Capitolo 11.

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Andiamo in un ristorantino al centro della città, abbastanza carino, orniniamo due piatti di lasagne e due insalate...
Verso le 14:00 finiamo di mangiare abbiamo parlato un po' di quando ero piccola, un po' di scuola e un po' del suo lavoro. Appena abbiamo finito papà paga e decide di andare a prendere un gelato
P:"Ti và se andiamo a prendere un gelato come quando ero bimba?" mi chiede e io annuisco sorridendo come una bimba...
Pov's Mike.
Ma che cazzo non si muove sono già le 14:20 porcaputtana il non rimango quì tutto il giorno forse non ha capito, ho perlustrato tutta la soffitta circa una ventina di volte facendo avanti e indietro, c'è caldo come se non bastasse e soprattutto non c'è nulla di interessante, solo alcuni quadri osceni, mi fà schifo l'arte...
M:"Che coglione che sono" urlo prendendo il telefono dalla tasca, certo, ho avuto per tutto questo tempo il telefono in tasca e non l'ho preso...
*Shady's Chat*
M:Porcatroia dove cazzo sei?

Pov's Shady.
Sono al parco a mangiare il gelato con papà e sento vibrare il telefono, lo prendo è leggo "Messaggio da Mike"
S:"Cazzo Mike" dico abbastanza ad alta voce
P:"Cosa?"
P:"E queste parole?" dice mio papà guardandomi male
S:"Si scusa papà nulla... Rientiamo? Dovrei studiare" dico e lui annuisce, arriviamo in casa e corti verso le scale
S:"Papà vado in soffitta a suonare la chitarra, perfavore non mi disturbare e riposa" urlo continuando a correre prendo la chitarra dalla stanza e corro verso la soffitta, apro di colpo la porta facendo spaventare Mike è lo abbraccio
S:"Scusa" dico
M:"E bensi che uno "scusa" basti? Voglio almeno un bacio" annuisco e mi fiondo sulle sua labbra facendolo cadere a terra e provocando un forte rumore
P:"Cosa è successo Shady?" sento urlare mio papà dal piano di sotto
S:"Nulla mi è caduta la custodia della chitarra" mento e inizio a ridere
M:"Ora come esco e quì?"
S:"Perché sei a petto nudo?" chiedo ignorandolo
M:"Fa caldo, ora rispondimi" dice
S:"Bhe papà ora si riposa quindi appena sia ddormenta scappi stronzetto" dico senza staccare lo sguardo dai suoi pettorali perfetti
M:"Così mi consumi stronzetta però" dice
S:"Ah?" dico io distratta alzando lo sguardo
M:"Certo che se senza maglietta ti faccio questo effetto d'ora in poi la toglierò più spesso" dice ridendo, faccio una linguaccia e lo bacio, poi scende sul mio collo lasciandomi un segno, sento un po' bruciare   S:"Che fai?"
M:"Marco il territorio" dice e io sorrido
S:"Ecco nuova cosa da nascondere da mio padre come se non bastasse ciò che è successo oggi" lui ride e io lo abbraccio.
Non sentiamo più rumore e decidiamo di scendere, facciamo le scale e io come al solito inciampo, sento mio padre alzarsi, perfetto cazzo...

Ultimo capitolo per oggi, spero vi piaccia.
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