CAPITOLO III

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Lunedì mattina..

É lunedì mattina, mi incammino per il terzo giorno di scuola alla Covington High school, sono nervosa, dopo quella serata, non trovato altri protesti per andare volentieri a scuola.
Entro nella scuola, mi ritrovo sola, come il primo giorno. Ormai non c'è più Gin con me.
Si é vero, Gin e Brandon avevano rotto, ma io non sono così stronza da provarci con l'ex della mia unica amica. Pazienza, si vede doveva andare così.

-"Ehi.. Sarah.."-
-"Mike, ehi ciao, come va?"-, mi si avvicina il ragazzo che mi ha presentato Gin alla sua festa sabato sera.
-"Bene, ti.. ti andrebbe di uscire qualche volta?"-
Non so cosa rispondere, lui non è molto il mio tipo, ma d'altronde mi sarei fatta un nuovo amico.
-"Ma si dai, perché no"-
-"Bene, allora ti chiamo"-, mi sorride e torna in classe.
Mi accorgo che anch'io dovrei tornate in classe. Adesso ho lezione di storia, la materia che proprio detesto.

***
Suona la ricreazione delle 11.00, esco dalla classe, penso mi farà bene un po' d'aria dopo tre ore di lezione. Perché l'ho fatto? È stato un errore.
Due minuti dopo dal suono della campanella che annuncia la ricreazione, un ragazzo corre verso di me e mi abbassa i pantaloni. Davanti a tutti. Perché lo ha fatto? Subito dopo, tutti suoi amici della comitiva si sono messi a ridere, e non solo, anche il resto degli studenti, tutti hanno visto che porto i boxer.
-"Sono comodi, non c'è bisogno di ridere"- cerco di affrontare la situazione civilmente. Ma è troppo difficile. Sono lì al centro del corridoio, sola, con una marea di studenti attorno a me che mi deridono.
Ma perché? Perché proprio a me. Mi alzo i pantaloni e corro a casa prima del previsto.
Con quale coraggio adesso, sarei rientrata in quella scuola.

Faccio tutto il tragitto verso casa piangendo, è il mio terzo giorno di scuola alla Convington High School è già non è posso più di quella scuola.
Arrivo a casa.
-"Tesoro, tornata prima?.. ehi ma stai piangendo"-
Mi asciugo le lacrime e gli dico che va tutto bene, dopodiché salgo in camera mia senza mangiare, e scrivo il mio diario.
A un certo punto mio padre bussa alla porta, io lo assicuro che va tutto bene, che voglio solo riposare un po' e lui se ne va.
Mamma, non so che fare. Tu sicuramente mi avresti dato il consiglio migliore. Eri brava in questo.
Senza te, non riesco a fare più niente, non ho più la forza di affrontare la mia vita. Piango.
Mamma ti prego, da lassù aiutami. Ho bisogno di te.
Mi addormento. Un pisolino é quello ci vuole in questo momento, cercando di rifugiarmi in un sogno e dimenticarmi tutto, tutto ciò che mi fa star male.

Mi sveglio, sono le 19.00, ho dormito così tanto?
Mi alzo e vado in cucina. In mente penso, non metterò mai più i boxer, mai più.
Ma quel ragazzo che stamani mi ha umiliata di fronte a tutta la scuola, l'ho già visto da qualche parte..
Ah sì, alla festa di Gin, è il ragazzo con cui stava parlando Brandon quando l'ho notato, appena sono uscita in giardino. Ma che significa? Brandon allora fa parte di quella comitiva, ma stamattina non l'ho visto tra i ragazzi che hanno riso. Forse è malato. Ma allora, anche lui è come tutti gli altri?
Perché non incontro mai un tipo carino.

Parte la suoneria del telefono.
-"Pronto, chi è?"-
-"Ciao Sarah, sono Mike, disturbo?"-
-"Nono.., dimmi pure"-
-"Ti chiamo per quella uscita, ti va bene se facciamo domani mattina prima di andare a scuola al bar di fronte? Facciamo colazione insieme, che ne dici?"-
-"Sisi va bene, allora a domani Mike"-
Chiudo il telefono.
Mike, lui si che è un tipo gentile. Scendo per cenare.
-"Tesoro, com'è andata oggi a scuola?"-
-"Normale papà, normale."-gli rispondo cercando di non farlo preoccupare.
-"Buona questo pollo, bravo papà"- cerco di cambiare argomento, prima di scoppiare a piangere di nuovo ripensando a stamattina.
-"Grazie cuoricino, l'ho fatto con gli aromi, proprio come piaceva tanto a..
-"Alla mamma"- continuo io.
Mi sorride, e anch'io gli sorrido.

Salgo in camera mia, finisco io compito di storia che ci ha assegnato oggi il signor Crouge, e vado a dormire, domani mi devo svegliare prima per andare al Bar Nettuno, per incontrare Mike.

                                         ***

Diario di una ragazza suicidaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora