Apro gli occhi. È sabato mattina.
Sono così eccitata per stasera, ma adesso devo pensare a preparami, scendo a bere un succo di frutta e dare un bacio al mio papà e vado a prepararmi per andare a scuola. Devo essere bellissima, se voglio che mi noti già da scuola.
Esco di casa di corsa, cerco di sbrigarmi sperando di riuscire a vederlo prima che suoni la campanella della prima ora.
Purtroppo è già suonata, così vado in classe, un po' delusa.
Brandon? O mio dio, Brandon ha lezione di fisica con me. Non posso crederci..Per due lunghe ore non sono riuscita a staccargli gli occhi di dosso, tutto di lui mi piace. E l'unica cosa a cui riesco a pensare è la festa di stasera, magari scatterà qualcosa fra di noi.
Ma no Sarah,.. che stai dicendo.. ma lo hai visto? È troppo per te, fattene una ragione.
Eppure mi rimane un briciolo di speranza.Arrivo a casa, saluto di fretta mio padre e senza pranzare, (preferisco rimanere in forma per stasera..) vado in camera mia a decidere cosa indossare.
Ma non dimentico qualcosa? .. vediamo..
Ah si.. devo chiedere a mio padre il permesso!
-"Ehi, Sarah, va tutto bene? non hai pranzato..-"
-"Si papà va tutto bene, vorrei chiederti una cosa in realtà.. il permesso di andare alla festa di Gin stasera.. Non torno tardi promesso!"-
-"Ma si.. certo che puoi andare, ti farà bene distrarti un po'"-
-"Oh grazie papà"- lo abbraccio forte e torno a prepararmi.*Tre ore dopo..*
Perfetto, ho fatto la doccia, ho scelto dei vestiti casual ma eleganti; una T-shirt a scollo a V aderente e dei jeans con qualche strappo ma pur sempre eleganti e delle converse.
Sono pronta, guardo l'orologio.. manca mezz'ora..,
Penso che nel frattempo che arrivo saranno arrivate le 21.00.
-"Ciao papà ci vediamo verso le 23"-
-" Va bene cuoricino, fai la brava!"- mi urla dalla cucina. È sempre così premuroso.Mi incammino, mi metto un paio di cuffie nelle orecchie e iniziò a pensare.
Arrivo davanti la porta di Gin, la sua casa era rimasta la stessa come 5 anni fa. Una piccola casetta in legno, bellissima, con un grande giardino dove ora echeggiava un'odore di carne arrostita e di alcolici. Probabilmente si sarebbe tenuta in quel giardino la festa. Busso alla porta.
-"Sarah, eccoti.. vieni accomodati, gli altri sono tutti in giardino"- mi dice Gin.
E lo vedo, lo vedo mentre scherza con i suoi amici, mentre sfodera quel sorriso che mi fa letteralmente impazzire tutte le volte.
Ma.. che sta succedendo? Gin è corsa verso Brandon e lo ha baciato davanti a tutti.
Ma Brandon quindi.. è il fidanzato di Gin
corro nel primo bagno che vedo, chiudo la serratura e inizio a piangere.
Quel ragazzo.., è vero lo conoscevo solo da due giorni, ma di lui sono proprio cotta. Non posso crederci che Gin non me lo abbia detto subito.Mi faccio forza, ed esco a capire meglio la situazione, magari prendo anche un martini.
-"Sarah, ma dov'eri finita? Vieni ti voglio presentare degli amici."-
Mentre mi faceva conoscere tutte quelle persone, non riuscivo a non pensare a loro due, la mia unica amica fidanzata della mia prima cotta.
Adesso sì che mi sento sola.
-"Brandon lo conosci già vero?"-
-"Si, come va Brandon?"- gli chiedo cercando di non sembrare gelosa. Lui mi sorride per dire che sta bene.
-"Lui é Michael, ma tutti qui lo chiamiamo Mike.. ed è single"- mi dice sottovoce Gin, indicandomi un ragazzo biondo e alto, dagli occhi scuri e gli occhiali tondi.
Ma a me non interessava nulla di Mike, Michael o come sí chiama. L'unico nome che ho in testa è Brandon.
Mike si presenta in maniera gentile e un po' mi dispiace essere scortese, quindi mi presento anch'io.
-"Sarah, devo parlarti due minuti, vieni?"-
-"Va bene Gin, dimmi"-
-"Ecco, non ti ho detto che Lunedì parto, mi trasferisco a Tokyo per motivi di lavoro"-
-"Cosa? Ma dici sul serio?"-
-"Sì, e come penso saprai Brandon è il mio ragazzo ma sto andando in Giappone, sai bene la mia passione per i giapponesi, fin da piccola ne sono ossessionata, e d'altronde non mi piacciono le relazioni a distanza quindi ho deciso di mollarlo"-
-"Ah va bene.., ma io esattamente cosa c'entro?"-
-"Ma come sei la mia migliore amica"-
Le sorrido e torniamo alla festa.
Oh ma si è fatto tardi.. credo sia meglio che me ne vada, è stata una bellissima festa, ma ora devo proprio tornare.Non so come mi sento. Se essere felice o dispiaciuta per Gin. Ma la cosa che adesso seriamente mi preoccupa è che adesso non ho altre amiche, come farò a scuola? Non sono come Gin, non mi basta dare una festa per riuscire a legare con così tante persone.
Questi pensieri mi hanno tormentato per tutta la via del ritorno. Arrivo a casa, apro la porta senza far rumore affinché mio padre non si svegli e vado a dormire. È stata una lunga giornata.
***
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Diario di una ragazza suicida
General FictionLa vita adolescenziale non è mai semplice. Ci sono sempre persone che non stanno bene mentalmente, che hanno disturbi alimentari, probabilmente soffrono di depressione, tutto questo causato dal bullismo. Il bullismo è un argomento che ormai vien aff...