Capitolo 2

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Il girono seguente mi svegliai presto, avevo pensato tutta la notte a lui quindi decisi, per schiarirmi un po' le idee di andare a correre. Mi feci velocemente una doccia, mi vestì con il mio completo da corsa, presi l'ipod e le cuffiette e uscì di casa.

Era mattino presto, non c'era ancora nessuno per le strade e questo mi dava la possibilità di stare da sola con me stessa a riflettere sulla sera precedente. Sulle note di "Voglio ballare con te" pensavo a quel ragazzo così bello, al suo sguardo da bambino innocente dello stesso colore del mare, al suo viso perfetto, alla sua bocca rossa. Non l'avevo mai visto in città, e visto che non è molto grande e ci conosciamo quasi tutti, doveva essere di qualche altro paese, magari delle vicinanze. Ripensai agli amici con cui era per vedere se ne conoscevo qualcuno e in effetti qualcuno che conoscevo c'era, Thomas. Non era proprio un mio amico ma era un compagno di classe di Amalia, per la precisione il suo vicino di banco. Magari lei aveva il suo numero e attraverso di lui poteva scoprire il nome del mio Adone.  Telefonare ad Amalia sarebbe stata la prima cosa che avrei fatto appena tornata a casa. Per adesso mi godevo la mia corsa, il viale alberato che conduceva al lungomare, la prima alba. Mi fermai ad osservarla. Era qualcosa di meraviglioso. L'Aurora levatasi dal letto del suo amato rischiarava adesso il cielo della sua bellezza e calore. Il Sole lentamente si staccava dal suo abbraccio con il mare per unirsi in alto nel cielo azzurro. Tutte figure di amanti e rividi nella natura l'amore fra me e quel ragazzo misterioso. Non era una semplice infatuazione, era proprio amore. Le stelle la scorsa notte avevano portato qualcosa di buono finalmente nella mia vita.

Decisi che era ora di tornare a casa e me ne andai. Una volta arrivata riempì una ciotola di latte e cereali, e accesi la radio. La musica era tutta la mia vita, l'ascoltavo in ogni momento; può sembrare incredibile come ogni nota, ogni melodia riesca a descrivere una sfumatura del mio carattere,ogni mia emozione, ogni momento della mia vita. 

Presi  il telefono e chiamai Amalia, dopo tre squilli rispose

-Dammi un buon motivo per non uccidere in questo istante Nicky, sono le 7.30! Non ti basta svegliarti presto per 9 mesi all'anno, anche in estate!-

-Qualcuno non è di buon umore stamattina- scherzai io

-Forse perché qualche cretina mi ha svegliata così presto- rise lei

-Allora arrivo subito al dunque, così poi torni dal tuo letto. Non vorrei mai che litigaste. Sai Thomas, il tuo vicino di banco-

-Quindi?-

- Hai il suo numero?-

-si, perché ti interessa di lui?-

-Ieri sera era con il ragazzo di cui mi sono innamorata-

-Ancora con questa storia Nicky?!- 

- Ti prego dammi il suo numero, è questo di vita o di morte-

- Sei proprio testarda lo sai? Posso farei meglio che darti il suo numero, possiamo incontrarci tutti quanti stamattina-

-Davvero?-

-Ci vediamo per fare colazione, andiamo al bar a prenderci una granita, va bene?-

- E tu sei sicura che per lui andrà bene-

- Ma certo, questa colazione era già stata decisa l'altro ieri- 

-Amy, sei la migliore-

-Ragazza, questo lo so già, fatti trovare pronta per le 10.30, chissà se non ci sarà anche il tuo Adone-

-Puoi contarci che sarò pronta-

-A dopo allora, adesso vado a dormire e non mi rompere fino alla 10.30-

Sorrisi, posai il telefono. Mi stavo avvicinando a scoprire l'identità di quel ragazzo così bello e così misterioso



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