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La sveglia suonava, suonava, suonava, ma lei non la sentiva propio, Juliet continuava a dormire tranquillamente, fino a quando la madre irruppe nella sua stanza a vegliarla.
Andò è farsi la doccia, lasciò i capelli ricci come quelli del fratello, mise un jeans strappato, una maglia a maniche lunghe nera, converse, si truccò, mise una bandana bordeaux sotto il ciuffo che le cadeva sulla faccia, mise il suo giubbotto di pelle abbastanza largo con alcune spille attaccate, prese lo zaino il telefono e uscì.
Arrivata a scuola venne travolta da Ash -buon giorno- le urlò in un orecchio staccandole la cuffietta -ehi- la saluto la mora -che c'è stai ancora male per ieri?-rise la rossa -no le smaltisco in fretta le sbronze- rise Juliet.
Iniziarono le lezioni e le due si dovettero separare.

Saul si svegliò verso mezzogiorno, ieri sera forse aveva bevuto, non si ricordava nulla.
Prese il cellulare, e si ricordò di una cosa importantissima appena lesse il messaggio della sorella.
Corse dagli altri e li svegliò.
Come aveva fatto a dimenticarlo!?

Era ora di pranzo Juliet prese il suo vassoio seguita sa Ash e si sedettero.
-Juliet sai a chi somigli vestita così?- chiese la rossa -ehm- Juliet sorrise perché sapeva ciò che la rossa stava per dire -somigli un sacco a Slash dei Guns n' roses- disse euforica la rossa -vi vede che sei nuova, e che non mi sono presentata bene- sorrise  la riccia, Ash sembrava non capire -piacere Juliet Hudson- rise la mora -aspetta mi stai dicendo che tu sei la sorella di Slash!?- la rossa aveva la bocca spalancata.
Finito il pranzo ricominciarono le lezioni, che durarono come sempre fino alla quattro.
Le ragazze decisero di farsi un giro -ma se compriamo una bottiglia di zio Jake e andiamo a bercela da qualche parte?- propose Juliet, Ash accetto e si incamminarono verso il negozio di alcolici più vicino. C'era da dire che Juliet conosceva bene quella strada, capitava spesso di andare a comprare,o rubare, alcol in quel negozio.
Solo quando dei ragazzi fischiarono al loro passaggio Juliet si rese conto di come erano simili lei e Ash, la rossa aveva un jeans grigio scuro strappato alle ginocchia, una maglia nera e un giubbotto di pelle.
Le ragazze presero il caro zio Jake a andarono in un parco lì vicino che era sempre vuoto.
Finirono la bottiglia a si avviarono verso casa di Juliet.

Saul non vedeva l'ora di vederla, di riabbracciarla e dirle che gli era mancata.
Stava guidando verso casa della madre con gli altri che si lamentavano della compagnia aerea, dei sedili scomodi della macchina che avevano affittato e dal fatto che non avevano comprato alcol.
Si accese una sigaretta e abbassò il finestrino.

La madre di Saul lo aspettava impaziente, la figlia come al solito non era tornata a casa e se lo aspettava.
Suonarono al campanello e Ola andò verso la porta, appena la aprì il figlio la abbracciò.
Salutò anche gli altri ragazzi e li portò in salotto.
-Juliet?- chiese Saul impaziente -in giro, tra poco tornerà- rispose Ola sorridendo.
Iniziarono a parlare del più e del meno, di come andassero le cose con la band e di come andasse la vita.

La riccia e la rossa stavano camminando verso casa -quindi non vedi tuo fratello da tre anni- chiese Ash -già- rispose Juliet accennando un sorriso -eh dimmi, c'è qualcuno della band che ti interessa?- la rossa sorrise beffarda, Juliet arrossì di botto, forse c'era qualcuno che le interessava un po' -non propio- rispose vaga -oh andiamo!- urlò la rossa spingendola.
Arrivano a casa e come al suo solito Juliet urlò -sono a casa!- si fermò -vado su in camera c'è un'amica- e salì velocemente le scale con Ash.

La madre disse ai ragazzi di non dire nulla e li portò al piano di sopra, la porta della stanza della figlia era chiusa.

-oh mio dio suoni la chitarra!?- i ragazzi sentirono qualcuno dire ciò, forse l'amica di Juliet -no la tengo come soprammobile, si illumina al buio e mi fa da lampada- disse ridendo quella che sicuramente era Juliet

Ash stava ridendo come Juliet -mi fai sentire qualcosa?- chiese la rossa -si! Dimmi rossa cosa ti piacerebbe sentire?- disse Juliet mentre infilava il cavo nell'amplificatore -mh.. Paradise City?- disse la rossa, Juliet rise, prese la chitarra e la accordò -bene- disse la riccia -aspetta ma la sai a memoria!?- la rossa era stupita -ehm si-

Saul ascoltava dalla porta la sorella suonare la sua parte in paradise city.

