Quando Ron aveva detto di andare ad incontrare un amico che non incontravamo da un po' stava parlando di Anton. Al suo pensiero, mi ritorna in mente ciò che ho visto dopo che gli Eruditi ci avevano teso una trappola del loro centro di controllo. Mentre ero priva di sensi avevo visto Anton. E dopo tutto ciò che era successo con lui, da quando io e Ron siamo entrati nella testa di quest'ultimo e abbiamo affrontato le sue paure, era la prima volta che lo rivedevo per davvero. Già, era proprio come se lui mi avesse aiutata, quel giorno.
Dopo aver fatto visita alla tomba di Anton, io e Ron ci salutiamo. Lui doveva andare a fare il suo turno serale alla recinzione, io gli ho detto che sarei andata a vedere come stava Lauren.
«Come stai?» le domando. Quella mattina, prima che andassi a lavoro, stava ancora dormendo. E quando dorme, nessuno osa svegliarla.
Lauren, con il capo avvolto in una fascia alza le spalle mentre è ancora sdraiata sul letto di Phil. Vince – il medico della situazione – aveva detto che la sua condizione dal punto di vista medico stava migliorando, ma non per ciò bisognava bruciare i tempi.
«Sto benone. Ma ho fame.» si lamenta la ragazza.
«Sì, anch'io.» annuncia qualcuno dall'ingresso. Allo stipite della porta si trovava Amar, le gambe incrociate, così come le braccia, e un sorrisetto sul volto. Da quando era stato sottoposto al test di Jeanine, il Cambiamento, era la prima volta che lo vedevo davvero per come era prima di tutto l'accaduto. Sembrava essere il solito Amar.
«Preparerò un dolce.» comunico. Se Phil fosse stato lì e mi avesse sentito, avrebbe avvertito tutti del pericolo imminente: «Ce la posso fare.»
«L'ultima frase non mi convince.» commenta il capofazione entrando nell'appartamento.
Lo guardo: «Mindy ti stava cercando.»
«E mi ha trovato.» ribatte lui.
Continuo a fissarlo interrogativa: «E ora dov'è?» Dove c'era Amar, specie se era trovabile e se Mindy l'aveva già trovato, quest'ultima era con lui.
Lui alza innocentemente le spalle: «E io che ne so.»
Okay, era successo qualcosa.
«Cos'è, l'hai cacciata? Se cerca di stare con te è perché si preoccupa.» gli dico. Non volevo che Mindy venisse demoralizzata più di quanto già non fosse.
«Io non l'ho cacciata.» ribatte. L'ha detto come se avesse fatto il contrario: «All'improvviso si è innervosita e mi ha mollato.»
«Vuoi dire che tu l'hai innervosita.» correggo.
«Perché dai la colpa a me?» si difende Amar: «Non sai quante volte mi ha appeso. È strana. Come tutte le ragazze.»
Mi schiarisco la voce: che c'è, non mi vedeva?
«Abbiamo solo parlato. Poi devo aver detto qualcosa che non andava perché mi ha tirato un calcio alle palle ed è scappata.» continua il ragazzo. Ha parlato dell'attacco nei suoi confronti come una cosa che gli capita spesso. Chissà, forse era vero.
«Di che avete parlato?»
Lui si mette sulle difensive: «Credo tu stia invadendo la mia privacy.»
Alzò le sopracciglia: «Almeno dimmi cosa le hai detto per farla arrabbiare.»
«Non lo so. Non me lo ricordo. Doveva essere qualcosa di poco importante.» riflette il capofazione: «Comunque, io ho ancora fame.»
«Anche io!» mi avvisa Lauren.
«E io ho ancora intenzione di fare quel dolce.» li rassicuro: «Datemi il tempo che serve.»
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The Divergent Series: By Tess - Allegiant || SOSPESA ||
Fanfiction*** NOTA: Quest'opera è uno dei miei primi tentativi di scrittura. Di conseguenza ho fatto un sacco di errori (grammaticali e nella storia in se), che spero mi perdonerete anche perché ero più piccolina. Ho deciso, però, di lasciarla perché è la pri...