il panorama qualora ne avessi avuta voglia.
Il muro destro era occupato dal mio letto matrimoniale (anche quello trovato in soffitta )e un piccolo comodino. La parete che dava di spalle alla botola, invece, era rivestita totalmente di scaffali colmi di libri: alcuni di mia proprietà e altri che avevo trovato in soffitta.
Avevo lasciato però tutto il lato sinistro con ancora i mobili antichi che c'erano prima, ovviamente mia madre volle che li mettessimo in ordine e così fecimo. Con mia madre non si poteva discutere perché era talmente testarda che un mulo a confronte era malleabile come la cera calda. Nonostante tutto però non mi sentivo di farli portare via: mi sembrava irrispettoso che degli oggetti appartenenti ad un'altra persona, che aveva vissuto nella tua stessa stanza circa cento anni prima fosse sfrattata. Non fraintendetemi non credevo ai fantasmi in quel momento, ma ero solo un pò restio nei far portare via quei mobili tutto qui.La sera arrivò presto e con se portò anche la sua adorata sorella notte e così ci coricammo tutti nelle rispettive stanze con l'intento di dormire,ma per me non fu affatto così.
Dopo qualche ora che stavo dormendo, ovviamente con il mio odiato sonno troppo leggero, sentii dei rumori. Non i soliti rumori di qualche topo o i soliti animali che potrebbero esserci, erano simile al tumore che fai quando sbatti la spalla contro il vetro molto spesso per romperlo. C'erano anche però dei lamenti come se qualcuno stessa piangendo, così pensai che fosse mia sorella, ma non era affatto così perché i rumori provenivano dallo specchio con la cornice oro. Quando guardai attraverso il vetro non mi riflettei ma anzi vidi la figura di una ragazza coi lunghi capelli raccolti in una treccia e il vestito simile a quelli rinascimentali.
Era come in una fotografia perchè non aveva colori, era tutta bianca tranne i capelli e gli accessori che erano in nero. In quel momento alzò lo guardò ed incontrai i suoi occhi che erano di un blu bellissimo. Ma non ci feci poi tanto caso perché in quel momento lei scomparve ed io stavo quasi per avere un infarto. Una cosa la sapevo però: Non so come ma sapevo il suo nome........ Leahnor.
STAI LEGGENDO
La ragazza dentro lo specchio
FantasyUno specchio antico, ma apparentemente normale. Un fantasma da troppo tempo imprigionato. Un ragazzo che per troppo tempo da solo é stato. Una casa piena di misteri. Una storia, passata, piena di dolore. Una nuova avventura. Un nuovo inizio. "Abbiam...