La prima lezione

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ELSA P.O.V.

Mi svegliai disturbata da qualcuno che bussava alla mia finestra.

Mi misi seduta e mi stropicciai un occhio.
"Ehi dormigliona, sono qui per la tua prima lezione" disse Jack aprendo la finestra.
"Adesso mi alzo" dissi rimettendomi stesa sul cuscino.
"Dai, svegliati" disse per poi solleticarmi il naso con una scia di brina.
"Ok ok, mi alzo" dissi alzandomi dal letto.

Andai in bagno e mi cambiai e mi diedi una sistemata.

"Sono prontissima adesso" dissi uscendo dal bagno.
"Bene, in anzi tutto devi imparare a rilassarti" mi disse.
"Ok"

JACK P.O.V.

"Mhhh...ci vorrebbe dello yoga" dissi.
"Ehm...ok"
"Fai tutto quello che ti dico"
"Ok" rispose.

"Dunque mettiti seduta a terra a gambe incrociate, metti le mani sulle ginocchia e chiudi gli occhi" lei fece quello che le avevo detto.
"Bene, ora svuota la mente. Pensa a qualcosa che ti metta tranquillità" le dissi.
"Ma io non so a cosa..." stava per dire ma le misi un dito sulle labbra per zittirla.
"Non parlare o ti deconcentri. Pensa ad una bella montagna innevata con la neve che cade mooooolto lentamente e immaginati una volpe che cammina su quella neve affontando di qualche centimetro le zampe in essa" le dissi con calma e dolcezza.

"L'hai focalizzato?" le chiesi e lei annuì.
"Bene, ora allunga le braccia in modo laterale e volta il palmo verso l'alto" le dissi e lei lo fece.
"Devi rimanere concentrata, mi raccomando" le dissi e mi alzai per prendere due oggetti.
"Adesso ti metterò due cose sul palmo della mano e tu devi concentrarti nel non farli congelare, capito?" lei annuì.

Glieli mi si sul palmo e sembrava riuscire a non farli congelare.
"Brava, continua così. Concentrati" la vidi strizzare gli occhi mentre un sottile strato di ghiaccio ricopriva lentamente i due oggetti.

Elsa aprì gli occhi e guardò gli oggetti.
"Lo sapevo che non ci sarei riuscita" disse buttandoli a terra e alzandosi.
"Calma Elsa, è solo la prima lezione. Per me sei andata alla grande" le sorrisi.
"Grazie Jack" anche lei ricambió il sorriso.
"Con molto allenamento e pratica sono sicurissimo che riuscirai a controllare al 100% i tuoi poteri" dissi e poi lei mi abbracciò. Non ero abituato ad essere abbracciato, ma ricambiai volentieri.

"Ci vuoi riprovare?" le chiesi.
Mugolò e dopo si buttò a pesce sul letto.
"Ok, deduco che non ne hai voglia" dissi ridacchiando.

Mi sedetti vicino a lei.
"Che cosa facciamo?" mi chiese.
"Ah non lo so, tu cosa vuoi fare?" le chiesi io.
"Senti Jack, se io dico cosa vuoi fare, tu dici che cosa facciamo e io dico cosa vuoi fare, cosa facciamo, cosa vuoi fare, cosa facciamo, cosa vuoi fare e facciamo qualcosa!" disse.
"Ok, tu cosa vuoi fare?" le chiesi e dopo entrambi scoppiammo a ridere. (Vi prego...RICONOSCETELA! Ditemi nei commenti chi è riuscito a riconoscerla eh)
La giornata passò in fretta tra scherzi e risate e si fece l'ora di tornarmene a casa.

"Io vado reginetta" le dissi mentre stavo per uscire dalla finestra.
"Reginetta?" mi chiese lei un po' sorpresa, ma continuando a sorridere.
"Si, è un soprannome" risposi e la vidi arrossire.

La salutai con la mano e lei fece lo stesso. Dopo me ne tornai dagl'altri guardiani.

"Finalmente sei tornato, passato una bella giornata con Elsa?" mi disse Calmoniglio facendomi l' occhiolino.
"Io continuo a pensare che non sia giusto che Jack si veda con un'umana" si intromise Dentolina.
"Calma calma, uomo nella luna ci dirà se è giusto o sbagliato appena sarà momento" disse Nord.

"Seh seh" dissi mettendomi seduto su un tavolo.
"Allora? Che avete fatto oggi?"
"Calmoniglio, sei tropo curioso" gli dissi.
"Ma non solo io, anche Sandy, vero Sandy?" disse guardandolo e Sandy vece pollice all'insù con la sabbia.

Sbuffai.
"Non abbiamo fatto nulla di che. Le sto insegnando come controllare i suoi poteri e...nulla, dopo abbiamo passato il pomeriggio insieme a ridere e scherzare"
"Uhhhh, pensi di continuare a andare da lei ragazzone?" disse Nord mettendomi una mano sulla spalla.
"Certo che continuerò ad andare da lei. Ovviamente per aiutarla con i poteri, logico" arrossii leggermente.
"Ragazzo è cotto a puntino" disse agl'altri che annuirono e si misero a ridere.

"Ahhh, basta, non vi sopporto più" dissi andandomene da loro che continuavano a ridere.

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