Capitolo 6

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Sentì una mano aprire la portiera...

E prima che me ne potessi accorgere ero faccia a faccia con lui, con il mio Sam.

Era proprio bello. I suoi occhi verdi brillavano di una luce particolare e i suoi capelli mossi gli cadevano dolcemente in fronte, incorniciandogli il viso. A differenza di Thomas, che era a torso nudo, indossava una camicia bianca sopra un costume azzurro ed era a piedi nudi. I miei occhi color cioccolato si persero nel mare dei suoi e rimanemmo cosi per qualche istante quando decisi finalmente di accettare sua mano che generosamente mi aveva offerto per aiutarmi a scendere dalla macchina.

Sentivo lo sguardo di Tom e Amy alle mie spalle, sentivo che anche loro, come noi, erano nervosi. Aspettavano la mossa di uno dei due. Fu Sam a rompere il ghiaccio che raggelava e appesantiva l'aria intorno a noi.

- Tu devi essere Nicole, mi hanno parlato molto di te. è un vero piacere incontrarti-

-  Si sono io Nicole, ma sei vuoi puoi chiamarmi Nicky. Spero che tu abbia sentito parlare di me in modo positivo- risposi io con quanta più calma e gentilezza possibile, anche se dentro di me il vulcano delle mie emozioni grondava lava.

- Mi hanno detto che sei molto dolce, timida e che ami molto leggere-

- Ti hanno detto giusto- gli risposi giocando con i boccoli della mia lunga coda.

-  Forse dovremmo avviarci verso la spiaggia, che ne dite?- domando Tom - Che è una splendida idea- gli fece subito eco Amy

Arrivati in spiaggia Tom e Amy si tuffarono subito in acqua, lasciandomi sola, e non credo accidentalmente, con Sam.

Non sapevo cosa fare, di solito era in questi momenti che mandavo tutto a catafascio. Non riuscivo più a controllarmi e finivo per fare cose stupide che facevano allontanare gli altri da me.

-Sai credo che noi due ci siamo già visti, ieri sera. Eravamo entrambi sul lungomare per vedere le stelle cadenti-

CAVOLO! Allora anche lui mi aveva vista ieri sera. Starà sicuramente pensando che sono una stalker! Sono FINITA

- Ho capito fin da subito che sei una persona speciale-

COOOSA? Aspettate un attimo, che cosa ho appena sentito?

-Veramente?- cercai di rispondere con un filo di voce - Se devo essere sincera anch'io ti avevo notato. Sei nuovo di qui giusto? Non ti ho mai visto-

- Si, ho studiato fino a questo momento in un collegio a Portland. Adesso i miei genitori hanno deciso di trasferirsi nella loro terra natia, la Sicilia appunto, e io li ho seguiti. Mi piace molto qui, sopratutto perché ci sei tu- ammise, mentre la sua voce si faceva sempre più debole

Non potevo credere a quello che avevo appena sentito, c'era qualcuno a cui piacevo. 

Lo guardai in viso con uno sguardo stralunato.Aveva le guance rosse dalla vergogna,come me. Rivolgeva il suo sguardo attentamente verso la sabbia, come se i granelli gli stessero svelando il profondo mistero dell'universo.

Il tempo si era fermato per noi. Le sue parole aleggiavano pesanti fra di noi.




Una voce dall'acqua si levò. Era quella di Amy che ci invitava ad unirci a loro in acqua. 

Lui mi prese la mano, chiedendomi il permesso con gli occhi, e io glielo diedi. 

Ci tuffammo in acqua, entrambi grati per quella via di fuga. Ma entrambi sapevamo che la situazione fra di noi non poteva essere lasciata così in sospeso. 

Nel frattempo, facendo finta di niente, ci divertivamo in acqua con i nostri amici, mentre  e fra schizzi e schiamazzi il Sole tramontava. Lo spettacolo era mozzafiato perché sembra di poter abbracciare la calda sfera dorata.

Era ora di andare via, ma la serata non era finita. Ci accordammo per andare a  mangiare insieme 

dopo essere andati ciascuno nelle proprie case per prepararsi. Ci saremmo incontrati sul ristorante "la Terrazza", che dava proprio sul lungomare.

Per il momento ci separammo.  




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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 27, 2017 ⏰

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