-Allora figlio mio...- iniziò il padre, -Si padre ma cosa mi voleva dire già dall'altro giorno??- rispose, era molto incuriosito. -Volevo parlarti di... tua madre- Adrien a quelle parole sgranó gli occhi, non poteva crederci, era la prima volta che nominata sia madre, così annuì e il padre continuó -Piú che di tua madre, voglio parlarti di... tua..- iniziò a singhiozzare, si vedeva che gli faceva molto male - Di tua sorella maggiore- il modello scappó via piangendo, non sapeva cosa fare e....
-Come è andata?- chiese Nathalie con faccia crucciata, -Malissimo sapevo che non dovevo farlo, anche se è maggiorenne ancora non è pronto- la segretaria rispose -Tanto prima o poi avrebbe dovuto farlo!- e poi si diresse verso il suo "studio".
-Adrien fermo non correre, Chanel fermalo- gridò Gabriel, e la moglie gli rispose -Sto cercando tu figlia Violette-. Chanel urlava ancora il nome della figlia -Violette, Violette, Violette- si avvicinò all'armadio e... -Bu, mammina-, Chanel fece un balzo, prese sua figlia in braccio e le fece solletico. -Papà, papà, non mi prendi!!!!!!! Adrien e Violette avevano solo 3 e 4 anni, ma erano dannatissimi.
Gabriel era seduto sul suo letto, teneva in mano il fermaglio portafortuna della moglie, poi si alzò, poggiò l'oggetto sul davansale e si diresse verso il quadro della sua famiglia, senza la sua figlia. Spostò il grande ritratto e ecco apparire una grande porta, inserì il codice. La porta si spalancò, lo stilista si guardò in torno e... eccola là, una foto della sua famiglia al completo; erano anni che non la osservava per bene, sua figlia era praticamente uguale alla madre, e aveva solo 4 anni.
-Ciao Gabriel, ciao Violette, ciao Adrien- Chanel stava salutando la sua famiglia, stava partendo per l'America, Violette urlò con tutto il fiato che aveva nei polmoni -Io voglio venire con te, mamma- la madre contrabbatte -Tu resti a casa con papà e Adrien-. Chanel stava salendo sul suo jet privato, ma qualcosa le sfuggì, era sola, aveva un pilota automatico, quindi non aveva con qui parlare. Il senso di colpa la stava divorando, aveva mentito a suo marito e... ECCIU, si avvicinò vicino alla fonte del rumore, -Violette, cosa ci fai qui???
Gabriel cercava sua figlia, era andato dalla polizia e stava esaminando le riprese dell'aereoporto, quando ecco sua figlia salire sul "Jet Agreste", -NO, non ci posso credere, mia figlia sta andando in America- era sconvolto, ecco arrivare il capitano -Sig. Agreste devo informarla che il suo jet non farà più ritorno in Francia- Gabriel lo fermò -Ma cosa sta dicendo??-. Il comandante continuò -L'aereo... si è disintegrato in aria-.
Gabriel era sconvolto, non aveva mai detto ad Adrien la verità eppure lo aveva fatto appena dieci minuti fa, ma non aveva detto quasi niente. Sentiva il rimorso, il dolore e... ancora non riusciva a capire come il suo jet super all'avanguardia era precipitato; era una domanda che si ripeteva da quasi vent'anni e ancora non aveva trovato una risposta che lo soddisfaceva.
Adrien era in camera sua, sognava molto spesso una bambina uguale a lui, solo che gli ricordava qualcuno, ma non sapeva chi. Il modello era furioso, aveva una sorella, la sognava, ma pensava che fosse una amica; invece no, era sua sorella, non ne ricordava il nome, il perché. Della sua sorella non ne sapeva niente, però il destino voleva che sapesse sempre di lei, solo che lui la vedeva in un solo sogno, bella e... non capiva perché non aveva mai chiesto a suo padre di lei. Pensava che suo padre l'avrebbe preso per matto, così chiuso com'era, ma ora che sapeva dell'esistenza di sua sorella... doveva sapere. La notte sognò sua madre e sua sorella che andavano al parco, mentre suo padre lo teneva sulle spalle.
Erano le nove in punto, Gabriel si alzò e si diresse in camera di Adrien, doveva finire il discorso iniziatogli la sera precedente.
Adrien si era svegliato di botto; e c'era una domanda che gli rimbombava nella testa... dove ti trovi sorellona?? Si alzò doveva andare da suo padre, quando... Toc-Toc. -Chi è?- chiese il modello, -Sono tua madre-. Adrien era sconvolto, arrivò alla porta, si affrettó a girare la chiave. Ecco sua madre, si lo era, ma lei era morta?? -Mamma-, e Chanel -Si amore mio, oggi hai un servizio fotografico, ricordati- la madre che era rimasta sulla soglia chiuse la porta e... Adrien capì che stava sognando, ma la porta, qualcuno aveva davvero bussato. -Hei, stupido di un umano, apri la porta- gli urlò Plagg, facendo una facciaccia -Si e tu nasconditi-. Adrien disse -Avanti, tanto so che siete voi padre- Gabriel entrò -Adesso siediti figlio mio e promettimi di non scappare- Adrien si mise a sedere bene, annuì e il padre gli spiegò tutto, fino alla fine, ma mancava una cosa, il nome e la sua faccia il tutto, così il padre lo portò in camera sua.
-Vieni Adrien- disse Gabriel, aprendo la porta dietro al quadro, il padre, prese la foto di sua sorella -Adrien questa è tua sorella, Violette!- esclamò, il modello rispose -Grazie, papà, non sei mai stato più sincero con me-, come se gli facesse male disse -Ti voglio bene- il modello si fece uscire una lacrima e lo abbraccio -Ti voglio bene anch'io papà-Marinette era in camera sua stava parlando con Tikky, da quando avevano litigato, erano diventate molto più unite, si volevano molto bene, e proprio mentre si stavano per coccolare, -Ehi Marinette è arrivata Alya- le urlò Sabine dal salotto. -Tikky nasconditi- disse la portatrice all'esserino, che si nascose dietro al letto. -È ciao Alya- la sua amica era apparsa dalla botola, sembrava in vena di fare pace, perché non si parlavano dal giorno in cui Alya era stata Akumizzata. -Si, ciao Marinette, volevo dirti che...- la corvina la fermò -Non serve che ti scusi, è colpa mia- Alya rinnegò -No invece, mi sono comportata come una stupida- e scosse la testa-. Marinette le prese le braccia, la guardò negli occhi e le disse -Io ti voglio un mondo di bene, e non so come non sono venuta, ma mi dispiace tantissimo- e così la abbracciò.
Il maestro era seduto, comodamente sulla panchina di fronte alla scuola.
-Ciao Mary, cosa ci fai qui?- chiese Adrien, -Ti ricordi il video che abbiamo girato a scuola, e il cappello- aspettò una risposta dal modello e poi continuò -Ho avuto dei premi speciali, e invece tu? Perché sei qui, la scuola è già finita??- il biondo con aria da spavaldo rispose -Anch'io ho avuto dei riconoscimenti per il club di scherma!!-. I due erano sulle scale e il Maestro li guardava da dietro un giornale. -Maestro, ha scelto proprio i migliori ragazzi di sempre- disse il kwami al portatore -Lo so, Waizy, lo so, ma Papillon non è stato ancora sconfitto- il kwami lo guardò, quasi sorridendo e gli rispose -Ma maestro, lei già sa chi vincerà questa battaglia- il portatore diede una risposta -Ma anche tu, caro amico mio, lo sai!- e gli fece un sorriso.___________________________________
Spazio autore:
Ciao bella gente, sono tornato, sono felice che vi stia piacendo, voglio che sappiate che sto scrivendo un'altra storia sul... bhe non posso dirveloMuhaaaaaa
Se volete saperlo dovrete leggerla, Baci, Baci😈😈😈
BYE BYE BYE BYE BYE BYE BYE
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miraculous|ladychat|
Fanficè una storia d'amore e avventura di due super eroi che per caso scoprono le proprie identità segrete.... cosa farà Marinette, lascerà il piccolo kwami o continuerà a combattere Papillon lo scoprirete solo leggendo... E dopo cosa succederà se il cuor...