Incapace

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ELSA P.O.V.

Come ogni mattina sentii Jack bussare alla finestra per la mia lezione.

Non avevo fatto molti progressi.
Stavo per mollare la spugna, è impossibile che io riesca a controllare i miei poteri.

Mi sistemai e mi misi come tutte le volte.
Gambe incrociate, mani sulle ginocchia, occhi chiusi e mente rilassanta mentre penso a qualcosa di tranquillo.

Jack mi posa i due oggetti sulle mani e come tutte le volte li congelo.

Li tiro a terra frantumandoli in piccoli pezzi di ghiaccio.
"Lo sapevo che non ci posso riuscire!" dissi.
"Dai, ci riproverai la..." stava per dire Jack ma lo interruppi.
"LA PROSSIMA VOLTA?! NON CI RIUSCIRÒ MAI JACK E SOLO TEMPO SPRECATO! Sono una buona a nulla!" qualche lacrima solcava il mio viso.
"Dai, per favore non piangere reginetta" disse avvicinandosi a me.

"Non.ti.avvicinare." dissi a Jack.
"E perché?" continuava ad avvicinarsi a me.
"TI HO DETTO DI NON AVVICINARTI!" urlai per poi scagliare una bufera in camera mia.

Mi appoggiai alla porta per poi scivolare con la schiena verso il pavimento e iniziare a piangere.

Sentii Jack avvicinarsi a me.

JACK P.O.V.

Non volevo vederla piangere, era una scena che veramente non riuscivo a sopportare.
Mi misi in ginocchio davanti a lei e la abbracciai.
Lei inizialmente ne fu sorpresa, ma dopo poco ricambiò.

"Non riuscirò mai a controllare i miei poteri" disse a bassa voce.
"Invece ci riuscirai" la rassicurai io.
"Ci vuole solo un po' di pazienza e imparerai" continuai.
Lei accennó un sorriso che per quanto fosse piccolo mi fece sorridere anche a me.

La feci rialzare e ci riprovammo, con scarsi risultati ma almeno ci aveva provato.

"Senti perché non facciamo una pausa? Magari così riesci a concentrarti più dopo" le proposi.
"Va bene" rispose lei.

Mi misi a creare immagini di neve sul vetro della finestra.
Prima creai una rosa, poi una ragazza e dopo un ragazzo (non eravamo Elsa ed io...noooooooo).

Lei un po' titubante si avvicinò al vetro e creò un cuore.
"Elsa hai visto?!" dissi entusiasta.
"Ho fatto un cuore!" rispose anche lei euforica.
"Vedi, ti ci voleva solo una pausa" le sorrisi.
"Già" disse lei sorridendo di rimando. Era bellissima.

"Voglio farlo ancora!" disse Elsa.
"Ok" sorrisi.
Iniziammo a disegnare anche sulla parete e per tutta la stanza!

Passamo così la giornata, a disegnare sulle pareti con la neve.




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