«E poi mi ha scaricata! Capisci? Così, sola, nel mezzo della festa come una cretina!»
Una leggera brezza serpeggia tra la vegetazione sintetica dell'Eden. Il locale è mezzo vuoto e io e Isibeal abbiamo trovato posto nel solito tavolo all'ombra dei tre meli disposti a triangolo sul soffice tappeto d'erba.
«Io l'avevo detto che mi sembrava un idiota» rispondo. Izzy butta la chioma perfettamente piastrata dietro la spalla con uno scatto irritato della mano.
«Come potevo saperlo?» riprende, come se non avessi parlato. Le labbra ben disegnate e truccate di viola acceso sono strette dalla rabbia e gli occhi schiariti dalle lenti color ghiaccio mandano lampi. «Sulla Rete è seguito da mezzo mondo. Persino mio padre ha parlato bene di lui.»
Mi acciglio, ma subito le parole di Morgain risuonano nella mia testa e rilasso la fronte. Prendo un sorso dal mio frullato di mele e godo per un istante il sapore dolce, con la sottile nota aspra dei limoni.
«Era bello, almeno?» chiedo, per distrarmi dal drink. È il mio secondo Sgarro dalla dieta, questa settimana, e i sensi di colpa pungono fastidiosi. A Izzy non l'ho detto, naturalmente. Mi conosce meglio di quanto io conosca me stessa e potrei rivelarle anche i segreti di famiglia, malgrado sia una Janae, ma con il cibo è rigorosa come io non sono mai stata. Infatti è più magra di me.
«Oh, non così tanto» commenta lei con aria di sufficienza, scostando una ciocca bionda dal viso.
Io nascondo una risata in un colpo di tosse. So cosa significa quella risposta: il ragazzo in questione deve essere bellissimo, ma Isibeal si deve autoconvincere a lasciarlo perdere, dopo un tale affronto. La ragazza mi scocca uno sguardo gelido.
«Ma passiamo alle cose serie» dice, brusca. «I nostri padri trovano modi sempre nuovi per farsi la guerra, pare.»
Mi concedo un sorriso e un nuovo sorso dall'alto bicchiere di vetro.
«Questo pomeriggio, un tuo zio, penso, è stato a casa nostra» dico, e le riassumo la scena che ho vissuto. Lei arriccia il nasino all'insù in una smorfia di disgusto. Fa scorrere il bicchiere da una mano all'altra sul tavolo di legno ricostituito e noto che non ha quasi toccato il suo frullato.
«Fynn ha sempre adorato sfidare le persone» commenta, aspra, «soprattutto quando sono più ricche e influenti di lui. Per questo mio padre l'ha mandato da Anders... sapeva che si sarebbe divertito e l'avrebbe irritato abbastanza da fargli compiere un passo falso.»
Storco la bocca. «Per esempio, quella scemenza sul mio futuro da cyberpopstar» dico.
Izzy annuisce. «Esatto. Mio cugino Hendrix debutterà a breve con un album e credo proprio che Anders voglia soffiargli il successo.»
Sospiro. Ora capisco molte cose. Immaginavo già che l'eterna rivalità tra le nostre due famiglie fosse la causa di tutta quella messinscena, ma averne la conferma mi riempie di amarezza. Solo io e Izzy sembriamo immuni a quell'inutile gara, e finché i nostri padri sono convinti che lo facciamo per spiare l'altro, e non per semplice amicizia, ci lasceranno continuare a sentirci.
Nel frattempo, il sole è calato e i fiori intorno a noi si accendono di bagliori fosforescenti. Mi chiedo spesso se le foreste selvagge in Africa e nelle Americhe siano così, come la vegetazione sintetica dell'Eden, ma quando espongo i miei dubbi a Isibeal lei scoppia a ridere e dice che sono strana a farmi domande del genere.
Quindi taccio, mentre decidiamo di alzarci. Lei mi precede verso l'ascensore d'uscita, frugando nella borsetta di perline gialle, ed è allora che realizzo che il suo corpo ossuto si perde nel miniabito di pizzo.
«Sei dimagrita molto» osservo, mentre passo lo smart-d sul lettore magnetico. Con un trillo mi avverte che il costo del drink è stato scalato dal mio conto.
Mentre entriamo nella cabina tinteggiata di verde, Izzy fa un cenno con la mano, come a dire che non importa. Le luci tracciano ombre nette sul suo viso; com'è possibile che non le abbia notate prima? È talmente magra che mi sembra sul punto di spezzarsi.
«Ho provato una nuova dieta» dice in tono vago. Non mi guarda nemmeno quando oltrepassiamo la porta a vetri e usciamo in Piazza dell'Unione.
Non so perché, ma un nodo di preoccupazione mi stringe la gola. Osservo la mia migliore amica avanzare sui suoi altissimi stivali di vernice dal tacco a spillo e non posso fare a meno di chiedermi per quale ragione sia così tesa. Lei è sempre stata magra, ora ha solo perso qualche chilo in più... non capisco come mai non riesca a guardarla senza notare che è troppo magra.
«Che dieta è?» le chiedo, raggiungendola. Ha imboccato il Corso e i grattacieli incombono su di noi, luminosi tanto da oscurare le stelle, mentre qualche f-car sfreccia molto più in alto, con le lucine intermittenti che viaggiano nel cielo nero. «Morgain ha detto che per la nuova stagione dovrò cambiare la mia, se la tua funziona puoi dire alla tua stilista di passargliela» aggiungo.
Il mio discorso sembra sottintendere che spero di diventare magra quanto lei. Probabilmente è vero.
«Oh, non saprei.» Sembra irritata. Più mi addentro in questa conversazione più diventa elusiva e agitata. «Non è stata Seliah a darmela, l'ho iniziata da sola» replica, dura. Il suo improvviso cambiamento mi lascia a bocca aperta e decido di non ribattere. Non voglio litigare con lei.
Svio il discorso, ritorno a parlare del suo tentativo con il ragazzo della festa e lei ritorna la solita Isibeal. La sua consueta risata, però, mi sembra più spenta del solito.
Trattengo la tempesta di domande che insorgono nella mia testa. So che Izzy ha un rapporto complesso con il cibo fin da quando ricordo; tanto che ha sempre trovato rassicurante, anche se non le piace ammetterlo, il fatto che io sia più grassa di lei.
La invidio, di solito. Eppure, ora non riesco a farlo. È come se ci fosse qualcosa di sbagliato in tutto questo, e io non riesco a capire cosa.
Bonjour, gente! ^^
Con un ritardo di solo due giorni - ehm... colpa dell'ora legale - ecco il capitolo 3. Per ora non sta succedendo molto, ma facciamo la conoscenza anche di un altro personaggio fondamentale per la nostra eroina... la sua migliore amica Izzy ^^
Plus, si comincia a vedere qualcosa dell'ambientazione. E cominciano le cose inquietanti xD ma in fondo, questa è una storia distopica, anche se soft, quindi dovevano arrivare.
Nel prossimo capitolo, la personaggia avrà modo di parlare faccia a faccia con un altro personaggio... ma non vi spoilero chi. Venerdì prossimo aggiornerò giusta, promesso!
Au revoir!
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The Glitch | Wattys 2020 Winner
Science FictionBrys ha sedici anni e una vita perfetta: è una famosa modella, invidiata da tutti, e la figlia prediletta del ricco Amministratore Europeo della Spiderweb, la colossale rete nata da Internet che unisce tutto il mondo. Ma là sopra le nuvole, nella sf...