Women Liars||Wattpad

Capitolo 5

Jamie

Jade mi spiegò ogni cosa: quanto fossi importante nel loro regno, quanto il desiderio di riavere un leader li rendeva così euforici, quanto valeva la mia vita, finchè non avrei riportato al mondo il conte Dracula.

Credere a tutte quelle parole per me era molto difficile, anche se i canini allungati di Jade e gli artigli di Cassandra, mi avevano fatto intuire che, ciò che mi stava raccontando Jade, era vero.

Durante la piccola lezione di storia che la ragazza dalla pelle pallida mi stava dando, ero completamente incantato dal suo sguardo. Lei, mi aveva detto che i suoi occhi possono essere magnetici, catturare le persone soltanto per un motivo di caccia. Poteva anche soggiogare, se per questo.

Io però non sentivo quel magnetismo che mi aveva detto, anzi, a parole non sapevo proprio come esprimermi. Il cuore mi batteva nel petto, e di donare la mia vita a Dracula non me ne fregava niente, anche se poi sarei dovuto diventare un vampiro.

Quando però, mia madre tornò e lei fu costretta ad allontanarsi nella mia stanza, capii a pieno significato quelle parole: sarei dovuto morire.

I brividi presero possesso del mio corpo, e quando andai nella mia stanza, Jade era addormentata sul mio letto. Fino a qualche minuto prima, non mi sarei mai immaginata che i vampiri dormissero, anzi.

Mi fermai a guardarla per qualche minuto. Anche se non la guardavo negli occhi, poichè chiusi, sentivo sempre le stesse emozioni.

Non mi feci problemi a spogliarmi rimanendo soltanto con dei boxer. Jade mi aveva raccontato che dai due anni era sempre stata una mia sorte di ombra, quindi probabilmente mi aveva salvato e visto durante i momenti peggiori. Anche quando ero terribilmente ubriaco per la sconfitta del mio team preferito di basket.

Il giorno dopo fui svegliato dalla presenza di Cassandra, dopo dieci minuti, mi ritrovai con la ragazza sotto di me, mentre le nostre labbra erano vicine. Trattenni il respiro, poichè era da tempo che non stavo a quella vicinanza con una ragazza.

Subito dopo, entrò Jade.

Non riuscii a decifrare il suo volto, poichè era privo di espressione come sempre. Notai che però, i suoi occhi verdi erano più intensi. Mi chiesi se il colore andasse in base all'umore.

Tra le mani, teneva un paio di jeans puliti ed una maglietta bianca. Miei vestiti, insomma. Provai a pronuniciare il suo nome, ma il suo sguardo era tagliente, non solo verso di me, anche verso Cassandra.

"Ti ho portato questi." Disse semplicemente, senza esprimere alcuna emozione in quelle parole. Posò gli abiti sulla scrivania accanto alla porta.

Non capii cosa sentivo, però dentro, avevo una specie di vuoto.

"Gelosa, succhiasangue?" Rise Cassandra, posandomi una mano sul fianco.

Jade alzò le spalle, quasi indifferente, e quel gesto mi provocò una specie di dolore. Se fossi diventato un vampiro, sarei sempre stato così freddo?

Chissà se la sua era calma apparente.

"Devo andare nel mio regno, abbi cura di te." Ignorò la ragazza, guardando me, negli occhi.

Io annuii incapace di dire altro. Poi uscì, chiudendo piano la porta.

Quando Jade uscì, sentivo sempre quel vuoto nel petto, e Cassandra sembrava essersene accorta, poichè la sua espressione era triste, desolata.

Mi avvicinai ai vestiti, e potei chiaramente sentire l'odore di menta su di essi, l'odore di Jade, anche se preferivo quello fragola di Cassandra. Era più dolce ed ispirava calma e fiducia. Ma io volevo quella tranquillità.

Restammo in silenzio mentre mi vestivo, passai una mano tra i capelli biondi, mentre l'altra stava semplicemente seduta sul divanetto nell'angolo della mia stanza, di velluto nero.

"Vuoi davvero far tornare Dracula?" Chiese lei, con timidezza.

La guardai aggrottando le sopracciglia. Sentire il profumo di Jade sulla mia pelle, mi faceva venir voglia di strapparli. Ancora non realizzavo che, quella davanti a me, aveva degli artigli capaci di tagliarmi la gola senza che io me ne accorgessi.

"No, non voglio." Risposi, sedendomi sul letto per mettere le scarpe e poi andare a scuola.

"Allora perchè non scappi?" La guardai, socchiudendo gli occhi. Sembrava che mi avesse a cuore, poichè la sua voce era tremante.

Già, perchè non scappavo? Bella domanda.

Esitai prima di rispondere.
"Vedi... Fin da piccolo ho sempre avuto incidenti mortali, purtroppo. Se non fossi stato il prescelto, sarei morto a tre anni. Mi hanno salvato, Jade mi ha salvato."

Una volta arrivati a scuola, tutti mi salutarono come al solito, le ragazze sbattevano le ciglia al mio passaggio mentre io mi limitavo a stare accanto a Cassandra, anche se da una parte, avrei preferito Jade al mio fianco.

L'idea di averla avuta vicina per tanto tempo senza averla mai potuta vivere davvero, mi dava il tormento, anche la notte.

"Siamo arrivati." Pronunciò la ragazza dai capelli scuri, con un timido sorriso.

Chissà cosa aveva provato quando ero sopra di lei. Ma cosa avevo sentito io?

Annuii senza dire una parola ed entrai in aula, sedendomi in ultima fila. La stanza era deserta.

"Dimmi un po', adesso vorrai dirmi che vuoi presentarmi un fantasma? Per questo è vuota?" Accennai una risata. Ormai avrei potuto aspettarmi di tutto.

Cassandra alzò le spalle.
"Non dire idiozie, sono soltanto nelle case abbandonate." disse, come se fosse la cosa più semplice del mondo.

Sospirai alzando gli occhi al cielo.
"Allora perchè siamo già qui?" Chiesi con tono interrogatorio.

Lei si avvicinò lentamente guardandomi negli occhi. Emanava molto calore. Forse era un effetto dell'essere lupi, ma non so perché, mi piaceva.

"Voglio semplicemente passare del tempo con te." Sussurrò lei tranquillamente.

E in quel momento un gruppo di ragazze entrò nella stanza, facendo allontanare Cassandra, che sembrava impaurita.

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-salve a tuttiiii! scusate se è corto ma domani partirò per londra e non credo che riuscirò a postare per un po'. Vedremo. Il prossimo capitolo, su Jade, credo entro una settimana di riuscire. Baci!
-MissBower