PROLOGO (L'inizio di tutto)

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-Andiamo Red! Non fare il guastafeste.
-Green, ma io...

Il Serpeverde afferrò il braccio al amico e con una sonora risata lo trascinò fuori dal corridoio, provocando nel Grifondoro un profondo rossore.

-Andiamo! Non mi dirai che vuoi fare "Storia della Magia"! Dicono che ci sia un prof fantasma noiosissimo. E poi è solo il primo giorno! Nessuno baderá a noi!
-Ti ricordo che io ora avrei la prima lezione di Quidditch... solo tu dovresti fare Storia della Magia.

Erano ormai giunti nel cortile interno della scuola e Green si irrigidì tutto d'un tratto, mollando la presa sulla divisa del compagno e voltandosi a guardarlo freddamente.
Red, dal canto suo, aveva abbassato la testa... pieno di vergogna e guardava un punto imprecisato del terreno.

-Cosa vorresti dire con questo? Preferisci il Quidditch che me?
-Green, non è questo ma... siamo in due casate differenti...
-E quindi? Vuoi forse dire che non mi accetti piu come amico?
-No! Solo che io adesso avrò orari diversi dai tuoi quindi saltare le lezioni insieme sará...
-Facilissimo, quando tu avrai un ora scomoda io salterò anche la mia e viceversa. Tanto sono bravo in tutto... mi basterà darti qualche ripetizione e anche tu non avrai alcun problema.
Caso chiuso.

Aggiunse le ultime due parole talmente frettolosamente che il moro non riuscì neppure a replicare una risposta. Del resto, quando Green si impuntava su qualcosa, fargli cambiare idea era matematicamente impossibile.
Allora si strinse nelle spalle con un sospiro e fece fuoriuscire dalla sua bocca una nuvoletta di vapore. Era davvero freddo ad Hogwarts quella mattina e Red non possedeva indumenti pesanti che andassero oltre il mantello della divisa scolastica.
Il piccolo Serpeverde parve capire al volo la situazione... con uno schiocco di dita ad indicare la sua intuizione e un sorrisetto, si sfilò la propria sciarpa verde e argento e l'avvolse con grande cura al collo del amico.

-Tieni, sei così piccolo e gracilino che se dovessi prenderti anche un raffreddore fileresti dritto nella tomba.

Red si sfiorò il collo, adesso molto piu al caldo di prima, con uno sguardo stupito che poi spostò sul compagno che lo guardava con le mani incrociate al petto e un leggero tremore.

-N...non guardarmi così! Non...non ho freddo! È solo... solo emozione! E-e non chiedermi per cosa lo sono! Fatti miei!
A...adesso però direi d...di andare in bibblioteca. C'era un libro che mi inte...interessava.
E...e a proposito sappi che se dovessi entrare nella squadra di Quidditch dei Grifondoro, i...io farò lo stesso con la mia casata! Ti devo dimostrare che non puoi ba...battermi, in nulla!

Senza aspettare la risposta del corvino, Green girò i tacchi e precedette il Grifondoro verso l'ingresso di uno dei corridoio della scuola. Una volta li avrebbe smesso di tremare...

-Green...

Sussurrò Red, guardando la schiena del compagno allontanarsi.
A passi lenti e cadenzati, iniziò ad avviarsi anche lui per quella strada mentre si teneva l'indumento di lana stretto al corpo. Le guance paonazze e un atroce dubbio che gli viaggava nella testa.
Possibile che il suo amico e rivale d'infanzia, il mago purosangue che aveva imparato ad apprezzare malgrado il carattere vanitoso e superbo... il ragazzino che appena il giorno prima era stato smistato nella casata opposta alla sua... Serpeverde al posto di Grifondoro.
Quel ragazzino dalla chioma castana fulva, gli occhi verdi smeraldo e quel sorriso furbo e terribilmente incantevole.
Possibile insomma... che Red si fosse innamorato di lui?

☆☆☆

-Certo che quei due sono...
-Patetici.
-In veritá stavo per dire "carini"...
-Patetici è piu addatto.

Gold iniziò a ridacchiare e diede una spallata al compagno che con uno sbuffo voltò il capo per tornare a guardare i due studenti che si stavano avviando verso la bibblioteca.
I due ragazzi, rispettivamente un Tassorosso e un Serpeverde, erano amici da tempo ormai ed erano arrivati ad Hogwarts nella speranza di essere smistati nella stessa casata, esattamente come Green e Red... ma purtroppo non avevano avuto questa fortuna ed erano stati costretti a dividersi. Ma erano sicuri che non sarebbe bastato questo per rovinare la loro amicizia per cui l'avevano presa abbastanza bene e il primo giorno di lezioni avrebbero avuto "Pozioni" condivisa tra le loro due casate e stavano gia facendo un colossale ritardo. Tutto per colpa di Gold che non aveva sentito la sveglia e di Silver che era stato così gentile da aspettarlo nella sala da pranzo. Gentilezza che era poi sciamata una volta che il corvino era giunto a destinazione, guadagnandosi un sonoro scapellotto sulla nuca.
E ora i due amici si stavano incammimando trafilati verso l'aula anche se l'improvvisa fuga di un Serpeverde e un Grifondoro aveva catturato la loro attenzione.

-Silver... quel tizio con i capelli castani non è un tuo compagno?
-Mh... si. Green Oak.
Condivide anche il mio dormitorio.
-E che tipo è?
-Mh...

Con fare riflessivo, Silver alzò agli occhi al cielo cercando di ricordare chi fosse effettivamente Green Oak.

-Non posso dire di conoscerlo bene dato che l'ho incontrato solo una volta ieri sera in stanza ma direi...
Presuntuoso.
Ha passato tutta la mattina a sistemarsi i capelli allo specchio e per tutta sera non ha fatto che vantarsi di essere nipote del preside e...

Gold trasalì e si bloccó a metà strada sgranando gli enormi occhi dorati e indietreggiando di qualche passo come se la notizia lo avesse effettivamente colpito e avesse ricevuto un rinculo.

-È il nipote del preside?
Di QUEL Oak?
-Conosci altre persone con un cognome tanto stupido?

Erano ormai giunti davanti alla classe e una profonda voce maschile stava gia recitando alcune formule.
Il ragazzo dai capelli rossi appoggiò una mano sul pomello ma prima di ruotare il polso si girò verso l'amico con sguardo freddo e sprezzante.

-Mentre quel altro tizio dagli occhi rossi non ho idea di chi sia. Ma sicuramente ha una pazienza divina per frequentare un tizio così snervante.
Oppure è altrettanto vanitoso e sbruffone.
-Oh Silver... non la smetterai mai giudicare le persone dopo pochi minuti?
-Sono serio, Gold.
Quei due tizi non mi ispirano affatto. Guardali, hanno anche saltato il primo giorno. Probabilmente solo per farsi gia un nome a scuola.
Lo dico e non lo ripeto.
Con quelli lì non voglio averci nulla a che fare.

E Silver era davvero sicuro di quello che diceva.
Peccato che dopo qualche mese avrebbe ritirato tale affermazione e si sarebbe ritrovato a chiacchierare con un pomposo ed egocentrico Serpeverde ed un discreto ed enigmatico Grifondoro, ogni mattina, per svariati anni.


Nota del autrice:
Salve a tutti! Dunque... questa è la mia primissima storia sul mondo dei Pokemon e quindi... ehm... siate clementi ma sappiate che accetto ogni tipo di critica se costruttiva.
Ho pensato di ambientare la ff ad Hogwarts per variare dalla solita storia liceale (e si, sono una grande fan di Harry Potter). Perciò ho unito le mie tre piu grandi passioni.
HP, Pokemon e lo yaoi (Originalshipping in particolare) :P
Bhe, spero che come inizio vi sia garbato e spero di pubblicare il seguito il prima possibile.
Sayonara~

La magia non puó sistemare ogni cosa {Originalshipping}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora