l'incontro con Jack Frost

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JACK P.O.V.

Mi aggiravo volando per la città, quando noto una villa e una ragazza affacciata alla finesta.
Mi avvicinai di più a lei e senza farmi notare mi misi a guardarla.

La vidi creare un fiocco di neve. Possibile che anche lei avesse dei poteri?

Lo faceva fluttuare sulla sua mano.
"Così bello, così leggiadro, così particolare. Una bellezza che dovrebbe durare allungo...e invece con un solo tocco viene distrutto" disse e dopo chiuse la mano a pugno.

Era davvero bella.

Mi avvicinai sempre di più a lei, forse anche troppo.
La vidi sobbalzare appena mi vide.
"Ma tu sei..."
"Jack Frost in persona mia cara donzella" dissi facendo un inchino e sorridendogli.
Lei ridacchiò.
"Comunque io sono Elsa" disse porgendomi la mano e facendomi un sorriso.
"Piacere di coniscerti" poi le strinsi la mano.

Mi sedetti sul bordo della finestra.

"Mi sembra un sogno, ma davvero sei reale?"
"Sì mia cara, in carne e ossa" le dissi.
"Wow!"

"Comunque, ho visto che hai dei poteri" le dissi con calma.
"Già, ce li ho dalla nascita" disse e dopo fece partire dalla mano una piccola scia di fiocchi di neve.

Mi misi anche io a farlo e insieme creammo una spirale di fiocchi di neve.

"Credevo di essere il solo a farlo" dicemmo insieme, ci guardammo un secondo negli occhi e dopo ci misi a ridere.

Lei smise improvvisamente di ridere e si allontanò un po' da me.
"Ehi, tutto bene?" le chiesi.
"È che...non vorrei farti del male..." mi rispose.
"E perché dovresti farmi del male?"
"Io non voglio...ma non so controllare i miei poteri..." si appoggiò con la mano al lato del divanetto che immediatamente si ghiacciò.
"Visto?!" disse.

"Ti posso aiutare io, ti insegnerò come controllare i tuoi poteri" le proposi con un sorriso.
"Davvero lo faresti?!" mi guardò sorridendo.
"Certo che lo farei, in fondo, tra colleghi ci si aiuta" le fece l'occhiolino per scherzare.
"Grazie" mi abbracciò di scatto quasi facendomi cadere.

Lei si staccò ed entrambi arrossimmo.
Guardai l'orologio che c'era in camera sua e notai che erano le 3:58.

"È meglio che vada, se no gli altri si preoccupano" mi avvicinai al suo orecchio e sussurrai "soprattutto Calmoniglio, è un gran tenerone in fondo" lei ridacchiò.
"Ci vediamo Jack" mi salutò con la mano e io feci lo stesso.
"Arrivederci Elsa" dissi per poi fammi trasportare dal vento fino al polo Nord.

"Jack finalmente, ma dove sei stato fino a quest'ora?!" mi chiese Calmoniglio, è sempre il solito.
"Ero semplicemente in giro, stai calmo"

"Jack ma..." Nord si avvicinò a me e mi annussò "tu hai profumo di femmina"
"Sarà il profumo si Dentolina" dissi.
"No no, io non ho questo odore" controbattè lei.
"Oh oh, Jack fa conquiste" disse Nord.
"Ma quali conquiste e conquiste, semplicemente ho conosciuto una ragazza che..." stavo dicendo ma Calmoniglio mi interruppe.

"Una ragazza? Ma quanti anni aveva? Come fa a conoscerti? E soprattutto...PERCHÉ HAI PARLATO CON UNA RAGAZZA?!" disse lui.
"Stai calmo coniglietto. Ho parlato con quella ragazza perché è speciale"
"In che modo speciale?" mi chiese Nord.
"Lei ha dei poteri magici come i miei ed è...una cosa straordinaria!"
"Uhhhhh, qualcuno ha una cotta!" dissero Nord e Calmoniglio.
"Ma che dite?! Una cotta per una ragazza che ho appena conosciuto?! Ma che!" dissi.

"E dimmi, com'è questa ragazza?" Mi chiese Nord.
"Oh, è bellissima. Capelli biondo chiaro, occhi azzurri come il ghiaccio, carnagione chiara e..."
"È uguale a te" disse Calmoniglio.
"Beh, sì, diciamo di si"

"Però ricordiamoci che è una normale ragazza, non è una leggenda" si intromise Dentolina.
"Dentolina ha ragione" concordò Nord.
"Non mi importa, io la rivedrò, la devo aiutare" dissi convinto.
"Aiutare a far cosa?" mi chiese Dentolina.
"A controllare i suoi poteri" risposi.

"Vedremo cosa ne pensa l'uomo nella luna" disse Nord.
"Ok, ma non adesso ho sonno" dissi per poi andarmene a letto.

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