Cassandra
Lui non mi guardò, i suoi occhi erano fissi in quelli di Jade. Era rimasto a bocca aperta a dondolare sui talloni mentre lei, l'insopportabile ragazza morta, restò muta per circa cinque minuti. Il mio sguardo passò dalla ragazza pallida a Jamie, bellissimo e attraente. "La piantate?" Sbottai incrociando le braccia e alzando gli occhi al cielo.
I due mi guardarono con espressione confusa. "E' lei quella che dovrebbe essere muta, è morta! Ma noi Jamie, possiamo parlare tranquillamente. Siamo perfettamente vivi." Dissi con arroganza alzando un sopracciglio. Jade mi lanciò un'occhiataccia e subito dopo ribatté: "Lavati! Puzzi di cane bagnato." Anche lei alzò un sopracciglio e mi guardò di sottecchi sotto lo sguardo attento di Jamie, che era particolarmente scosso. "Non sfidarmi piccola vampira." Sussurrai a denti stretti. "La piccola vampira potrebbe staccarti la testa a morsi!" Urlò lei avanzando verso di me e mostrando i denti affilati. "Ehi!" La fermai posando una mano sul suo petto. "Dimentichi che posso farlo anche io." Aggiunsi a denti stretti facendole assottigliare gli occhi.
"Smettetela!" Urlò Jamie prendendo la testa fra le mani con fare disperato. Io e Jade ci voltammo verso di lui, che continuò a guardarci sbigottito. "Non posso credere a una cosa simile. E' del tutto impossibile." Disse lui spaventato sedendosi sul divano color pesca. "Invece è così." Ribatté Jade accomodandosi accanto a lui. I due si guardarono a lungo e io rimasi immobile davanti a loro, a guardarli mentre si mangiavano con gli occhi. Cercai di fare qualcosa, di muovermi o dire qualcosa, ma mi era impossibile fare qualsiasi azione. In quel momento mi sembrò di essere nel posto sbagliato, al momento sbagliato. Iniziai a sbattere rumorosamente il piede sul parquet di legno scuro. Jade spostò lo sguardo su di me e mi guardò indispettita. "Potresti lasciarci soli?" Domandò. Anche Jamie iniziò a fissarmi, aspettando una mia risposta.
Mi voltai e corsi via nel bosco. Lentamente i piedi divennero zampe, i miei occhi azzurri non erano più poi così tanto chiari e il pelo iniziò a spuntarmi lungo tutto il corpo.
Senza rendermene conto, mi ritrovai nel mio piccolo posto segreto, nel bel mezzo del bosco. Quando ero piccola ci passavo la maggior parte del tempo assieme ai miei fratelli, ma col passare del tempo, ognuno di loro si dimenticò di quel posto meravigliosamente tranquillo. Ci andavo tutte le volte in cui mi sentivo sola, quando litigavo con i miei genitori o con i miei fratelli. Ma quel giorno, non riuscì a capire quale fosse la causa della mia tristezza. Jade mi aveva cacciata e Jamie sembrava essere d'accordo con lei. Mi sentì respinta per la prima volta, eh cazzo quant'era difficile smettere di pensare a quel ragazzo. Quei due erano così intimi, i loro occhi parlavano tranquillamente. C'era qualcosa tra Jade e Jamie, e la cosa più brutta fu essere al corrente di ciò che li legava talmente tanto.
Mi guardai attorno e mi sedetti sul grande sasso piatto, portai le gambe al petto nell'esatto momento in cui ritornai ad essere umana. Mi rannicchiai, nuda, mentre il vento accarezzava la mia pelle pallida e i miei capelli scuri. Quel sasso era talmente ghiacciato che sentii il freddo pervadere il mio corpo minuto partendo dal sedere. Eppure fu talmente strano, i lupi mannari non hanno mai sofferto il freddo. In quel momento capii che qualcosa in me stava cambiando. Quei brividi non erano dovuti al freddo, ma alla paura di restare sola, ancora una volta.
"Cass?" Sussurrò qualcuno dietro di me, mentre io continuai a tenere lo sguardo fisso sul piccolo laghetto che si trovava davanti ai miei occhi. "Cass! Cazzo quant'ero preoccupato per te!" Esclamò mio fratello Drake correndo verso di me e poggiandomi la sua felpa pesante sulle spalle. Le lacrime iniziarono ad accarezzare il mio viso e Drake mi strinse a sé. "Oh, piccola Cass." Sussurrò facendomi scaldare il cuore. Drake non mi chiamava mai in quel modo, ma quel giorno sembrò tutto completamente diverso. Compresa me stessa.
"Eravamo tutti in pensiero per te, dov'eri?" Domandò lui afferrando il mio mento con l'indice per farmi sollevare il volto. "Qui." Sussurrai e lui assottigliò gli occhi. "Perché stai piangendo?" Domandò all'improvviso. Ci furono parecchi secondi di assoluto silenzio, però mi decisi a rispondere subito alla sua domanda. "Drake, ti sei mai interessato a qualche ragazza?" Lui mi guardò aggrottando le sopracciglia. "Aspetta, ti piace qualcuno?" Domandò lui a sua volta. "Rispondi." Gli suggerì io. "Beh, lei era un licantropo a dir poco stupenda e..." Iniziò a dire, ma io lo fermai all'istante. "Di un umana..." Sussurrai con sguardo perso. "Cass, mi sto spaventando davvero." Sospirò grattandosi la nuca. "Ho conosciuto un ragazzo, lui è in guai seri oltre ad essere bellissimo." Sussurrai imbarazzata. "Papà non lo accetterebbe mai." Ribatté mio fratello subito dopo.
"Drake, non m'importa dell'opinione di nostro padre. E tu, faresti meglio a restare in silenzio." Gli suggerì facendogli l'occhiolino. Ero la più giovane tra i fratelli, ma nonostante ciò ero sicuramente la più abile e la più forte. "D'accordo, ma promettimi che non ti caccerai nei guai." Disse lui guardandomi di sottecchi. "Non te lo prometto." Risposi subito dopo.
"Cass? L'amore è pericoloso, non puoi controllarlo. Faresti meglio a trovarti un bel lupetto." Mi disse ridacchiando. "Non sono innamorata. Sono solo preoccupata per lui, devo proteggerlo, capisci?" Dissi con fare disperato e lui notò subito la preoccupazione nel mio sguardo. "Cass, per favore non metterti nei guai. Torna a casa e preoccupati dei tuoi guai, mamma e papà sono arrabbiati con te." Sussurrò con tono severo, proprio come faceva mio padre.
Tornai a casa con Drake quella sera e dovetti ascoltare le prediche dei miei genitori. Si preoccupavano così tanto per me, ma non capivano che mi stavano rendendo la vita impossibile con le loro regole del cazzo. "Domani verrai a caccia con me, capito signorina?" Ordinò mio padre sbattendo le mani sulla tavola apparecchiata. "Vaffanculo." Ringhiai prima di chiudermi nella mia stanza assieme ad Amelia e a Greta.
"Dovresti ascoltarlo ogni tanto." Mi suggerì Amelia accarezzandomi il braccio. "Voglio solo dormire." Sussurrai voltandomi dalla parte opposta. Dopo di che non ascoltai nient'altro, infilai le cuffiette nelle orecchie e alzai il volume al massimo.
Il mattino seguente mi svegliai all'alba, mi preparai e uscii di casa dirigendomi a casa di Jamie. Jade poteva benissimo fare la finta tonta, ma sapevo che era una ragazza pericolosa e che da un momento all'altro, Jamie avrebbe perso la sua vita per colpa di quella ragazza. Con uno scatto veloce, mi arrampicai su per il muro entrando in camera sua attraverso la finestra che era del tutto spalancata. Jamie dormiva beatamente in una posizione a dir poco divertente. Era seminudo, e io non riuscì a smettere di guardarlo per più di un'ora, fin quando i suoi occhi si spalancarono a causa del fastidioso rumore della sveglia.
"Cazzo! Che ci fai qui?" Sobbalzò Jamie spaventato. Io risi e lui mi guardò abbastanza divertito. "Ah, quindi ti diverte così tanto spaventarmi?" Chiese lui con fare malizioso. "No." Dissi ridendo a crepapelle, poi aggiunsi: "Mi fanno ridere i tuoi capelli del cazzo!" Esclamai deridendolo. Somigliava tanto a un porcospino, se non fosse stato per il viso perfetto, chiunque lo avrebbe scambiato per uno stranissimo animaletto. "Che hai da dire a riguardo? Sono bellissimi i miei capelli." Disse montandosi leggermente. "E quelli li chiami capelli? Sembri appena uscito da un cartone animato!" Continuai a deriderlo e lui mi sorrise maliziosamente avanzando verso di me.
"Cosa stai facendo?" Chiesi mentre il cuore mi martellava all'interno del petto. Mi scostai di poco e lui mi afferrò il polso facendomi fare un piccolo urlo. Afferrai una t-shirt dalla sua poltrona blu e gliela tirai in faccia facendogli lasciare la presa. Subito dopo raccolsi un paio di jeans scaraventandoglieli contro. Lui mi guardò di sottecchi con sguardo divertito mentre io ridevo istericamente. Mi avvicinai al suo letto e afferrai un cuscino iniziando a tirarglielo in testa. "Cassandra!" Esclamò lui ridendo, poi strappò via dalle mie mani il suo cuscino e io gli feci il dito medio assumendo un'espressione buffa.
Mi divertì così tanto in quel momento, esistevamo solo noi due, nessun altro. Solamente noi. Poi successe tutto all'improvviso. Lui mi afferrò la vita e inciampò goffamente spingendomi sul suo letto. Lui si trovò sopra di me e le sue mani stringevano forte i miei fianchi. In quanto a me, spostavo lo sguardo dai suoi occhi chiari alle sue labbra delicate che si trovavano a pochi centimetri dalle mie. Per un motivo al tempo sconosciuto, mi sentì invadere il corpo da brividi, iniziai a sentire caldo e freddo nello stesso momento. Il suo respiro caldo batteva sulla mia pelle e io mi sentì debole.
"Cosa sta succedendo?" Una voce femminile mi risvegliò dai miei pensieri facendo allontanare Jamie da me. "Jade?" Sussurrò Jamie facendo un passo verso di lei, che sembrò sconvolta e confusa.
N/A:
Vi chiedo scusa se ho tardato a pubblicare questo capitolo, ma ultimamente sono stata sommersa da diversi impegni. Prometto che cercherò di trovare del tempo per scrivere i prossimi capitoli riguardanti Cassandra.
Piccola domanda per conoscerci meglio:
-Di dove siete?
Baci, Ale.
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Women Liars||Wattpad
FanficIl conte Dracula, Re di tutti i figli della notte, è sparito da millenni. Giace in un castello, in Scozia, all'interno di una tomba protetta con la magia di una strega. Vampiri da tutto il mondo cercano una soluzione per farlo tornare in vita e domi...