Duff non la ricordava così brava nel suonare.

Axl rideva pensando a uno Slash versione femmina che suonava.

Izzy guardava Saul e rideva nel vederlo così preso.

Steven era preso dalla musica come Saul.

Juliet suonava con la testa bassa sulla chitarra e i capelli sul viso, sembrava propio il fratello, rise a quel pensiero.

Verso metà canzone i ragazzi decisero di entrare nella stanza, la rossà seduta sul letto non poteva credere ai suoi occhi, guardava Juliet e poi i ragazzi a bocca aperta.

Juliet suonava non rendendosi conto dei ragazzi nella stanza, quando suonava c'era solo lei e basta.
Una volta finito sollevò la testa e guardò la rossa -ehm Ash so di essere brava eh ma non devi restare a bocca aperta- rise.
Sentì qualcosa posarsi sulla sua testa, per poco non le prese un infarto, toccò la testa e sentì un cappello, ma non un cappello qualunque, era il cappello di Saul.
Si girò di scatto e si coprì la bocca con le mani, le uscirono un pò di lacrime, posò la chitarra e abbracciò il fratello.

Saul non piangeva quasi mai, ma era passato troppo tempo dall'ultima volta che l'aveva abbracciata e gli uscì qualche lacrima.

Quando si staccarono Juliet guardò i ragazzi e sorride asciugandosi le lacrime -ma che ci fate qui?- chiese incredula -ehm lui- disse Duff indicando Saul -voleva farti una sorpresa- continuò Duff.

Ash era ancora seduta sul letto quando Axl la indicò -DIO MA TU E TUO FRATELLO SOLO AMICI ROSSI TROVATE?- urlò ridendo, Ash avvampò all'istante -ehm- disse un po' in imbarazzo la rossa -rossa non essere timida!- disse Juliet -ragazzi lei è Ashley- Axl baciò la mano di Ash e la rossa sorrise ampiamente.

Scesero in salotto e Duff non smetteva di guardare Juliet, era cambiata tantissimo, era un po' più alta, era più donna, aveva uno stile un po' diverso da tre anni fa, quando si vestiva di rosa. Era più bella, per carità non che prima non lo fosse, aveva le tette!
Duff rise a quei pensieri.

Juliet non la smetteva di stare attaccata al fratello che faceva altrettanto.
Erano seduti in salotto -sta sera c'è una serata in un locale- disse Ash guardando con aria complice Juliet -mh che ne dite andiamo?- la riccia guardò i ragazzi -Juliet vuoi fare come l'anno scorso?- chiese la madre ridendo -come l'anno scorso?- chiese Steven -oh andiamo mamma è passato tanto tempo!- si lamentò la riccia

Ola rideva -questa adorabile ragazza si è fatta il mese di luglio fra serate e bar, tornado ubriaca quasi sempre, il bello è che si riprometteva che non avrebbe più bevuto ma poi puntualmente si nuovo ubriaca-

Tutti ridevano come pazzi, Juliet aveva le braccia incrociate sul petto e faceva la finta offesa -oh andiamo Juliet ti sei offesa!?- disse il fratello provando a trattenere le risate -dai che ti controllo io sta notte!- rise Duff.
Dopo altre risate salirono tutti nelle stanza che erano state affidate,Ash aveva chiamato la madre per dirle che dormiva dalla riccia.
-quindi ti piace Duff- disse la rossa mentre cercava nell'armadio di Juliet qualcosa che le stesse bene -ma che stai dicendo?- disse la riccia ridendo imbarazzata -la verità! Insomma lo guardavi come se volessi stuprarlo male- disse l'amica quasi urlando -che cazzo urli?- disse la mora ridendo -uffa dai è palese!- rossa trovò qualcosa da mettersi.
La rossa aveva preso una gonna nera fino al ginocchio, aveva messo una maglia stretta nera e gli stivaletti neri in pelle, Juliet non ricordava l'esistenza di quelle cose.
La riccia mise un pantaloncino nero con le calze a rete larghe sotto, una maglia non molto stretta nera e degli stivali in pelle neri alti fino a sopra la caviglia.
Si truccarono come al loro solito, e scesero in salotto.

Just me. /Guns N' Roses\Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora