Capitolo 4

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E' mattina e il silenzio domina nella grande casa. La sveglia è lì sul comodino a ricordarmi che devo alzarmi ancora una volta. Luke questa notte non ha dormito nel letto con me, è uscito di casa ieri sera ed è tornato stanotte alle cinque, ho passato una notte in bianco.

Infilo le pantofole hai piedi e mi dirigo in bagno, lo specchio appoggiato sopra il lavndino riflette la mia immagine, ho un occhio nero e il labbro tagliuzzato.

Luke è ancora steso sul divano, sul pavimento c'è la bottiglia di vodka alla fragola. Preparo il caffè e mi dirigo nella mia stanza, dopoessermi vestita mi dedico al trucco, cerco di mascherare quelle grandi ferite con il più trucco possibile, sono passata dal fondotinta alla cipria ma non vanno via, restano. quindi opto per un ombretto blu e un rossetto rosso, ora i segni sono più nascosti ma l'enrome cerchio sotto il mio occhio si vede ancora.

"il trucco fa miracoli" la sua voce riempie la stanza, il cuore salta fuori dal petto. "senti mi dispiace per ieri sera, non volevo"

"non importa..."

"per quanto sarai ancora incazzata con me?"

"tu che dici?"

"ti ho già chiesto scusa cosa devo fare? mettermi in ginocchio?"

"no, non importa"

"senti ieri ho sbagliato ho vito come ti stava sbavando addosso e ho perso il controllo, per favore perdonami non capiterà più"

"okay..."

"tutto qui?"

"si....ora vado a lavoro, sai le cartelle non si mettono apposto da sole"

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"oddio, Ali che ti è successo?" La voce di Becky è acuta mentre enntro in ufficio.

"nulla, ieri sera quando sono tornata a casa non ricordavo di aver chiuso la porta della camera e quando sono arrivata ci sono andata contro"

"sicura?"

"si"

"la prossima volta sta attenta"

Sorrido ed entro nel mio uffcio un'altra pila di cartelle e documenti sono nella mia scrivania e la voglia di sistemare e compilare i documenti è pari a zero. Finalmente finisco di completare la cartella di un certo Turner, la il rumore della porta che si apre mi fa alzare velocemente lo sguardo, Harry è li di fronte a me.

"hey"

"ciao"

"stai bene?"

"ti ha mandato Becky?" sospiro.

"si....cioè no, stavamo parlando e mi ha detto che avevi un occhio gonfio e mi sono preoccupato..."

"non mi crede a quanto pare..."

"Alison nessuno ti crede, quello è segno di un pugno, chi è stato?"

"ma non è vero! non sai niente di me o di quello che è successo, è stata solo una botta violenta..."

"Alison, potrai mentire a me, a Becky o a chiunque vuoi ma non mentire a te stessa, è stato Luke?"

"no! non ne sarebbe capace" mento ancora una volta. "ieri quando sono tornata a casa c'erano le luci spente e credevo di aver lasciato la porta della mia stanza aperta ma era chiusa e ci sono finita contro tutto qui..."

"se lo dici tu" mi prende le mani "Ali, se hai bisogno io sono qui sappilo"

"grazie, apprezzo molto ma non c'è ne è bisogno" sorrido "ora se permetti devo finire un paio di cartelle"

"oh, si certo vabbè allora ci vediamo"

annuisco e lui esce, mi passo le mani tra i capelli lasciando uscire dalla mia bocca uno sbuffo, oggi sarà una giornata incredibilmente lunga.

HARRY POV'S

Esco dalla porta, passeggio nel lungo corridoio quando vengo bloccato da Becky.

"allora...si è confidata"

"no, ha detto che è davvero andata così, non le credo minimamente"

"tu pensi sia stato Luke?" 

"ovviamente, è il suo fidanzato ovvio che lo protegge.....Becky posso chiederti una favore?"

"dimmi"

"devi comprirmi, solo qualche ora niente i più"

"ma non puoi andartene"

"solo qualche ora farò veloce"

"okay ma dove vai?"

le sorrido e me ne vado lasciandola sul filo del dubbio. Salgo in macchina, pochi minuti dopo sono arrivato a casa sua, casa di Alison. Ho bisogno di parlare con Luke, so che c'entra lui e non deve farle più del male. Suono il campanello due volte quando finalmente lo vedo.

"e tu? che cazzo vuoi?"

"non ti permettere più di fare del male ad Alison"

"perchè sennò?" cazzone.

"te la vedi con me"

"cosa cazzo ti ha detto quella puttana?"

"lei niente"

"e tu che ne sai quello che è successo tra me e lei?"

"basta capirlo dalla sua faccia. Ascoltami bene brutto coglione, torcile un solo capello e giuro che ti spacco la faccia" 

Lo minaccio, ma lui è sempre lì sulla portaon il suo sorriso del cazzo. Alza gli occhi al cielo e mi chiude la porta in faccia. Stronzo.

ALISON POV'S

"ciao Becky a domani"

La saluto educatamente mentre rimetto i miei occhiali da sole, salgo in macchina e guido verso casa. Raccolgo la borsa e alcuni fogli del lavoro, la mia mente oggi era da un'altra parte e per non rimanere indietro mi sono portata il lavoro a casa. Metto le chiavi nella toppa quando la porta si apre facendo sorgere Luke.

"ciao"

La sua mano arriva al mio viso di nuovo. "Non ti è bastato quello che è successo ieri sera? a quanto pare non capisci il concetto di stare lontana da Harry" un calcio arriva nel mio stomaco sono a terra, ancora una volta.

"digli che se mi viene a minacciare un'altra volta il tuo amico lo uccido con le mie stesse mani."

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